Red Dead Redemption – Il vecchio Far West arriva su Switch – Recensione
Red Dead Redemption – Il vecchio Far West arriva su Switch – Recensione
Sono trascorsi ben 13 anni dal suo debutto, e Red Dead Redemption finalmente arriva anche su Nintendo Switch e PlayStation 4. I possessori di Nintendo Switch saranno sicuramente felicissimi di poter giocare a questo capolavoro targato Rockstar Games anche dopo 13 anni. John Marston farà innamorare i tanti possessori di Nintendo Switch.
Tutti, o quasi tutti, abbiamo visto nella nostra vita almeno un film sul Far West, letto un fumetto o giocato un videogames. Tutti conosciamo, anche solo per sentito dire, il titolo di Rockstar Games, che probabilmente ha deluso numerosi fan che speravano in una remaster o in un remake per le altre console. Fateci sapere voi cosa ne pensate…
Red Dead Redemption su Nintendo Switch e PS4 include anche Undead Nightmare, l’espansione della storia che rivede il mondo di Red Dead Redemption con Marston che deve combattere per sopravvivere a orde di zombie inarrestabili per andare alla ricerca di una cura, in una svolta sovrannaturale del genere western.
Red Dead Redemption e l’espansione Undead Nightmare saranno venduti a un prezzo complessivo di 49,99 € su Nintendo Switch eShop e PlayStation Store, con le versioni fisiche che verranno pubblicate il 13 ottobre.
Storia
Il gioco è ambientato dopo gli eventi di Red Dead Redemption 2, nel gioco vestiamo i panni di John Marston che dopo la storia di RDR2 viene ricattato dai federali e viene costretto a dare la caccia ai suoi vecchi amici di banda Dutch van der Linde. Questo è l’unico modo per riuscire a redimersi agli occhi dello stato e per poter riabbracciare sua moglie e suo figlio.
Dobbiamo cercare i nostri vecchi amici in varie regioni di New Austion, West Elizabeth ed il nord del Messico. Durante la caccia ad uno di loro, John viene ferito e viene salvato da Bonnie McFarlane, viene portato al suo ranch e di seguito nella cittadina di Armadillo. Durante la sua permanenza in città John si allea con lo sceriffo Johnson per la caccia all’uomo.
La maestosità del West si sente, si respira tutta. Nulla da ridire, il gioco era fantastico 13 anni fa e lo è ancora oggi. Per completare la storia servono dalle 15 alle 20 ore, ma sicuramente ci metterete molto più tempo visto che vi fermerete ed esplorerete ogni angolo di questo fantastico mondo creato da Rockstar Games.
Versione Nintendo Switch
Nella versione Nintendo Switch gira molto bene in modalità portatile, l’unico problema sono i sottotitoli che sono troppo piccoli da leggere per me. Possiamo dirvi che il gioco si comporta bene e gira a 1080p in modalità docked, il miglioramento più evidente e quello del frame rate solido a 30 fotogrammi al secondo.
Gameplay
Lo scenario del gioco svolge un ruolo centrale negli eventi, grazie a immagini evocative e spettacolari e all’imprevedibilità del ciclo giorno e notte e al meteo dinamico. In questo gioco abbiamo la possibilità di visitare vari luoghi e interagire con personaggi vari. Alcuni personaggi sono irrilevanti per la storia ma ci faranno vivere anch’essi delle vicende significative. La scrittura di Dan Houser determina ancora una volta lo stile di Rockstar, sia nei dialoghi che in quello che viene raccontato.
L’interpretazione in inglese è ottima, i sottotitoli (almeno per me) risultano molto comodi. La struttura del gioco è semplice e ha delle buone dimensioni. Il gioco come molti già sanno, dura intorno alle venti ore (parlo delle missioni principali). Sulla mappa, per chi non lo sapesse, potete vedere apparire le iniziali dei nomi di alcuni personaggi per andare a seguire qualche incarico. Gli archi narrativi di questi incarichi sono quasi tutti indipendenti e tutti ben realizzati. A me personalmente è sempre piaciuto andare a caccia di banditi per incassare la taglia e accedere ai mini giochi. I mini giochi sono accessibili solo in alcuni luoghi e sono giochi come il poker, Blackjack, dadi ecc.
Le azioni da eseguire sono le stesse dell’originale anche se sono state assegnate a tasti diversi. Il sistema di combattimento è regolabile su tre stili, con tre tipi di assistenze per la mira.
Undead Nightmare
Questa riedizione include l’espansione Undead Nightmare. Per chi non lo conoscesse è uno spin-off in cui il nostro personaggio deve affrontare un’invasione zombie inaspettata. Nel cuore della notte si sentono strani rumori, John va fuori casa e un uomo si comporta in modo strano, ha morso Abigail. Moglie e figlio si trasformano in zombi e non ci resta che legarli come si deve. John dopo averli legati, li sistema in camera da letto con qualche bistecca cruda e corre a cercare una cura. Purtroppo presto capirà che gli zombi stanno invadendo varie città e sono affamati. L’unico modo che John trova per rallentare la loro invasione è ripulire le strade e i cimiteri dando fuoco alle bare ed eliminando gli zombi. L’espansione dura circa 7 ore, resta abbastanza banale e limitata nelle meccaniche e nelle scene.
La formula di base è la stessa del gioco principale, con qualche variante. La mappa ha un nuovo aspetto e ci spinge ad esplorare e vedere vari paesaggi selvaggi cavalcando sotto la luna. Il restyling grafico è buono e la trama non è male, è ben raccontata e ha vari riferimenti spassosi. Il doppiaggio è eccezionale. John e i sopravvissuti che incontra scambiano varie battute sarcastiche sulle abitudini dei loro familiari divenuti zombi. Anche rincontrare Seth, sempre un po’ folle, strappa più di qualche sorriso. Il gameplay si divide principalmente in due, purificare cimiteri e liberare le città invase dagli zombi cercando di salvare i superstiti.
Possiamo decidere l’ordine in cui agire e quando fare le quest secondarie. Abbiamo una torcia per bruciare le bare, questa azione attira vari zombi e veniamo attaccati in massa. Una volta bruciate tutte le bare e eliminati gli zombi abbiamo un boss da combattere. Se volete liberare tutte le città le meccaniche sono le stesse, in più dobbiamo aiutare i sopravvissuti che troviamo nei posti più alti, dobbiamo anche procurargli munizioni e infine dobbiamo resistere all’assalto finale e liberare la città. Abbiamo anche un fucile per gambizzare i non morti e l’Esca per gli zombi, dinamite e acqua santa.
Gli infetti sono di vario genere, ci sono quelli standard e quelli che possono vomitare un getto di acido a lunga distanza, ci sono anche alcuni zombi grossi molto forti e altri veloci e furbi.
Per registrare i progressi dobbiamo dormire, ma non troppo a lungo altrimenti gli zombi ritorneranno a prendersi le città.
Per finire ci sono gli sbloccabili e gli extra, dobbiamo cercare i Cavalli dell’Apocalisse, cavalli zombi, vestiti e missioni di caccia.
Conclusioni (Switch)
Red Dead Redemption su Nintendo Switch gira molto bene, la risoluzione è stata aumentata in modalità docked a 1080p. Giocare a RDR su Switch, soprattutto in modalità portatile è una bella esperienza, senza fastidiosi artefatti visivi o frequenti problemi di prestazioni. Ovviamente stiamo parlando di una conversione di un videogioco a cui mancano tutte le sue funzionalità online e le modalità multiplayer, i modelli sembrano un po’ datati e le animazioni hanno ancora degli scatti a distanza. Il design artistico resta eccellente cosi come l’atmosfera. La musica di sottofondo riesce ad ottenere l’effetto desiderato alla perfezione. Il vantaggio più grande di questa versione è proprio quello di poter giocare RDR in portabilità. Peccato che non ci sia l’opzione dei 60fps e non ci siano dei miglioramenti visivi.
Red Dead Redemption – Il vecchio Far West arriva su Switch – Recensione