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The Dark Pictures Anthology: Little Hope-Recensione

The Dark Pictures Anthology: Little Hope- Recensione PS4.

The Dark Pictures Anthology: Little Hope, serie antologica di Supermassive Games di Bandai Namco. Avventura narrativa dipinta d’horror, non ha bisogno di essere giocata come seguito del capitolo precedente. Il gioco ha una trama a se stante. Si tratta di una storia interattiva cinematografica, possiamo prendere delle selte e modificare così il racconto e le relazioni tra i vari personaggi del gioco. Fate attenzione durante il gioco, sbagliare un tasto potrebbe portarvi alla morte. Questo secondo capitolo è piuttosto accattivante , un pullman pieno di ragazzi in gita scolastica, costretti a prendere una deviazione. Per evitare un incidente l’autista effettua una manovra all’ultimo istante, ed ecco lo schianto. Dopo l’incidente i passeggeri si ritrovano a Little Hope, avvolti nella nebbia.

Lo studio è riuscito a portare i suoi lavori a degli standard eccellenti, con questa serie di storie interattive ispirate a leggende, fatti e storie del mondo reale. Tra i contenuti speciali possiamo anche vedere un intervista che è stata fatta all’attore Will Poulter che impersona Andrew. La voce di Andrew è di Renato Novara.

Cittadina

Anche Little Hope come Salem è una delle città in cui avvenivano fatti sovrannaturali in cui davano la colpa alle streghe. Infatti ha molti richiami a nomi e ftti di Andover, Massachusetts, dove furono condannate molte donne e uomini per stregoneria. Al gioco hanno collaborato un disegnatore di costumi storici e attori capaci di riprodurre fedelmente l’accento e le espressioni dell’epoca. Una bambina misteriosa corre tra le case della cittadina

Interattività

Per quanto riguarda l’interattività di Little Hope, non sono previsti stravolgimenti dal predecessore. Conversazioni si susseguiscono fra di loro separate dalle fasi esplorative lente e imprevedibili. Cominceranno i sobbalzi dalla poltrona e gli spaventi improvvisi. Man mano che giochiamo troveremo degli elementi con cui interagire, documenti, foto e altro. Ogni elemento farà aprire una sorta di flashback, premonizioni che ci fanno vedere cosa potrebbe accadere. Fate attenzione potrebbero aiutarvi a prevenire la fase successiva ed evitare una tragedia.

Little Hope può essere giocato in solitaria o online con un compagno, anche in modalità cinema per un massimo di cinque giocatori in locale. Per giocare in quest’ultima modalità bisogna passarsi il controller ogni volta che il gioco lo richiede. Le nostre scelte non incidono solo sulle scene ma anche sulla personalità dei personaggi e dei loro rapporti. Sta a noi scegliere se decidere con la testa o col cuore, ogni scelta una conseguenza diversa.La modalità in solitaria è standard e ci consente di concentrarci sulle scelte, sull’interpretazione e gli indizi che ci vengono dati. Vi consigliamo di tenere d’occhio anche i rapporti tra i vari personaggi e le loro personalità. Inoltre accertatevi che riescano a restare in vita. Durante l’avventura veniamo guidati dal “curatore” una sorta di cicerone, che ci spiega come giocare nelle fasi iniziali e commenterà i vari avvenimenti. Inoltre di tanto in tanto ci rilascerà qualche sua perla di saggezza che può tornarci utile.

Gocare in compagnia

Giocare con degli amici rende l’avventura più bella, come abbiamo gia detto c’è la modalità cinema da due a 5 giocatori passando il pad fra di loro. Dopo aver scelto all’inizio quali personaggi contrelleranno i vari giocatori. Mentre per quanto riguarda il Multiplayer c’è la modalità storia condivisa online. Ogni giocatore vive le stesse scene dell’altro in sincrono ma guardando dagli occhi dell’altro personaggio ma ci permette anche di giocare delle scene giocabili inedite che non sono presenti nella modalità in solitaria. Si vanno ad aggiungere anche dialoghi inediti, scelte e risvolti differenti.

Scrittura

La scrittura si adatta a seconda delle nostre scelte, di conseguenza vengono anche modificate le scene. I dialoghi non sono l’eccellenza, a volte vedrete delle osservazioni un pò banali e frasi un pò senza senso. Probabilmente il tutto elaborato per allungare un pò il succo del gioco e aggiungere un elemento di distrazione per allontanarci dalla soluzione.

Linee temporali

Little Hope sfrutta un espediente per attirare il giocatore a restare sulla posltrona,parlo dell’accavallamento di linee temporali. Infatti potrete vedere la linea del presente (XVII secolo) in cui i protagonisti del gioco incontrano la bambina che ha schivato l’autista e la linea del passato ( ai tempi della caccia alle streghe).
A volte alcune seguenze vengono rallentate da alcune fasi del presente un pò noiose, con un cast di personaggi un pò sottotono . I personaggi principali Andrew e il professore John, invece sono ben fatti a differenza degli altri del gruppo.

Grafica e Sonoro

Ottimo colpo d’occhio per il motore grafico, a volte foto-realistico soprattutto negli interni. Su PS4 il gioco si presenta molto fluido, anche se abbbiamo notato un pò di riciclaggio per quanto riguarda gli ambienti, soprattutto all’aperto. Ovviamente la nebbia riesce a mascherare un pò alcune cose che senza noteremmo ancora di più.

I Quick Time Event ci vedono avvertiti da un “bollino” che indica il tipo di azione che andremo a compiere, il tutto affiancato da una maggior precisione e responsività .

Il sonoro si appoggia molto sugli sbalzi di volume per cercare di far spaventare il giocatore. Il che funziona abbastanza bene anche se a volte è un pò prevedibile. Il doppiaggio è un pò altalenante sarebbe stato ancora più apprezzato se fosse stato rifinito meglio.

Conclusione

A rendere il gioco più tenebroso trovimo dei colori e delle atmosfere cupe, tutto avvolto nella nebbia… e per chi ama i film horror  sono delle caratteristiche che non possono mancare. Il team è riuscito a usare un accuratezza storica eccellente.  Giocato online in compagnia rende molto di più. Il prezzo è competitivoe anche qualitativamente parlando ha un ottimo rapporto qualità prezzo (29,99 euro) Ha una buona probabilità di essere rigiocato per scoprire le svolte diverse. Anche se a volte le scelte sono un pò banali e i dialoghi altalenanti il gioco merita di essere giocato, soprattutto in compagnia. Una delle parti che molti apprezzano di siccuro è il doppiaggio in italiano.

 

Giovanna

Sono appassionata di videogames, gioco da circa 13 anni, possiedo tutte le console,amo i giochi che riescono a coinvolgermi e sono impegnativi, tra i miei preferiti c'è Zelda, Assassin creed e Uncharted. Amo serie tv e film soprattutto horror, sono appassionata di libri horror, thriller e fantasy.