Rune Factory: Guardians of Azuma – Esplora villaggi misteriosi e sfrutta i destini di due intrepidi protagonisti – Recensione (Nintendo Switch)
Rune Factory: Guardians of Azuma – Esplora villaggi misteriosi e sfrutta i destini di due intrepidi protagonisti – Recensione
Il 2025 di Nintendo è senz’altro un anno dal forte impatto, con una line up di titoli di ottima qualità in attesa ormai dell’imminente uscita della tanto attesa Nintendo Switch 2.
Tra release esclusive, e produzioni terze parti dal forte impatto, in questa recensione ci accingiamo ad analizzare per voi un nuovo fantastico titolo: stiamo parlando niente meno che di Rune Factory: Guardians of Azuma.

Tale release è disponibile sia in edizione fisica che digitale dal 5 giugno su Nintendo Switch, Nintendo Switch 2 e PC.
Una svolta narrativa sorprendente
Rune Factory: Guardians of Azuma è un brillante spin-off della celebre serie targata Marvelous, che nel corso degli anni ha scritto notevoli successi nel panorama videoludico mondiale.

Questo capitolo è ambientato nel nuovo contenente di Azuma, un posto ispirato chiaramente al Giappone feudale con una forte contaminazione di mitologia orientale.
Azuma è un continente fratturato, completamente devastato da un misterioso “Collasso Celestiale”, dove la magia delle Rune si è quasi estinta completamente.



In questa fantastica avventura potrete scegliere di impersonare i panni di Subaru o Kaguya, due personaggi completamente differenti ma con l’obbiettivo principale di riscostruire il mondo.
Un sistema di gameplay solido che introduce alcune interessanti novità
Spostandoci ad analizzare il gameplay, Rune Factory: Guardians of Azuma è un titolo d’azione RPG che sfrutta al meglio una telecamera con visuale in terza persona completamente gestibile con l’analogico destro del pad.

Il gioco mantiene inoltre le immancabili meccaniche di coltivazione che hanno reso celebre questo storico franchise. In questo nuovo capitolo sono stati introdotti dei nuovi strumenti speciali denominati “Tesori Sacri”, che semplificano in maniera netta le attività gestionali come l’irrigazione e la crescita delle colture.
Le zone di sviluppo invece permettono di costruire edifici come ad esempio locande, personalizzare i villaggi e tanto altro ancora. Tutte queste implementazioni ampliano non poco l’offerta ludica presente in game di questo brillante spin-off.

Combat system semplice ma al tempo stesso galvanizzante
Per quanto concerne il sistema di combattimento, al netto di essere abbastanza limitato, introduce finalmente l’utilizzo di nuove armi come archi e talismani oltre alla possibilità di formare addirittura squadre composta da tre membri.

I Tesori Sacri anche in battaglia hanno una funzione brillante ovvero permettono di utilizzare attacchi elementali e abilità di supporto.
Infine sul lato della progressione dei personaggi il tutto segue la tradizionale struttura RPG, dove ogni protagonista guadagna punti esperienza sconfiggendo nemici (i membri del party guadagnano punti esperienza insieme), completando missioni o svolgendo attività quotidiane.

Con l’aumento delle statistiche si sbloccano anche abilità passive o attive collegate all’arma equipaggiata o ai Tesori Sacri.
I Tesori Sacri e abilità varie
Prima di soffermarci sui Tesori Sacri è doveroso fare un passo indietro e analizzare alcuni punti delle abilità dei nostri personaggi. Ogni abilità migliora usandola spesso, come ad esempio più si cucina, più aumenta la vostra abilità in cucina, migliorando la qualità dei piatti.

Migliorare le relative skill permettono al giocatore di aumentare anche le statistiche generali del personaggio, un’implementazione classica ma al tempo stesso funzionale. Sul versante dei Tesori Sacri, essi influenzano anche il combattimento, e la crescita ovvero hanno un proprio albero delle abilità e livello.
Si potenziano con uso costante e materiali magici, e infine ogni Tesoro può essere completamente personalizzato per adattarsi meglio al proprio stile di gioco.

L’immancabile lato gestionale della serie
Anche in Rune Factory: Guardians of Azuma sarà possibile gestire dei villaggi stagionali, dove la formula classica del franchise ritorna in scena con nuove interessanti sfumature.

Le meccaniche di coltivazione sono arricchite dalla presenza di strumenti magici, i tanto citati “Tesori Sacri” che accelerano non poco la crescita delle colture. Tra le novità più riuscite c’è senz’altro la possibilità di progettare e personalizzare ogni insediamento con edifici come locande, botteghe e tanto altro ancora.
Relazioni e non solo
Un altro punto di forza del titolo è senz’altro il sistema di relazioni, che in questo capitolo viene completamente rinnovato con l’introduzione di inedite novità.

Infatti, sono presenti ben 16 potenziali partner con i quali potremo scegliere di iniziare un percorso d’amore con loro. Il team di sviluppo inoltre ha introdotto anche l’ozione LGBTQ+ per rendere il titolo più inclusivo.
Le interazioni vanno ben oltre il classico titolo di questo genere, il sistema di narrativa permette di uscire con la nostra compagna, dialogare e tanto altro ancora.



Comparto tecnico promosso in attesa della versione per Nintendo Switch 2
In questa recensione abbiamo avuto modo di testare il titolo su Nintendo Switch grazie ad un codice review fornito in anteprima dal publisher, che ringraziamo nuovamente. Il lato estetico di Rune Factory: Guardians of Azuma è di notevole fattura ma si nota come la versione per la console ibrida nipponica in certi punti debba scendere a compromessi per poter girare ottimamente in qualsiasi caso.

La versione per Nintendo Switch 2 di Rune Factory: Guardians of Azuma sarà disponibile dal 5 giugno, e anche in quel caso noi di NextPlayer arriveremo con una review dedicata per constatare i miglioramenti tecnici sulla nuova console targata Nintendo.
Tornando ad analizzare il titolo, Rune Factory: Guardians of Azuma include i sottotitoli in inglese e non è disponibile nella nostra lingua madre. I caricamenti risultano piuttosto rapidi, e anche nelle fasi più concitate non abbiamo riscontrato nessun tipo di problema che potesse minare la nostra esperienza in game. Infine, sul lato sonoro, questa fantastica release vanta una serie di tracce di notevole fattura, che si amalgamano perfettamente con lo stile del titolo.

Conclusione
Rune Factory: Guardians of Azuma è un un brillante spin-off della serie targata Marvelous, che torna in scena con un prodotto di notevole qualità. La narrativa risulta coinvolgente già dai primi istanti in game, e il sistema di combattimento insieme al lato gestionale si fonde ancora una volta perfettamente. Un titolo a nostro modo di vedere imperdibile per gli appassionati del franchise.
