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Smashing the battle – Recensione

 

Amanti del genere hack&slash (di tipo action) e degli anime, questo titolo è fatto per voi!
Smashing the battle, gioco realizzato dallo Studio HG che ricopre il ruolo sia di sviluppatore che di editore, si prefigge infatti di unire questi due mondi in un’unica esperienza, riuscendoci più che bene.

La trama

Partiamo innanzitutto della trama: siamo nel 2085 e il luogo in cui avviene la faccenda è una gigantesca fabbrica in cui robot gestiti autonomamente realizzano costruzioni di diversa natura. Un bel giorno il sito subisce un attacco hacker e tutti i robot impazziscono, si rivoltano contro i dipendenti ed iniziano ad ammazzare qualsiasi cosa si muova. La trama continua? No, finisce qui, poiché il gioco inizia proprio nel momento della ribellione e starà a noi, continuando a giocare, capire cosa è successo e soprattutto il perchè.

E qual è il modo migliore di affrontare orde di robot impazziti pronti a farci la pelle? Vestendo i panni di una giovane e affascinante ragazza disegnata in stile anime, ovviamente! La protagonista infatti ha le fattezze di una giovane donna appena uscita da un anime ecchi; capelli colorati, vocina altissima e curve sproporzionatamente sexy.La nostra sarà guidata nella sua avventura dall’unico aiuto che avrà: Lorien, così si presenterà la donna alla radio, dice di essere la responsabile della sicurezza del sito nonché una delle poche sopravvissute al disastro. Alla nostra bella protagonista non rimarrà altro che seguire le sue indicazioni per uscire viva dallo stabile e, nel frattempo che il gioco prosegue, fare anche un po’ di luce sull’identità dell’hacker e sul perchè delle sue azioni.
Se la trama non sorprende di certo per originalità (anche se nel finire rileva qualche piacevole sorpresa) il gameplay al contrario è semplice ma ben impostato e sufficientemente divertente. Bisogna però mettere subito le mani avanti: Smashing the battle è un titolo valido per tutti? No, assolutamente. E’ il gioco giusto per chi ama il genere hack&slash action ma poiché risulta carente sotto qualsiasi altro aspetto se giocato da un non appassionato risulterà sicuramente un prodotto di basso valore.

Gameply

Ciò detto, entriamo nei particolari di come si svolge il gioco. La nostra protagonista, che fra parentesi si chiama Sarah, seguendo le indicazioni di Lorien troverà una tuta altamente tecnologica degli addetti della sicurezza e indossandola ne guadagnerà i pieni poteri. Ovviamente neanche a dirlo la tuta le lascerà il corpo seminudo ma, ehy, come dicevamo all’inizio lo stile estetico scelto è quello degli anime e si sa che in questi mondi le armature femminili sono sempre striminzite. Tornando ai poteri della tuta avremo un’abilità che permette la guarigione, una che deposita mine per terra, la possibilità di distruggersi temporaneamente per conferire un malus in difesa ma un enorme boost all’attacco e un unico colpo potentissimo che può essere eseguito solo di rado.

Queste rappresentano fondamentalmente le così dette “skill” del giocatore: anziché avere un elenco ad albero fra cui scegliere verranno sbloccate man mano che i livelli avanzano. Il motivo principale per cui consigliare il gioco solo agli appassionati è principalmente questo: la personalizzazione del personaggio è praticamente nulla in quanto “i poteri” della tuta sono già stabiliti e questo potrebbe risultare un gran limite a chi il genere non entusiasma già di per sé.


Hack & Slash 3D

Chi invece si diverte a distruggere orde di mostri falciandone uno dopo l’altro senza neanche tenerne il conto avrà di che divertirsi. I robot nemici non sono numerosissimi ma ben differenziati fra loro e seppur gli attacchi disponibili non sono molti (praticamente solo due, l’attacco classico e l’attacco “pesante” che è fondamentalmente un attacco più lento ma più potente) risulterà sicuramente divertente usarli per far fuori infiniti numeri di robot.
Trattando il tema della difficoltà c’è da dire che il gioco si presenta in modo alquanto particolare. Esistono tre tipi di missioni: la classica in cui bisogna partire dal punto A e arrivare al punto B, una modalità “arena” in cui si è fondamentalmente su un ring e i nemici escono fuori ad ondate e una modalità a tempo che, a differenza delle precedenti due, risulterà decisamente ostica. Lo scopo del livello sarà sempre quello di raggiungere il punto B ma con un chiaro timer presente sullo schermo: allo scadere del tempo il livello sarà perso indipendentemente dalle condizioni della protagonista.

Questa modalità a lungo andare diventa veramente ardua in quanto i mostri non sono impostati più debolmente per venire in contro alla difficoltà di avere un tempo limitato ma saranno sempre gli stessi, spingendo quindi il giocatore ad affrontare questi livelli con molta più difficoltà rispetto alle altre due modalità. Se questo è un difetto o un pregio sta alla vostra voglia di misurarvi contro sfide impegnative deciderlo.
Parlando di longevità invece il titolo non delude le aspettative: le (dis)avventure di Sarah si concluderanno con 30 livelli alla fine dei quali si sbloccherà un nuovo personaggio che a sua volta sbloccherà nuovi livelli. Insomma, non è decisamente un titolo che si finisce in poche ore, soprattutto se si vogliono ripetere i livelli per ottenere il punteggio finale migliore possibile.

Conclusioni

In conclusione: stiamo parlando di un titolo indipendente che presenta tutti i difetti caratteristici di queste produzioni. Al tempo stesso però nonostante queste limitazioni il gioco funziona bene: è divertente, piacevole da guardare grazie allo stile anime e propone una buona sfida. Considerando che adesso lo si può trovare in offerta sullo store a meno di 9€ beh…l’acquisto per gli appassionati del genere è quasi obbligatorio.