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Ritrovato dopo 45 giorni chiuso in hotel per giocare ai videogiochi

Ebbene si, la dipendenza dai videogiochi esiste, purtroppo, ed è bene farsi aiutare anche in questi casi.

Un impiegato bulgaro, trasferitosi a Tokyo per lavoro, è rimasto scomparso per 45 giorni.
È stato ritrovato dopo che i suoi colleghi di lavoro ne hanno denunciato la scomparsa.
L’uomo già soffriva di una grave dipendenza dai videogame e infatti si era rinchiuso in una camera di un albergo per giocare a Fortnite e a Call Of Duty.
A riprenderlo per farlo uscire da quella stanza ci ha pensato il padre, 70 anni, che lo ha subito portato via.
Per non staccarsi dalle partite, aveva addirittura smesso di andare in bagno. Difatti sono state trovate, sparse qua e là, bottiglie che lui utilizzava al posto di usare la toilette.

Il bulgaro è ora ricoverato in una clinica di recupero nel Peeblesshire, in Scozia.
Il suo consulente medico, Tony Marini, che lo sta seguendo nella terapia, sta cercando di spronare il Servizio Sanitario Nazionale scozzese ad aprire un’unità specializzata, che si occupi specificamente di coloro che sono affetti da questo tipo di dipendenza.

Fonte

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.