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Sakurai svela alcune curiosità sulla serie di Smash Bros. e su Satoru Iwata.

State cercando curiosità videoludiche?

Siete finiti nel posto giusto allora!

Negli ultimi giorni, infatti, c’è stata una lunga intervista per Masahiro Sakurai, il creatore della serie di Smash Bros. e di Kirby.

A fargliela è stata Hobonichi, la compagnia che ha pubblicato in Giappone un libro in onore del compianto Satoru Iwata, morto nell’ estate 2015.

Tutto ciò che ha specificato lo sta riferendo l’ utente di Twitter PushDustIn che dal 27 gennaio sta creando dei tweet con dei commenti che riassumono quanto è stato detto nei minimi particolari.

La prima parte dell’ intervista riguarda, guarda caso, delle curiosità sul primo incontro di Sakurai con Iwata.

A pubblicarla sono stati sia Honobichi che Famitsu.

Stando a quanto riportato, i due si sono incontrati all’ età di 18 anni mentre lavoravano insieme per HAL Laboratory.

All’ epoca Iwata già si era già reso conto di quanto fosse speciale il suo collega visualizzandone il curriculum con un programma di elaborazione di testi.

Inoltre mostrava gran parte della sua personalità.

In particolare Sakurai lo ricorda per il fatto che sorridesse e ascoltasse sempre oltre a prendere appunti sforzosamente e a essere sempre altruista nei confronti degli altri.

La seconda parte dell’ intervista, invece, riguarda una curiosità interessante sul primo Smash Bros, uscito nel 1999.

Risultati immagini per Dragon King: The Fighting Game

 

Come ben ricordate, prima della versione finale del gioco, c’era Dragon King: The Fighting Game.

Tuttavia una cosa che non sapete è che c’era dell’ altro!

Dopo aver lavorato a Kirby’s Fun Pack, il giovane giapponese iniziò a testare le capacità del Nintendo 64.

Il tutto, almeno all’inizio, da solo dato che gli altri colleghi erano impegnati a finire il titolo della pallina rosa aliena.

Pertanto fu da qui che spuntò la beta di Dragon King che fu progettata dopo uno studio attento degli elementi in 3D e delle animazioni.

Un prodotto diverso rispetto a quello che fu poi il gioco finale, ma che fu lavorato sulla base delle funzionalità della console come lo stick analogico o l’entrata a 4 porte per i controller.

C’è da precisare, però, che Sakurai non aveva pensato solo a questo.

Un’altro prototipo che stava sviluppando in quegli anni era un gioco d’avventura mai annunciato con protagonista un robot controllabile come una macchina telecomandata.

Questi avrebbe dovuto esplorare una città misteriosa sotto terra che era possibile vedere muovendo la telecamera.

Purtroppo il progetto non vide mai la luce, ma, in base a quanto si sa, i suoi controlli erano molto simili a quelli di Resident Evil.

Infine eccoci alla terza parte dell’ intervista.

L’ultima finora giunta a noi.

Questa volta i dettagli si sprecano anche considerando che Sakurai ha ripetuto quanto già è emerso dalle rubriche di Famitsu.

Semplicemente spiega che, quando stava per lasciare HAL, disse a Iwata che gli sarebbe piaciuto produrre giochi anche su console non Nintendo.

Tutto ciò, però, aveva rattristato il presidente.

Pertanto, proprio durante uno sviluppo da parte del giovane di un gioco su cui non si è parlato proprio, lo richiamò per sviluppare quello che poi divenne Super Smash Bros. Brawl, uscito nel 2008 per Wii.

Al momento queste sono le informazioni emerse online.

Tuttavia aspettatevi di più.

La quarta parte dell’ intervista verrà caricata il 30 gennaio e riguarderà, stando a quanto detto da PushDustIn, degli attacchi d’ira di Iwata a cui lo sviluppatore ha assistito.

La quinta, invece, riguarderà il futuro della serie di Smash Bros. e il significato per Sakurai della morte d’Iwata.

Per qualsiasi cosa vi terremo aggiornati.

Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3, Fonte 4

 

 

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Lorenzo

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊