Tales of Arise – Recensione
Tales of Arise – Recensione
Tales of Arise è il nuovo titolo JRPG, sviluppato da BANDAI NAMCO Studios Inc. e pubblicato da Bandai Namco Entertainment.
Tales of Arise è ora disponibile su PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S.
“Per trecento anni, Rena ha imposto il suo dominio su Dahna, saccheggiando le risorse del pianeta e mortificando la dignità e la libertà degli abitanti.
Questo racconto ha inizio con l’incontro tra due persone nate su pianeti differenti, ma determinate a cambiare il proprio destino e a costruire un nuovo futuro.”
STORIA
Tales of Arise è ambientato in un sistema solare che contiene i due pianeti di Dahna e Rena, uno vicino all’altro.
Gli abitanti di Dahna, potevano vedere dal loro cielo Rena e hanno sempre pensato che fosse “il paradiso degli Dei”, una terra composta da giusti e divini.
Per la popolazione di Dahna, le leggende e le tradizioni di Rena e dei suoi abitanti sono state tramandate da generazioni e, nel corso del tempo, sono diventate certezze nelle loro menti, mascherando invece una crudele realtà.
Trecento anni prima i Renani distrussero le ricchezze e la prosperità del popolo di Dahna, suddividendolo in cinque regni. Uno di questi è Orbus Calaglia, governato dal temebile e tirannico Balseph.
GAMEPLAY
Tales of Arise inizia con il racconto della storia. Il titolo è ambientato nei due mondi gemelli di Rena e Dahna. I Renani, rispettati per la loro capacità di usare l’energia astrale, hanno governato i Dahnani per centinaia di anni. In quel periodo, gli schiavi di Dahna hanno raccolto risorse dal loro mondo ma principalmente era energia astrale. Difatti i suoi abitanti vivono divisi per classi sociali.
Noi inizieremo il gameplay interpretando un ragazzo che si fa chiamare maschera di ferro, perché appunto ha il volto coperto da una maschera di ferro che non può togliere. Il giovane non ha alcun ricordo del suo passato, né tanto meno del suo nome e ha la capacità di non provare nessun dolore fisico. Non voglio spoilerare di più per cui man mano che si proseguirà con la storia, si scoprirà sempre di più sul ragazzo.
Piano piano e col tempo formeremo e avremo il controllo di un gruppo di giovani provenienti da ambienti diversi, ma che sono legati da uno scopo comune. Il loro obiettivo principale è impedire la Gara della Corona, ossia un evento in cui uno dei signori dei cinque regni di Dahna, venga scelto per diventare il sovrano e governare entrambi i mondi, ottenendo cosi un grande potere.
Come detto più su, Dahna è stata divisa in cinque regni e ciascuno è rappresentato da un elemento ed è governato da un signore che è in possesso di un nucleo astrale primario, ovvero un oggetto che condensa l’energia astrale.
La competizione consiste nel cercare di prendere tutti i nuclei astrali, ma senza regole su come farlo, quindi è ovvio che tutti sono in guerra con tutti.
I personaggi principali sono sei e ognuno ha la sua storia da raccontare.
In Tales of Arise avremo la possibilità di conoscere ogni personaggio attraverso delle scenette che ci saranno durante la nostra avventura.
Alcune partiranno da sole, altre le potremo vedere noi, avvalendoci dell’uso di un tasto apposito dopo che, sullo schermo in basso a destra, compare proprio il titolo di ogni scenetta a cui potremmo assistere.
Queste conversazioni che i ragazzi hanno durante il loro viaggio riguardano sia questioni importanti che non, facendo così che noi possiamo conoscerli in tutte le loro sfaccettature.
COMBAT SYSTEM
Il combat system di Tales of Arise è davvero notevole! È frenetico e dinamico, nonché pieno di meccaniche diverse che vengono sbloccate andando avanti nell’avventura.
All’inizio avremo un tutorial dove ci vengono spiegati i vari comandi e avremo a disposizione gli Attacchi Base, ossia un tasto per attaccare, uno per schivare e tre per le abilità chiamate Arti.
Ogni personaggio ha una vasta gamma di Arti Astrali per adattarsi al proprio stile di combattimento e solo alcuni di loro hanno poteri curativi.
Le Arti sono azioni speciali eseguibili spendendo BA (barra delle arti).
La BA si ricarica in automatico ma a ritmo ridotto durante la fase di attacco.
Alcune arti e determinati nemici possiedono proprietà elementali.
I danni inflitti si riducono se attacchiamo un avversario con il medesimo elemento a cui è affine, mentre si incrementano se si utilizza l’elemento opposto.
Esistono sei diversi elementi suddivisi in tre coppie di opposti:
– Fuoco e acqua
– Vento e terra
– Luce e buio
Nelle varie battaglie sarà possibile fare delle combo alternando gli attacchi normali con le arti.
Facendo così possiamo estendere di più le combo e avere così la possibilità di assistere a combo spettacolari.
I movimenti in battaglia sono dinamici e non potendo parare i colpi, le schivate sono un ottimo alleato. Se eseguite al momento giusto, innescano un effetto a rallentatore dandoci la possibilità di contrattaccare il nemico.
Durante i combattimenti avremo il controllo di un solo personaggio del gruppo ma possiamo cambiarlo in base alle esigenze del momento.
Inoltre sono disponibili tre modalità di controllo:
– manuale, in cui abbiamo il controllo totale
– semi-automatico, che è simile al manuale ma il personaggio controllato si sposta automaticamente all’interno del raggio per gli attacchi
– automatico, dove l’IA segue una strategia selezionata
Oltre agli attacchi base e alle arti, ogni personaggio ha il suo Attacco Boost.
Gli Attacchi Boost sono più potenti degli attacchi normali e ognuno ha la sua caratteristica specifica legata al proprio personaggio.
Ad esempio c’è chi può distruggere le difese di un nemico oppure chi può proteggersi da un attacco.
Insieme agli Attacchi Boost, ci sono gli Assalti Boost, ovvero attacchi mortali eseguiti insieme ad un alleato.
Il numero di colpi necessari per attivare un assalto boost è proporzionale ai PV residui del nemico. Oltre al nostro bersaglio principale, gli Assalti Boost infliggono danni anche a quelli circostanti.
Quando sullo schermo compare la parola “ASSALTO”, premendo il tasto indicato, daremo il via a questa tecnica micidiale.
Unica pecca è la rimozione dell’attacco preventivo, che durante le sessioni esplorative era comoda per assalire i nemici alle spalle, godendo così di un piccolo bonus iniziale, prima del combattimento vero e proprio.
DI TUTTO E DI PIÙ
Nei titoli Tales precedenti, le mappe erano, come dire, circoscritte, nel senso che per raggiungere un luogo, la via era soltanto una. I personaggi potevano saltare solo in presenza di puntatori specifici colorati.
Qui, in Tales of Arise, invece, la mappa è molto ampia e l’uso del salto si può utilizzare praticamente ovunque.
In questo modo ci è permesso esplorare punti impensabili da raggiungere o addirittura ci possiamo lanciare nel vuoto senza avere timore di subire danni.
Le mappe sono molto più grandi, rispetto alle precedenti e sono piene di dettagli da scoprire.
Troveremo molti nemici da uccidere e una varietà di collezionabili e materie prime da raccogliere.
Inoltre ogni tanto ci possiamo incappare in qualche contenuto opzionale.
Per esempio, possiamo trovare in ogni mappa un gufo nascosto che dona al party un accessorio che non si può ottenere in altri modi. Oppure a Erde Menancia si trova un ranch in cui si possono allevare diversi animali da fattoria.
Un’altra cosa simpatica è la pesca, che però si sblocca solo dopo aver ottenuto gli ultimi membri del gruppo.
Tutte queste attività ci permettono di accumulare ingredienti e risorse da utilizzare in cucina.
Si avete capito bene! I nostri protagonisti possono cucinare dei piatti particolari da poter utilizzare durante i combattimenti per usufruire dei bonus speciali che rilasciano.
STRUTTURA
Tales of Arise ha una grafica pazzesca infatti è stato realizzato con l’Unreal Engine 4, consentendo una qualità grafica molto più elevata rispetto ai titoli precedenti.
Difatti il gioco riesce a tenere bene i 1620p e 60 fotogrammi al secondo.
Il mondo realizzato con la tecnica Atmospheric Shader è strabiliante.
Le ambientatazioni e i personaggi sono ispirati agli anime e alla pittura ad acquerello. Ogni cosa è colorata e bella da vedere, dà la sensazione di essere all’interno di un vero quadro.
La colonna sonora è stata realizzata dal maestro Motoi Sakuraba, che ha reso il tutto armonioso. Difatti le musiche accompagnano bene l’avventura a seconda delle scene che viviamo nel gioco.
Nulla è fuori posto!
La longevità di Tales of Arise si aggira intorno alle cinquanta ore, ma dipende sempre a che tipo di difficoltà si gioca e quanto tempo si dedica alle missioni secondarie. A questo proposito devo dire però che a lungo andare sono un po’ ripetitive, come anche il fatto che mentre si viaggia ci si imbatte spesso negli scontri con i nemici.
Inoltre il doppiaggio sia giapponese che inglese sono ottimi come anche la localizzazione dei testi in italiano.
CONCLUSIONE
Tales of Arise è un gioco progettato per i fan di vecchia data della serie ma anche coloro che si avvicinano a questo tipo di titolo per la prima volta non resteranno delusi, anzi…
Storia, combattimento e le varie funzionalità, si uniscono per offrire un JRPG dettagliato e di alta qualità.
Bandai Namco è riuscita a svecchiare il combat system della serie Tales of, creando un titolo straordinario.
I combattimenti sono spettacolari grazie ai vari tipi di attacchi che abbiamo a disposizione e i personaggi insieme alle loro storie riescono a coinvolgerti emotivamente.