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The Witcher 3: Wild Hunt – Complete Edition – Recensione

Riprendere in mano The Witcher 3: Wild Hunt dopo molti anni dalla sua uscita è un emozione fortissima, qualcosa di veramente magico.

The Witcher 3: Wild Hunt è un gioco magico, con un mondo vastissimo è interamente esplorabile, ma anche con personaggi vivi capaci di genera storie coinvolgenti e con situazioni interessanti. Ora anche tutti i possessori di Nintendo Switch possono amare questo meraviglioso terzo capitolo della saga. Il gioco come sappiamo è quello creato dalla fantasia dello scrittore polacco Andrej Sapkowski, autore della saga di Gerait di Rivia.

Un meraviglioso universo fantasy con una caratterizzazione abbastanza particolare, con elementi fiabeschi che si mescolano a leggende popolari dove maledizioni e paure prendono forma in modo crudo. I romanzi di Sapkowski sono molto affascinanti, possiamo classificarli come favole per adulti. Ricordiamo che tra un paio di mesi è in uscita su Netflix la serie tv. I giochi sono realizzati dallo sviluppatore polacco CD project Red, il suo team è riuscito a catturare in modo spendido le ambientazioni meravigliose tratte dal romanzo, ma anche lo spirito con cui agisce Geralt il personaggio principale della saga che è fottutamente tagliato per essere un personaggio di un video games.

Geralt

Vestiremo i panni di Geral, che è un witcherun essere umano, ha superato delle dolorossisime prove durante la sua vita che gli hanno fatto aquisire dei poteri magici e ne hanno acuito in modo sovranaturale i sensi e le abilità. I witcher sono cacciatori di mostri professionisti, agiscono per lo più in solitaria, vagando di villaggio in villaggio alla ricerca di contratti di lavoro. In questi villaggi dobbiamo dare la caccia ai grifoni che fanno strage di contadini, uno spettro che infesta un pozzo, una fanciulla trasformata in mostro da una maledizione.

Sono dei normalissimi lavori che i witcher svolgono normalmente in modo freddo e con tanta professionalità, i wither non hanno emozioni per via delle munerose mutazioni subite, il loro unico scopo è contrattare, guadagnare oro e uccidere schifose creature. Ricordate non sempre è necessario uccidere i mostri che incontreremo durante il nostro cammino, possiamo anche allontanare il pericolo o far si che non attacchi più gli abbitanti di un villaggio con maniere persuasive senza doverlo uccidere. una volta terminato il nostro contratto lavoro finito, soldi in tasca e via verso il prossimo contratto.

CURIOSITA’

The Witcher 3: Wild Hunt fu il primo gioco della serie ad approdare su tre piattaforme ps4, pc, xbox one e ora su Nintendo Switch. Il primo capitolo uscì per PC mentre il secondo capitolo The Witcher 2: Assassins of Kings uscì per pc e in seguito venne convertito per xbox 360. Come per The Witcher e The Witcher 2 anche questo capitolo the witcher 3 ha una trama autoconclusiva.

Il mondo ha ancora bisogno dello Strigo?

The Witcher 3: Wild Hunt iniziamo subito col dire che il gioco è un open world, molto più pronunciato rispetto i precedenti grazie ad un mondo incredibilmente vasto ed esplorabile in tutta libertà, con una trama profonda molto curata e con elementi Action RPG con uno sviluppo del personaggio e con un equipaggiamento vastissimo armi e armature da potenziare.

TRAMA

The Witcher 3: Wild Hunt è ambientato 6 mesi dopo dell’epilogo di The Witcher 2: Assassin’s of Kings. Geralt ha completamente recuperato la memoria e parte alla ricerca della donna della sua vita Yennefer di Vengerberg, dopo aver terminato la sua relazione d’amore con la bellissima Triss Merigold. Seguiamo la sua intensa ricerca di Ciri, sua allieva sparita nel nulla, in seguito a dei tragici eventi scopriremo un invasione di forze sopranaturali in grado di viaggiare attraverso universi paralleli che minacciano la stabilità del mondo. Solo i pochi witcher rimasti sono in grado di fermare questa invasione.

Nel gioco incontremo altri personaggi noti ai fan come il menestrello Dandelion e il nano Zoltan. La trama si rivela ben scritta e capace di dosare benissimo i colpi di scena con tantissimo umorismo da parte del notro protagonista, in the witcher 3 troveremo moltissime quest secondarie collegate agli eventi principali, tante quest secondarie sono dedicate espressamente ai comprimari caratterizzati con una cura spiazzante.

RILEVANZA QUEST SECONDARIE

Molte di queste quest secondarie hanno delle ripercusioni nella trama principale che cambia non solo in seguito alle nostre scelte fatte,  in base al modo in cui vengono gestite ci troveremo a scegliere se accettare o meno un personaggio in una missione facoltativa. Esattamente come i suoi predecessori, infatti, anche The Witcher 3: Wild Hunt è un gioco in cui le scelte del giocatore hanno una grande rilevanza, fate attenzione giocate tutte le quest secondarie che troverete durante la vostra avventura.

SOTTO GIOCHI

Tra le varie missione troveremo dei sotto giochi come da tradizione come la quest della lotta, troveremo corse a cavallo e il gioco Gwent, un gioco di carte collezzionabili durante la nostra avventura. Il Gwent è un gioco di carte dove possiamo sfidare i personaggi principali del gioco, ideato dall autore Andrzej Sapkowski e tradotto in bit da CD Project, diventato cosi popolare che gli è stato dedicato un gioco a se e sono state prodotte anche delle carte da gioco.

BACHECHE

Nel gioco troveremo delle bacheche con dei contratti, queste bacheche sono in ogni villaggio e in ognuno troveremo un mostro che tormenta la comunità, troveremo alcuni personaggi  che ci offriranno varie ricompense per le uccissioni delle creature, potremo contrattare sul prezzo o farlo gratis. Il nostro trigo potrà condurre indagini sul mostro in questione, dobbiamo cercare di apprendere le sue abitudini, conoscere i suoi punti di forza e le sue debolezza per prepararci al meglio allo scontro. Ricordatevi di portare sempre con voi pozioni e unguenti perche questi mostri non sono facili da uccidere e molte volte ci faranno sudare.

ARMI e INCANTESIMI

Il nostro carissimo Geralt potra portare con se 2 enormi spade, una di acciaio con cui possiamo affettare gli esseri umani e una d’argento che ci servirà per affrontare i mostri. Abbiamo anche una meravigliosa balestra per colpire da lunga distanza sia gli umani che i mostri, soprattutto per fermare i grifoni in volo, sirene, basilishi, cockatrici e arpie quelle sono le più stronze. Otre alle armi abbiamo a nostra disposizione i nostri potenti incantesimi, che possiamo potenziare avazando nel gioco uccidendo mostri, completando le varie missioni accumuleremo i punti esperienza che ci faranno salire di livello. Ogni livello che saliremo oltre a migliorare le nostre carateristiche base del nostro Geralt ci farà guadagnare un punto abbilità, che possiamo spendere per aquisire o migliorare le nostre abilità speciali. Le abbilita disponibili sono tre Combattimento, Segni e Alchimia per poi proseguire nelle abilità generiche.

POTENZIAMENTI

La personalizzazione non si ferma solo a Geralt, infatti possiamo potenziare anche il nostro armamento.  Oltre alle due diverse spade e alla balestra (a cui possono essere associati diversi tipi di dardi) lo strigo può indossare differenti corazze, guanti, pantaloni e stivali che possiamo ottenere sia in determite missioni che saccheggiando i corpi dei nemici. Fate attenzione alle casse nascoste in vari luoghi del gioco troverete tantissime cose interessanti, alcuni pezzi delle vostre armature potranno essere potenziati dove possiamo posizionare varie rune, rendendo così il gioco a livello di gameplay ottimo e soddisfacente.

LONGEVITA’

Per terminare la storia principale ci vorranno circa 100/150 ore, dipende tutto dalla vostra bravura, ricordiamo che con la versione Nintendo Switch abbimo anche i due DLC che portano altre ore di puro diventimento Hearts of Stone sulle 30 ore e Blood and wine sulle 50 ore di gioco, le due espansioni uscite su ps4 contenevano 2 mazzi di carte all’ interno del gioco Gwent.

SU NINTENDO SWITCH

Su nintendo Switch ovviamente non ci possiamo aspettare di trovare una versione alla pari delle sue concorrenti, era chiaro che si doveva raggiungere un compromesso quindi inutile chiedersi se regge il confronto, compratelo e giocatelo perchà il gioco in qualsiasi piattaforma merita di essere giocato. Il mondo di gioco ovviamente è meno dettagliato, sia le ambientazioni che i modelli poligonali  sembrano appartenere alla vecchia generazione, abbiamo una risoluzione decisamente inferiore (540p in portatile e fino a 720 in dock). In molte occasioni gli oggetti sembrano affetti da un effetto blur, quindi ci sono delle piccole problematiche che affligono il gioco, un paio di glitch che ovviamente i programmatori correggeranno, sicuramente il frame rate è stabile da quallo che abbiamo potuto notare per il resto posso solo dirvi comprate il gioco.

Hearts of Stone

La prima espnasione di The Witcher 3: Hearts of Stone. Finendo il gioco principale inizieremo con questa espansione, ci troveremo a nord est di Velen  che si è riempita di vita e troveremo una nuova quest principale. Iniziamo la nostra missione recandoci nella bachecha delle missioni, dove dobbiamo partire per combattere contro un potente nemico che sta terrorizzando Oxenfurt, arrivati alla nostra destinazione Geralt si troverà di fronte una vicenda ben diversa da qualla della missione assegnataci,fatta di vendetta, onore, illussioni ,fantasmi e amore. Ovviamente non vi anticipo nulla è solo una piccola indroduzione.

La quest principale di questa espansione è sicuramente molto interessante,un pò  meno le quest secondarie che troveremo che ci limiteranno a scoprire zone calde e punti interrogativi delle vicende, a differenza del gioco base dove nei vari territori c’erano delle situazioni interessanti da scoprire e portare a termine. Ci ritroveremo bande di criminali che ci chiederanno di liberare le zone dalle creature che infestano i luoghi e ci rimpenseranno con dei bottini. Con Hearts of Stone ci ritroviamo nuovamente un comparto visivo eccezzionale, un comparto artisco ed estetico realizzati bene e con nuove strutture esplorabili.

Blood and wine

La storia di Blood and Wine, esattamente come avveniva con Hearts of Stone è parallela, sfuttando una nuova regione tutta da esplorare Toussaint, completamente estranea alla guerra con la Caccia Selvaggia e l’Impero Nilfgaardiano. Ci arriva la richiesta di aiuto dalla duchessa di Toussaint in persona, Anna Henrietta. Toussaint, con le sue colline verdi, le vigne, l’atmosfera fiabesca, romantica e scanzonata, le costruzioni rurali, i palazzi del potere dall’evidente architettura elfica in queste zone troveremo molta poverta tra gli abbintanti, molti cavalieri erranti e i grandi maestri viticolari. Con questa espansione ci troviamo qualcosa di meraviglioso con una narrazzione veramente incredibile, con una meccanica subblime. E’ incredibile vedere i ragazzi di CD Projekt cosa hanno tirato fuori.

Toussaint

L’atmosfera ricorda tantissimo le colline toscane piene di vigneti, con colori accessi, alberi verdi e prati in fiore, con zone diroccate. La città di Toussaint è un Granducato molto più a sud del paludoso Velen, che è stato solo sfiorato dalle più recenti battaglie, ci troveremo difronte ad un enorme castello meraviglioso con due torri, la cittadina piena di nobil dame e i cavalieri con armature scintillanti, tornei di ogni tipo, giocolieri e trombe squillanti. Qui entra in scena lo strigo, arrivati  in terra straniera a darci il benvenuto troviamo un enorme gigante arrabbiato e qui inizia una battaglia epica. Qui mi fermo per non spoilerarvi nulla ma ci tengo a dirvi che nella prima mezzora di gioco ci ritroveremo a combattere le tre migliori battaglie di tutta la serie credetemi. Ricordiamo che queste espanzioni per giocarle almeno dovete essere di livello 34.

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.