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This Bed We Made – Recensione

This Bed We Made – Un intrigante noir – Recensione

Introduzione

This Bed We Made è disponibile dall’1 dicembre per PS5 e PC. Il titolo è un indie investigativo a tema noir in terza persona anni ’50 sviluppato da Lowbirth Games. Il gioco viene venduto a 24,99 Euro.

This Bed We Made - Un intrigante noir - Recensione

Panoramica generale

  • Investigazione neo-noir : scopri una storia oscura, misteriosa e intrigante con un tocco di glamour e omicidio mentre esplori tre piani suggestivi del Clarington Hotel.
  • Piacere colpevole – Esplora il tuo fascino (in)discreto per la vita delle altre persone mentre controlli le loro cose a 360° e risolvi enigmi.
  • Relazioni confidenziali – Crea legami intimi con i dipendenti e gli ospiti dell’hotel, inclusa la scelta di un alleato tra l’astuta Beth e l’astuto Andrew.
  • Conseguenze realistiche – Ogni azione intrapresa e ogni porta aperta possono avere un impatto sullo svolgimento della storia… incluso il modo in cui riordini le stanze!
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Trama

This Bed We Made ti invita a metterti nei panni di Sophie, una cameriera ficcanaso con un’insaziabile curiosità. Mentre inizia il suo turno di routine, Sophie si imbatte nella stanza 505, dove una luce cremisi si riversa, ponendo le basi per un’affascinante storia di intrighi e suspense.

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Incipit

L’avventura inizia con un interrogatorio tra Sophie, la nostra protagonista, e l’agente Maurice. Il gioco ci riporta poi agli avvenienti precedenti e su cosa è accaduto all’interno dell’hotel dove lavora Sophie. Ci ritroviamo subito ad esplorare, con la scusa di fare le pulizie, la stanza 505 dove potremo, anzi dorvremo perché è il nostro lavoro pulire la stanza facendo il letto, gettando la spazzatura, pulendo il pavimento e il bagno e nel frattempo potremo ficcanasare leggendo alcuni documenti. Dopo aver ripulito la stanza facciamo la conoscenza dei nostri comprimari con la quale condivideremo il plot che stiamo per vivere.

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Gameplay

La protagonista come detto è una cameriera e come tale ha accesso a tutti i luoghi dell’hotel, lei ha sempre con se un diario con la quale prendere appunti, tipo annotare i comportamenti degli ospiti dell’hotel o dei colleghi. Lo scenario è il classico degli anni’50 e di conseguenza le persone vivono ancora di pregiudizi come che gli omosessuali sono dei deviati mentali o che gli stessi malati mentali sono da evitare, inoltre si da grande importanza e centralità alla chiesa.

Di base ci troviamo dinanzi ad un gameplay walking simulator con elementi punta e clicca per analizzare i vari indizi e scenari che avremo di fronte. Il titolo ci metterà a dura prova grazie a degli enigmi ben congeniati come messaggi da decifrare o casse da aprire per carpirne i segreti.

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Importanza delle scelte

Grande importanza risiede nei dialoghi che possono cambiare il nostro rapporto con i personaggi secondari e addirittura condizionare i finali stessi, esatto ce ne saranno più di uno. Dovremo fare attenzione ad ogni azione che compiremo perché potranno in qualche modo modificare il corso degli eventi, come aprire o meno una porta chiusa o visitare alcune camere degli ospiti, ascoltare conversazioni attraverso muri o porte,

Durante il corso delle 6-7 ore di gioco abbiamo avuto sempre la costante sensazione di essere osservati, dato che le ambientazioni sono sempre suggestive e le musiche sapranno avvalere il nostro senso di suspance, abbiamo vissuto la nostra avventura sempre con il fiato sospeso dato che si ha la sensazione di poter sempre essere sgamati da qualcuno mentre rovistiamo di qua e di la.This Bed We Made - Un intrigante noir - Recensione

Comparto tecnico

Graficamente ci troviamo dinanzi un una struttura semplice fatta da un piccolo studio indie, le ambientazioni sono molto suggestive e ben struttura soprattutto sotto l’aspetto del level design, ma va segnalato che le espressioni facciali sinno monoesperessive, si vede che non hanno fatto uso del montion capture.

L’audio è la parte più riuscita del comparto tecnico dato che le musiche sapranno ben incalzare i momenti che vivremo a schermo e il doppiaggio e di ottima fattura, nonostante non sia stato doppiato in italiano e data la grande presenza dei dialoghi sarebbe stato più piacevole giocarlo nella lingua nostrana.

Dal punto di vista squisitamente tecnico ci ritroviamo dinanzi ad un titolo ben ottimizzato privo di bug e glitch, segno in ottimo lavoro in fase di polishing da parte del team.

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Conclusioni

This Bed We Made è un intrigante noir, di base è un walking simulator punta e clicca, che ci consentirà di vivere un pò dell’atmosfera anni ’50 e delle sue incredibili sfaccettature. Un ottimo biglietto da visita per Lowbirth Games dato che si tratta della sua prima opera. Noi siamo arrivati ai titoli di coda in circa 6-7 ore vissute tra suspance e curiosità per come potesse proseguire l’arco narrativo. 


Domenico

Sono un appassionato di videogiochi fin da bambino, ho tutte le console e odio la console war.

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