Unity – Licenziate oltre 600 persone nonostante i successi del 2022
Unity, l’azienda creatrice del motore grafico Unity, ha appena annunciato un’altra ondata di licenziamenti con la quale spedirà a casa ben 600 dipendenti: è la terza in soli dieci mesi.
Unity ha reso noti i suoi piani di licenziamento con un comunicato inviato all’US Securities and Exchange Commission, spiegando che interesseranno solamente dei “team specifici” e che non intaccherà gli obiettivi attuali della compagnia, che punta ad “una crescita renumerativa a lungo termine”. Stando a quanto riferito dal Wall Street Journal, dopo questa mossa la forza lavoro di Unity scenderà a 7.000 dipendenti, rientrando nel più ampio piano dell’azienda di diminuire il numero di uffici sparsi nel mondo da 58 a 30.
Questa nuova ondata di licenziamenti fa seguito al taglio di 300 dipendenti annunciati a gennaio 2023 e alla riduzione di 200 impiegati decisa a luglio 2022. Non possiamo inoltre dare a meno di notare che si verifica dopo un anno da record per Unity, che nel corso del 2022 ha registrato un fatturato complessivo pari 1,39 miliardi di dollari, la cifra più alta mai incassata dall’azienda di San Francisco. Lo scorso gennaio, il CEO John Riccitiello ha giustificato i tagli tirando in ballo “le condizioni economiche attuali” e spiegando che l’obiettivo di Unity è quello di essere “più selettiva nei propri investimenti per diventare più forte come compagnia”.
E questa a quanto pare non è la sola azienda che ha deciso di applicare dei pesantissimi tagli al personale, infatti altre grossissime compagnie hanno deciso di riequilibrare il bilancio con massicce ondate di licenziamenti tra cui Google, Amazon, Microsoft, Electronic Arts, Twitch, Take-Two e Riot Games.