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The Sinking City – Recensione

The Sinking City – Recensione

Dai Creatori di Sherlock Holmes: The Dvil’s Daughter, lo studio di sviluppo Frogwares, approda su console NextGen con la loro ultima creazione: The Sinking City. Uscito nel 2019 su tutte le console della scorsa generazione, ripropone il titolo con migliorie grafiche e con qualche features del nuovo controller di PS5.

The Sinking City è un action Adventure Open World ambientato in una un cittadina  oscura  ispirata dall’immaginario dei testi letterari di H.P. Lovecraft, nella quale dovremmo investigare per scoprire la causa della Pazzia del protagonista. Nel corso dell’avventura incontreremo singolari personaggi che  ci aiuteranno nel raggiungimento  nel nostro obiettivo.

STORIA

Impersoneremo Charles Reed, investigatore dello stereotipo dei film Noir anni 20, che tormentato dai suoi incubi e dalle sue visioni, decide di intraprendere un viaggio verso la città che piú volte gli é apparsa in sogno, per scoprire l’origine dei suoi tormenti.  Ci risveglieremo su un’imbarcazione attraccata nel porto della cittadina Americana Oakmont, nel Massachusetts, una città colpita da una forte alluvione, che sta mettendo in ginocchio gli abitanti. Il nostro protagonista, arrivato in città, cercherà informazioni di chi possa essere in grado di aiutarlo per le sue visioni. Appena arrivati incontreremo un personaggio che sapendo della nostra professione da investigatore ci darà aiuto a patto che noi possiamo aiutarlo nel ritrovare il proprio figlio scomparso. Inizierà cosi una serie di eventi a reazione a catena, che porteranno ad investigare per tutta la città e scoprire I piu oscuri segreti che gli abitanti nascondono.

NARRAZIONE E INVESTIGAZIONE

La storia verrà raccontata nel corso del gioco tramite brevi filmati, fogli sparsi nella mappa e dialoghi, quest’ultimi avranno un’importanza maggiore, poiché il protagonista tramite informazioni e indizi trovati nelle varie zone delle missioni, dovrà dedurre conclusioni tramite il PALAZZO MENTALE, la quale sarà la meccanica principale dell’intero gioco. All’interno di essa, dopo aver raggiunto un minimo di indizi trovati e analizzati, dovremo collegare I pezzi per trovare un’informazione principale, la quale potrà servirci per trovare un luogo o risolvere I casi.

La particolarità di questa meccanica, è la libertà che il gioco offre al giocatore, perché anche se avremo tutte le informazioni necessarie per concludere una missione, saremo noi a dedurre conclusioni e ciò potrà cambiare il corso dell’  avventura, perché in alcuni casi saremo noi a prendere   decisioni che cambieranno il corso significativo della storia.

Il protagonista potrà trovare altri indizi utili, consultare alcuni luoghi per trovare maggiori indizi: la Biblioteca e il Municipio, i quali potranno fornirci informazioni utili cercando tra i libri, la Stampa, luogo in cui tramite notiziari troveremo indizi importanti, l’ospedale, luogo in cui troveremo informazioni legate a recenti ricoveri o operazioni e La Centrale di Polizia, che sarà sempre utile al giocatore per trovare persone che hanno avuti precedenti.

In questi luoghi per trovare indizi significativi, accederemo tramite il database con una meccanica simile ad un enigma, infatti dovremo collegare le categorie, il periodo e il luogo, in maniera corretta, così da ottenere l’indizio chiave per poter proseguire  con la missione. Altra meccanica investigativa è quella delle Retrocognizioni, che Il nostro protagonista, tramite il suo potere mentale, potrà rivivere momenti del luogo passati e noi dovremo collocarli nell’ordine giusto per poter trovare altre informazioni.

ALTRE MECCANICHE

Le meccaniche che ci sono sembrate meno riuscite sono le missioni nelle profondità del mare, le quali sono state frustranti in alcuni casi,  e soprattutto quella del Sistema di combattimento. Il GunPlay non sarà soddisfacente, e risulterà più volte legnoso e impreciso. Il protagonista si troverà spesso nell’affrontare le misteriose creature che infestano la città, e il nostro unico modo di sconfiggerle è quello di usare le varie, seppur non molte, armi da fuoco che avremo a disposizione. Sarà fondamentale quindi risparmiare le munizioni, perché non saranno molto diffuse, ma fortunatamente con un Sistema di Crafting potremo creare  nuovi colpi con gli oggetti che troveremo in giro nella mappa, e sarà anche utile per Medikit e altri consumabili.

 

Altro fattore negativo sono l’interattività con la città. Gli oggetti con cui potremo interagire saranno sempre gli stessi e situati nelle zone della missione, tra l’altro molto simili tra loro. Inoltre  l’intera città sarà esplorabile fin da subito, a piedi, o con l’utilizzo della barca, che grazie a questa navigheremo tra le vie allagate della città. Non mancheranno I punti per il viaggio veloce, utili a raggiungere le zone In maniera molto più comoda.

Grazie ai punti di esperienza che otterremo finendo missioni e uccidendo creature, possiamo sbloccare le abilità.  Le abilità sono divise in 3 categorie. Combattimento, la quale ci fornirà vantaggi negli scontri, Vigore, abilità legate al crafting e Mente, quest’ultima ci permetterà di avere più resistenza mentale.

COMPARTO TECNICO

Il lavoro degli sviluppatori di rendere il gioco “Nextgen” ci è sembrato scarso su alcuni punti di vista. Graficamente ora le ambientazioni sono più suggestive rispetto a prima. Il frame rate resta quasi a 60 fps e la risoluzione è a 4K, ma le texture nel complessivo sembrano non essere cambiate del tutto.

A farci storcere il naso sono stati i filmati di intermezzo che non hanno avuto nessun ritocco. Per quanto riguarda il Sonoro, il silenzio della città, i passi degli abitanti e gli eventi atmosferici che si abbattono su di essa, creano un’atmosfera tenebrosa. Ma abbiamo sentito la mancanza di una vera e propria colonna Sonora, infatti nel corso dell’avventura non verremo accompagnati da nessun tipo di musica. Non sappiamo se questo è stato l’intento degli sviluppatori per rendere l’esperienza più fedele ai racconti cupi e misteriosi di H.P. Lovecraft.

Lode invece per i caricamenti. Le promesse mantenute di Sony per i loro ultraveloci SSD non sono mancate. Infatti gli spostamenti tra un punto all’altro della città e il riprendere la partita dall’ultimo salvataggio, sono quasi istantanei. Il Dualsense di Sony non viene sfruttato al massimo. Il feedback aptico non sarà sempre presente e i grilletti adattivi durante le fasi di shooting sono deboli e non ci daranno mai la sensazione di impugnare un’arma. Doppiaggio di ottima fattura solo in lingua originale e con sottotitoli in italiano, peccato.

The Sinking City - Recensione

DURATA

Per completare la campagna principale ci vorranno circa 15 ore, ma volendo completare le missioni secondarie si arriva a raggiungere anche le 30 ore di gioco. Noi abbiamo provato la versione Deluxe che include, oltre a oggetti extra,  anche i 2 DLC già usciti in precedenza, questi aggiungono al gioco altre ore di avventura.

The Sinking City - Recensione

PER CONCLUDERE

In sostanza  il nuovo upgrade per Nextgen di The Sinking City non offre contenuti extra rispetto alla versioni precedenti. Il lavoro fatto da Frogwares non giustifica l’acquisto per chi lo ha già giocato  o possiede la versione precedente. Anche perché il gioco verrà venduto al prezzo di 49,99 euro per la versione Standard e 64,99 euro per quella deluxe e non offrirà nessun tipo di upgrade gratuito.

Quindi ci sentiamo di consigilare il gioco agli appassionati dei racconti di H.P. Lovecraft e a chi cerca un’esperienza investigativa molto profonda come già visto nelle precedenti creazioni di Frogwares. Ovviamente a patto che siano disposti a chiudere un occhio per alcune lacune nel gameplay, come lo shooting.

 

Marco

Ho un'esperienza trentennale nel mondo dei videogiochi, ho nel cuore Nintendo e mi sono evoluto con Sony e Microsoft. Amo suonare, la fotografia e l'arte.