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Tales Of Symphonia Remastered – Un epico tuffo nostalgico per la sopravvivenza – Recensione

Tales Of Symphonia Remastered è un JRPG sviluppato e distribuito da BANDAI NAMCO Entertainment Europe, disponibile dal 17 Febbraio 2023, per Ps4, Xbox One e Nintendo Switch ma giocabile in retrocompatibilità anche con Ps5 e Xbox Series S/X.

 

Era il lontano 29 Agosto 2003, quando uscì la versione originale di Tales Of Symphonia in Giappone, poi in seguito uscita anche negli Stati Uniti, Canada ed Europa, totalizzando circa 1.4 Milioni di copie vendute in tutto il mondo, su Nintendo GameCube, PlayStation 2, Pc e in seguito anche su PlayStation3, diventando di fatto, uno tra i Tales of più amati e famosi di sempre.

 

 

Nella sua semplicità intuitiva di apprendimento delle meccaniche che all’epoca dettero una svolta al genere strategico a turni statici, applicando i movimenti dinamici ad ogni battaglia randomizzata, possiamo finalmente apprezzare una versione totalmente rimasterizzata ed adattata anche a console next-gen.

 

Anche se non esente da qualche problemino tecnico fin troppo vistoso, facendo intuire che il titolo non sia poi invecchiato così bene, senza un restyling tecnico sufficiente a tenere il passo con i tempi ma diventando allo stesso tempo un evergreen, con quei tocchi nostalgici che i veterani più attempati, adoreranno con ogni cellula del corpo, proponendo un’avventura pari all’originale, senza grossi stravolgimenti e introduzioni di sorta.

 

 

Atmosfere e storie che si intrecciano, creando una fitta trama di vicende, ed una leggenda che lega tutti i protagonisti nello stesso destino; il fantasy vero e proprio che non ha bisogno di una ragione per esistere  ma che ci strega e coinvolge in ogni attimo, raccontando epici eventi che vengono permeati dall’ego giocoso e contrastante delle atmosfere solenni, tipicamente nipponiche, dalle animazioni ai modi di essere.


Questa è la vera esperienza che gli autori vogliono trasmetterci ad ogni passo: fratellanza, amicizia, amore ed onore, combattendo fianco a fianco per una sopravvivenza che in principio era solo una meravigliosa utopia.


C’era una volta la prescelta

La storia, narra di un regno soffrente, perso nel tempo chiamato Sylvarant il cui albero del mana, sorgente e fonte di ogni cosa viva ed inanimata, venne distrutto nei secoli da forze oscure, ed indebolito da carestie e malattie, lasciando il mondo in balia della malvagità. In suo soccorso, un eroe chiamato Mithos, intervenne per salvare ciò che era possibile sacrificandosi, facendo così ascendere la dea Martel, protettrice dell’albero, nel suo regno etereo per riposare dopo la devastante perdita. In sua vece, mandò esseri angelici a vegliare sul mondo affinché un giorno potessero destarla dal suo sonno eterno per salvare il mondo che altrimenti, di lì all’eternità sarebbe sprofondato nell’oblio. Così dopo millenni la Dea continua a reincarnarsi in prescelte, per portare di nuovo a compimento la cerimonia di recupero del mana per la salvezza eterna.

 

Questo infatti è il viaggio di Colette Brunel, bionda ragazza dagli occhi azzurri, prescelta per diritto di nascita, in attesa di essere nominata sacerdotessa della profezia, ricevendo i poteri dell’oracolo. Essa infatti, verrà accompagnata nel suo pellegrinaggio, dal suo amico nonché guardia del corpo e protagonista del gioco: Lloyd Irving, un abile spadaccino dal forte carisma e spirito combattivo; ma i due non saranno soli perché formeranno una squadra con la guaritrice Raine Sage e suo fratello minore Genis, ed un mercenario di ventura chiamato Kratos Aurion.

 

 

Si metteranno in viaggio per i continenti, cercando antichi templi chiamati sigilli, all’interno dei quali, vi si troveranno delle creature chiamate spiriti guardiani da risvegliare per attingerne al potere, i quali una volta spezzato il sigillo, doneranno potere a Colette che di volta in volta ascenderà sempre più a status di Angelo fino a ricongiungersi con Martel.

 

 

Ma le cose non saranno così semplici, dato che nell’ombra ci sono intrighi e misteri celati ai loro occhi, che presto scopriranno viaggiando e confrontandosi con realtà più grandi di ciò che avevano immaginato, sconfinando per dimensioni e mondi alternativi, svelando delle verità che sembravano perdute nel tempo.

 

Bisogna combattere per quello che si vuole

Il sistema di combattimento, viene chiamato Multi-Line Linear Motion Battle System, ed è un’evoluzione dinamica dei combattimenti statici a turni, che permettono una limitata interazione action, all’interno della battaglia che viene attivata in maniera randomica al momento di contatto con i nemici sulla mappa, aprendo un’area di lotta all’interno della quale i personaggi potranno attaccare, parare ed utilizzare incantesimi oppure oggetti di vario tipo.

 

Sarà infatti di vitale importanza, settare i personaggi con uno stile di combattimento efficace, in base al nostro tipo di approccio, visto che nel gioco comanderemo il protagonista ma potremo far eseguire azioni di vario genere ai nostri amici comprimari, inanellando combo con vari tipi di abilità che impareremo nel corso delle battaglie, in grado di fare la differenza in vari tipi di scontri via via più impegnativi.

Avremo la possibilità di utilizzare delle combo attivate dal tasto R3, (della versione provata Ps4) chiamate Unisono, che ci permetterà di scatenare attacchi devastanti con la forza della collettività di squadra, accumulando serie di combo tra i personaggi che caricheranno una barra chiamata Unison Gauge, atta all’utilizzo limitato di diverse tecniche imparate nel tempo.

 

Ovviamente le battaglie sono tutte molto diverse e varie tra loro spronandoci ad utilizzare sempre nuovi stratagemmi per poter superare ogni difficoltà, come parare in tempo i colpi devastanti dei nemici o spezzare una guardia attaccando alle spalle, passando per le abilità Overlimit che saranno molto utili alla realizzazione di combo molto veloci e consecutive, apprese nel corso del gioco in molti modi diversi.

 

Ovviamente come succedeva anche nei migliori JRPG, o RPG, stile final fantasy, ogni fine battaglia guadagneremo valuta in game, esperienza e una votazione in gradi che potranno essere incrementati con azioni performanti o diminuiti se un personaggio muore o si impiega troppo tempo per completare un combattimento specifico. Con ciò avremo la possibilità di comprare delle EXOabilità tramite gemme exo che ci permetteranno di aumetare vari tipi di paramenti.

 

Un guerriero abile ha una buona attrezzatura

Ogni personaggio della squadra, avrà la propria scheda personaggio, che potrà essere migliorata acquistando o trovando equipaggiamento migliore nel gioco, come armi sempre più potenti o armature per testa, corpo e braccia e due accessori, i cui utilizzi potranno variare dall’aumento delle statistiche di difesa, al potenziamento di valori particolari ben precisi, così da creare un team equilibrato per ogni situazione; in più ogni personaggio avrà la possibilità di equipaggiare ben quattro Exosfere in grado di essere applicate ad una specifica abilità aumentandone così i valori.

Ogni personaggio inoltre, disporrà di 25 titoli, nomignoli o appellativi trovati soddisfacendo vari tipi di condizioni o assolvendo incarichi principali e secondari che andranno a migliorare ulteriormente dei valori passivi di base, rendendo ancora più varie le possibilità di incastro strategico.

Ma le funzioni di questi appellativi, non servirà solo ad aumentare o modificare statistiche, dato che ogni titolo sarà univoco per ognuno ed avranno funzionalità peculiari, lasciando a voi la scoperta degli utilizzi aggiuntivi che caratterizzano ancor di più le simpatiche attività primarie o secondarie del gioco.

 

Saper cucinare è un’abilità da eroe

Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, avremo a che fare con moltitudini di oggetti trovati dopo ogni battaglia, nell’ambiente di gioco o semplicemente comprandoli negli appositi e sempreverdi negozietti amici di ogni eroe, disposti in punti strategici come villaggi o città.

 

Tales of Symphonia, ci farà prendere dimestichezza con il sistema di cucina che potrà essere utilizzato per creare innumerevoli quantità di ricette, a patto di avere gli ingredienti giusti tipo: tramezzini, zuppe ed altri piatti che non solo, serviranno a curarci dopo ogni battaglia ma avranno anche funzioni di recupero dai vari status di alterazione come l’avvelenamento e potenzieranno momentaneamente delle statistiche;

 

Ogni personaggio sarà in grado di creare piatti in base a delle abilità culinarie che verranno aumentate nel corso dell’avventura con la pratica e l’impegno profuso nella cucina, imparando sempre nuove ricette che potranno essere acquistate da alcuni NPC oppure apprese con l’esperienza.

 

L’avventura non è bella se non si Favella

Altri interessantissimi aspetti del gioco, sono alcune finestre di dialogo, in cui si affronteranno diversi discorsi tra i vari membri del gruppo che interagiranno tra di loro in scenette animate, simili a dei fumetti interattivi, dove scorreranno linee di dialogo che si riferiranno a vari argomenti, tra cui anche eventi o curiosità che il gruppo discuterà animatamente.

 


Bellissime animazioni stile anime che non risparmieranno battute, freddure o stati d’animo degli interlocutori, andando così a fornire al gioco una trama molto più articolata, facendo acquisire uno squisito carisma ad ogni personaggio che non risulterà mai piatto ed atono, in un mondo particolarmente vivace anche se minacciato da forze del male.


 

La veste grafica non si veste di nuovo

È doveroso fare degli appunti importanti, quando si tratta di versioni rimasterizzate e ripubblicate diversi anni dopo l’uscita della controparte originale, dato che ci sono alcuni aspetti che non dovrebbero essere sottovalutati, come il fatto di non poter più di tanto utilizzare una formula classica che invecchi di molto un titolo già datato, lasciandolo con diversi problemi tecnici; questo è proprio il caso di Tales of Symphonia che graficamente è rimasto tale e quale all’originale, solo però, con la pulizia dei modelli poligonali di personaggi ed ambientazioni che rimangono talvolta spoglie e basilari, così come sono state progettate in passato, anche per via dei limiti della tecnologia.

 

La grafica, è stata realizzata in Cell-Shading, con lo stile dei personaggi Super Deformed, (stile molto utilizzato in produzioni di stampo orientale), vaganti in ambientazioni tridimensionali isometriche, per quanto riguarda villaggi, templi, città e luoghi principali, passando per le grafiche spoglie e visibilmente poco curate delle mappe esplorabili, sia a piedi che con mezzi volanti (per intenderci proprio come succedeva nella saga classica di final fantasy con chocobo o aeronavi), finendo per le grafiche a scorrimento orizzontale nella modalità battaglia, elemento molto arcade del gioco, che combina strategia ed azione ad una buona caratterizzazione di nemici ed antagonisti principali.

 

Graditissima la veste grafica, simil Amine interattivo dei dialoghi opzionali del team che da una ventata di allegria e colore, caratterizzando in maniera più definita i protagonisti, coronata dalle scene importanti di inframezzo, girate come se fosse un’anime un po’ vintage davvero di grande stile.

 


Tutto sommato la formula grafica ottenuta non risulta disturbante, se non per le prestazioni davvero irrisorie con appena 720p per 30fps; diverse compenetrazioni, bug di diverse entità e collisioni involontarie con nemici sulla mappa ingaggiando spesso e volentieri combattimenti poco desiderati e con muri invisibili di alcune location che manderanno il personaggio in una serie di scatti epilettici bruttini, compromettendo la fluidità di gioco. 


Melodia da Favola

Il sonoro del gioco risulta davvero melodioso e fantastico, sui brani prodotti da Motoi Sakuraba, cavalcando l’onda di musiche che riflettono ogni aspetto, permeando la struttura epica dell’avventura con emozioni di ogni genere, lasciando al giocatore la sensazione di vivere nel passato, con sapori nostalgici di brani restaurati ma con la stessa essenza di un tempo, riportando alla mente il passato nella maniera più sfumata, rimanendo impresse nella testa dopo parecchie ore di gioco, senza però stancare mai nel complesso, rinforzate dagli effetti ambientali gradevoli e da una doppiatura inglese molto minimal.

Nel complesso le musiche sono l’aspetto più riuscito del comparto sonoro che non brilla di eccezioni innovative, rimanendo prevalentemente fedele all’originale senza gloria e senza infamia.

 

Rimane nel cuore ma volevamo di più

Il gioco si presenta pressoché identico all’originale, solo con alcune migliorie sulla pulizia grafica e sulle texture di personaggi ed ambientazioni che però spesso e volentieri rimangono spogli e mal caratterizzati, sotto un aspetto grafico appena sufficiente a tenere il passo con i tempi, diventati poco clementi per il titolo in questione; con delle piccole migliorie sul gameplay, riguardanti il dettaglio dei vari comandi di gioco, permettendo di mappare a piacimento la disposizione di ogni abilità ed attacco, cosa gradita ma insufficiente in termini di innovazione e struttura. Le musiche melodiose restaurate, rendono l’esperienza ancora una volta magica ed impegnativa, con le varie difficoltà che terranno alto il numero di ore per potare a termine la storia è tutti gli obbiettivi secondari.

Sicuramente in termini di aggiunte abbiamo una carenza visibile che fa storcere un po’ il naso, sapendo che si sarebbe potuto fare davvero di più. Il prezzo di 40 €, risulta decisamente poco appetibile dato che non è presente neanche il sequel che sarebbe stata una graditissima aggiunta, arricchendo così una collezione che porta un nome importante.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.