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Unholy – Esplora un mondo oscuro alla ricerca di tuo figlio – Recensione

Unholy – Esplora un mondo oscuro alla ricerca di tuo figlio – Recensione

In un panorama videoludico in continuo mutamento, dove diversi giorni di notevole calibro stanno venendo pubblicati, non possiamo non includere anche l’enorme genere delle produzioni horror. Nel corso degli ultimi anni infatti abbiamo assistito a gloriosi ritorni, grazie a delle operazioni di rinnovamento grafico che hanno conquistato un buon numero di giocatori sparsi nel mondo.

Un’azienda in particolare, Capcom ha pubblicato negli ultimi anni diversi remake che hanno giovato a produzioni del calibro di Resident Evil 2 e Resident Evil 4, con in mezzo il terzo capitolo che ha subito però un taglio sotto alcuni punti di vista.

Con questa doverosa premessa, in questa recensione noi di Next Player ci accingiamo a recensire un particolare titolo con sfumature horror: stiamo parlando di Unholy in versione PlayStation 5. Tale release è disponibile per la console Sony dal 13 settembre 2024.

Alla ricerca di nostro figlio

In questa particolare storia verrete catapultati in un’avventura dove la linea tra mondo mondo oscuro e diabolico è piuttosto sottile. Dorothea ha appena perso inesorabilmente suo figlio in un misterioso e enigmatico incidente.

La donna sebbene sia riuscita ad interrompere un rituale malvagio di una setta para-cattolica non è riuscita a impedire il rapimento del figlio da un gruppo di capi mascherati della congrega. Sebbene Dorothea riesca a salvarsi, il corpo di Gabriel prende fuoco.

Un incipit dal forte impatto narrativo, che sfrutta al meglio determinate tematiche non prettamente pensate per i deboli di cuore. Per scelta noi non approfondiamo la narrativa del titolo, principalmente per non rovinarvi l’esperienza che andrete a vivere visto che nel complesso ha una longevità abbastanza limitata.

Un gameplay molto basilare

Per quanto concerne il gameplay, Unholy è un’esperienza abbastanza lineare dove il nostro compito principale sarà quello di sopravvivere in una avventura horror che punta principalmente sull’atmosfera, tetra e misteriosa.

In game dovremo avere un approccio per la maggior parte delle volte stealth, con una visuale in prima persona che ci permette di analizzare e controllare al meglio ogni location che andremo a visitare. Durante l’epopea inoltre sarà necessario anche risolvere diversi puzzle game piuttosto semplici.

Oltre alla parte stealth, il team di sviluppo ha introdotto anche una parte votata all’azione, dove noi potremo utilizzare una particolare fionda equipaggiata di strani proiettili di vario genere. I nemici che affronteremo saranno un misto tra umani e mostruosi creature, che infestano questa misteriosa dimensione alternativa. Una meccanica particolare è senz’altro la possibilità di sbloccare determinati potenziamenti, che potremo acquisire nel corso della nostra epopea.

Queste sono le principali particolarità di Unholy, dove gli sviluppatori hanno cercato di inserire particolari novità che al netto di tutto si dimostrano abbastanza limitate, principalmente da un comparto tecnico che mostra una struttura abbastanza grezza sotto tanti punti di vista.

Comparto tecnico promosso in parte su PlayStation 5

In fase di recensione, Unholy l’abbiamo testato al massimo su PlayStation 5, e al netto di un’esperienza abbastanza classica abbiamo riscontrato diverse problematiche che hanno minato la nostra esperienza di gioco.

Tolto alcuni bug grafici, il titolo in alcuni momenti è crashato all’improvviso non garantendoci il salvataggio della partita. Tutta la release include anche i sottotitoli in italiano, ma in alcuni punti abbiamo constatato una traduzione errata rispetto alla controparte inglese, che abbiamo preferito.

Infine, il comparto grafico è piuttosto buono, impreziosito anche di una discreta selezione musicale, che vi accompagnerà per tutta l’esperienza di gioco.

Conclusione

Unholy è una produzione particolare, che arriva dopo mesi su PlayStation 5. Al netto di un’atmosfera molto accattivante, il titolo sebbene può contare su una narrativa interessante ma che si perde in alcune piccole sbavature che minano in alcuni punti l’esperienza di gioco.

Tsubasa

Alessandro, in arte Tsubasa88. Intorno ai 10 anni riceve a Natale da sua nonna come regalo un Game Boy Pocket con Super Mario Land. Fan dalla prima ora di Super Mario, per tutta la sua vita Nintendo ha rappresentato un'autentica passione proseguita con il NES, continuata con il Super Nintendo e Nintendo 64, senza dimenticare le console portatili Game Boy Advance e arrivando ai giorni nostri con il New Nintendo 3DS XL insieme all'immancabile Nintendo Switch. Segue fin da piccolino anche tutto il mondo PlayStation e ama franchise del calibro di Final Fantasy e Kingdom Hearts.

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