Sid Meier’s Civilization VII – Recensione
Sid Meier’s Civilization VII – Recensione
Sid Meier’s Civilization VII è l’ultimo capitolo della serie , dopo oltre un decennio dall’uscita precedente. 2K Games e Firaxis Games hanno riportato in vita il franchise con questo nuovo capitolo ancora più avvincente. Questa serie ha rispecchiato a lungo la storia storica globale, con intrecci di vari elementi culturali e un’esperienza di gioco strategica. Negli anni la serie si è affermata come uno dei gioci strategici a turni più iconici, esplora, espandi, sfrutta e stermina. Il team si è proposto di offrire nuove opzioni strategiche , un approccio diverso sullo sviluppo della civiltà e dei cambiamente nel flusso del gioco con nuovi meccanismi per rinnovare l’esperienza complessiva.
Sid Meier’s Civilization VII
Ci sono tre aree distinte, Età dell’Antichità, Età dell’Esplorazione ed Età Moderna che sono uno dei cambiamenti più significativi nel nuovo capitolo. Il gameplay è rimasto invariato, possiamo però sviluppare la nostra civiltà senza che il leader del paese siano collegati (26 leader mondiali). Questa volta possiamo scegliere un leader mondiale prima di scegliere una civiltà da guidare. Possiamo creare delle combinazioni dinamiche di leader e culture, alcune sono strane ma onina ci regala dei bonus e ha proprietà diverse che possiamo sfruttare.
Se qualcosa non funziona come pensavamo possiamo corregerla, per farlo basta cambiare la cultura o il Legacy Path può cambiare positivamente la situazione. Quindi se inizialmente avete deciso di avere un approccio militare e andando avanti non è come pensavate o non è di vostro gradimento potete tranquillamente passare ad altro, come per esempio a una politica che si basa sull’economia. Con questo ci rendiamo conto che le decisioni stategiche evolvono man mano che procediamo nel gioco, ogni Era funziona come una fase separata e con diversi percorsi di eredità. Questi ultimi corrispono alle condizioni di vittoria che erano gia presenti nel franchise, militare, culturale, scientifica ed economica. Ogni percorso ha un suo sistema di classificazione corrispendente e posiziona sia le civiltà che i loro leader basandosi sui progressi in ogni categoria.
Quando arriviamo a completare un Era ci ritroviamo a dover affronare una crisi, senza alcun preavviso e senza nessuna causa ben precisa. Cosi facendo veniamo costretti ad adattarci a nuove sfide, molto spesso se gestiamo bene queste crisi veniamo ricompensati con dei bonus.
Al completamento del percorso Legacy passiamo a quella successiva e possiamo anche scegliere una cultura diversa in cui evolvere quella gia esistente.
Progressione
Il sistema di progressione viene chiamato Leggende, guadagniamo punti in due percorsi completando le sfide e completando una partita. Nel percorso Foundation si sale di livello giocando, sbloccando cosmetici e oggetti da collezione. Ogni leader ha il suo percorso di progressione livellato giocando e man mano che saliamo di livello otteniamo Momento, equipaggiamenti per potenziare le abilità di leader per le future partite.
Trascorrerai ore a trovare modi per ottimizzare il tuo percorso verso la vittoria mentre sperimenti per trovare la giusta combinazione per vincere.
I Leader
Abbiamo 26 leader mondiali, la maggiorparte ha diverse personalità per lo stesso personaggio, ad esempio possiamo giocare come Napoleone l’imperatore, utilizzando la sua influenza in iniziative diplomatiche, oppure come Napoleone il Rivoluzionario dove la cultura viene guadagnata quando le nostre unità militari sconfiggono le unità nemiche. Abbiamo anche Benjamin Franklin, noto per aver accellerato la scienza attraverso edifici di produzione mentre guidava i Maya. Ma non solo, c’è anche Harriet Tubman, abolizionista e attivista sociale americana che sfrutta lo spionaggio e il furto di tecnologie civiche.
In Civilization i leader sono sempre stati parte integrante dell’identità del gioco, questa volta hanno ricevuto un’attenzione particolare nella progettazione. Infatti sono stati realizzati in modo più ralistico, ma hanno sempre quel tocco artistico che ha sempre caratterizzato la serie. I movimenti dei Leader e i loro volti sono stati resi più realistici ed espressivi, le loro interazioni sono spesso divertenti.
Cittadine
Le città sono divise in cittadine o semplici insediamenti. Ogni insediamento acquista i propri edifici e le proprie unità per l’esercito o i mercanti, produce oro e si sviluppa abbastanza velocemente. Andando avanti possiamo trasformare gli insediamenti dandogli delle specializzazioni, come ad esempio i forti, che hanno una difesa migliore e che possono curare più velocemente i soldati.
In questo nuovo capitolo le città si espandono man mano che crescono, spostando i confini verso delle risorse o delle aree che possono esser utili per il commercio e lo sviluppo, ma anche per una maggiore armonia all’interno dell’impero. Inoltre ci sono anche delle forze indipendenti che possono essere integrate nel nostro stato e contribuire.
Punti influenza
I punti influenza fanno parte della diplomazia riprogettata, sono la valuta centrale che possiamo utilizzare per proporre degli accordi o rifiutarli. Nel momento in cui accettiamo di sostenere un accordo, tipo uno scambio culturale riceviamo un bonus, se lo rifiutiamo spendiamo punti.
Le mosse delle spie, in questo capitolo, sono state sempificate e sono state anche scollegate dall’IA. Infatti ora sono delle opzioni separate nello stesso menu. Fate attenzione perchè qui ogni rapporto è fragile, un’amicizia apparentemente perfetta e indistruttibile può crollare con un soffio anche solo perchè le due culture sono confinanti.
Le forze militari possono essere unite sotto un unico comandate e muoversi come un unica forza. Anche se, nemmeno cosi viene eliminata completamente la microgestione. Utile visto che le battaglie vengono giudicate per il numero di unità che vengono usate.
Graficamente
La progettazione grafica è sorprendente, sono stati fatti dei cambiamenti eccezionali. Il design è più moderno e dettagliato e evidenzia perfettamente le differenze tra un epoca e un’altra. Le unità militari, di qualsiasi genere siano, di terra, di aria o di mare sono legate alla cultura e all’epoca. Indi per cui vedremo carri armati, cavalli, veicoli di vario genere e altro.
La mappa è diversa e ogni elemento è più distinto e più bello da vedere.
Audio e Sonoro
Anche nell’audio il team ha svolto lo stesso lavoro mettendo una maggiore attenzione ai dettagli e alla qualità. La musica si evolve in base all’epoca e alla cultura scelta, il che per me è un punto a favore perchè cosi non ascoltiamo sempre le stesse canzoni. Gli effetti sonori sono migliori e sono di sicuro più intensi di quanto lo fossero nel suo predecessore.
Conclusione
Sid Meier’s Civilization VII è un titolo che richiede tante ore di gioco e di sperimentazione, se siete disposti a giocare ore ore e ore e a sperimentare è il gioco che fa per voi. Gli elementi che caretterizzano la serie sono presenti e il rinnovamento giova molto al gioco. Non è affatto difficile apprezzare questo gioco, penso nemmeno per chi non lo ha mai giocato e si avvicina per la prima volta a questa serie.