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Rez PLZ (Switch) – Recensione

Prendete due maghetti, metteteli in dei dungeon a morire in modi bizzarri e…. voilà! Avrete ottenuto Rez PLZ .

Sviluppato da Long Neck Games e pubblicato dall’azienda indie Graffiti Games, il gioco è uscito il 15 luglio 2020 su Switch, Steam e Xbox One.

Tuttavia la versione che abbiamo provato è quella per la console Nintendo che potete trovare.. già sotto sconto.

Esatto. Non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte a sorprese del genere. Infatti, fino al 22 luglio, potrete acquistare il gioco a 11, 99 € piuttosto che a 14, 99 €. Ma si tratta di un acquisto che vale? Scopriamolo insieme in questa nuova recensione.

TRAMA

Sulla trama non ci sono molte parole da spendere. Zeph e Arcan sono due fratelli che studiano per diventare dei maghi prestigiosi. Tuttavia un giorno si ritrovano ad affrontare le forze del solito malvagio di turno, Dark Arcanum, che ha invaso la loro scuola di magia. Una storia che non si limita a più di tanto anche se si ha il piacere di seguirla con delle cutscenes apposite.

GAMEPLAY

Rez PLZ si presenta agli occhi del giocatore come un platform cooperativo fondato sui rompicapi. Lo scopo del gioco consiste nel raggiungere la fine dei livelli, tutti ambientati in dei dungeon, risolvendo dei grattacapi necessari per andare avanti. In particolare conta moltissimo la cooperazione dato che il giocatore, oltre a cambiare personaggio o attaccare premendo dei semplici pulsanti, potrà anche far raggiungere a uno dei due dei punti alti e non solo.

Infatti uno dei concetti alla base del gioco è la morte!

Rez PLZ (Switch) - Recensione

 

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Molto spesso, in generale, ci capita di non accettare le morti nei videogames, ma qui questa caratteristica serve per andare avanti.

Esatto! In particolare succederà che vi troverete di fronte a dei percorsi pieni di spuntoni o ad altri ostacoli impossibili da superare a meno che si decidi di sacrificare uno dei due personaggi per poi passare sopra la sua povera carcassa e riportarlo in vita. Riportarlo in vita? Sì. Questo perché uno dei vantaggi di Zeph e Arcan è quello di possedere il Rotolo della Resurrezione, un rotolo di pergamena con una formula magica che gli permette di resuscitarsi.

Tuttavia non pensate che il gioco sia facilissimo solo per via di questa caratteristica.  Per tornare in vita, tutti e due devono avere almeno tre Pietre di Lazzaro, delle pietre che vanno sprecate una ad una affinché il rituale funzioni e che si trovano in giro. Se mai vi dovesse capitare di morire senza alcuna pietra in mano loro, arriverà un cupo mietitore che ucciderà il fratello ancora in vita e allora sarà Game Over.

In generale la difficoltà, nonostante qualche leggero problema nel bilanciamento, tende verso l’alto e ciò si deve anche ai rompicapi che servono per proseguire. Ognuno è stato pensato per mettere alla prova l’intelligenza del giocatore ed è proprio questo lo scopo a cui punta di più il titolo. Soprattutto dovrete cercare di capire come attivare certe piattaforme o come usare i cadaveri dei nemici, dei teschi e dei materiali esplosivi.

Rez PLZ (Switch) - Recensione

Purtroppo, però, non aspettatevi troppi nemici da sfidare dato che nei vari livelli ne troverete pochi.

In tutto i livelli del gioco sono 30 e si strutturano in 5 mondi strutturati come dei capitoli di un libro anche se, a dir la verità, ne avremmo graditi un po’ di più.

Rez PLZ (Switch) - Recensione

Comunque un’altra cosa da considerare è il fatto che, quando andranno avanti, Zeph e Arcan potranno sbloccare anche degli incantesimi per superare certe zone.

Per esempio sarà possibile anche trasformarli in pietra. Ciononostante fate attenzione a sfruttare le magie dato che un singolo errore potrebbe portare a una morte involontaria.

Oltretutto, se cercate qualcosa di sbloccabile, allora avete acquistato quel che fa per voi. Potrete sbloccare nel gioco vari oggetti, ma anche di più.

Infatti, se volete ancora più sfide, v’interesserà sapere che potrete sbloccare anche dei nuovi livelli di sfida.

Rez PLZ (Switch) - Recensione

GRAFICA E SONORO

Sul lato tecnico, il gioco fa un buon lavoro sfruttando una grafica retrò a 16 bit che ricorda molto quella dello SNES o del Game Boy Advance.

Ciononostante non sono non capitate volte in cui ci siamo imbattuti in dei glitch o crash del gioco, ma tranquilli.

Quelli, grazie a Dio, si fanno vedere raramente non intaccando troppo l’esperienza di gioco.

Le ambientazioni sono diverse ognuna per il mondo affrontato e sono tutte tendenti al tetro con effetti di luce e ombra che non sono male.

Rez PLZ (Switch) - Recensione

Tuttavia ciò che potrebbe dare problemi è l’ ampiezza della visuale che fa apparire troppo piccoli i protagonisti e difficili da notare.

Special modo se con Switch si gioca in portatile.

I personaggi, poi, sono stati realizzati con uno stile che ricorda molto quello degli anime giapponesi.

In particolare, a parte i personaggi secondari, ognuno con una scelta di design accurata, i due protagonisti sono sì l’uno la copia dell’altro, ma almeno si vede l’impegno nel cercare di renderli differenti tra loro. E ciò non solo in termini di colorazione.

Per quanto riguarda i nemici e i boss, invece, sono tutti unici. In particolare i primi nonostante la loro presenza limitata tra i livelli.

Ognuno ha una propria caratteristica e un proprio modo di attaccare in modo da dare al giocatore del filo da torcere.

Parlando, poi, della musica, il gioco non presenta chissà quali colonne sonore mozzafiato, ma almeno possono andare bene per un’ avventura del genere.

Inoltre gli effetti sonori sono al massimo quelli dei nostri attacchi, quelli dei nemici, quelli delle esplosioni e dei versi che producono Zeph e il suo fratello.

Non c’è alcun doppiaggio, ragion per cui i personaggi si esprimono tra loro con dei baloon in stile fumetto.

Tuttavia non c’è una localizzazione in italiano. Il gioco è disponibile solo in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo e cinese semplificato.

Rez PLZ (Switch) - Recensione

CONCLUSIONI

Tirando le somme, Rez PLZ è un gioco abbastanza interessante da provare. Non di certo un capolavoro, ma un’ esperienza adatta per chi è in cerca di enigmi e sfide.

In particolare attrae l’idea di far morire uno dei due compagni per superare un punto, cosa che non si vede in molti altri giochi.

Insomma. A parte la visuale troppo grande per i livelli, la presenza di pochi nemici per ogni livello e l’assenza di una localizzazione in italiano, il gioco può sembrare carino da provare.

Special modo in multiplayer.

 

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊