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Recensione Super Meat Boy Forever

Introduzione

Recensione Super Meat Boy Forever. Il team meat 10 anni fa ci regalò un capolavoro. Super Meat Boy un gioco diventato quasi un icona del successo dei giochi indie. Un platform hardcore con un ironico gusto splatter e un level design sadicamente perfetto che spettacolarizzava, con i suoi bellissimi replay di fine livello, tutti i nostri tentativi falliti.

Oggi il Team Meat ci propone super meat boy forever. Affermando che questo titolo è il reale sequel di Super Meat Boy.

Saranno riusciti a bissare il successo? Avranno addirittura alzato l’asticella?

Si può migliorare un gioco che molti reputavano perfetto?

Aspettative

Lo sviluppo che è stato lungo e travagliato, per un breve periodo era anche corsa la voce che Super Meat Boy Forever sarebbe stato un Endless Runner per cellulari. Facendo così inorridire i puristi, ma poi arrivò la conferma dell’ uscita su console con anche l’incredibile promessa di un platform generato proceduralmente quindi virtualmente infinito.

Ed è proprio quest’ultima caratteristica che da un lato mi ha attirato morbosamente verso questo titolo. Siccome poteva, se implementata in maniera perfetta, creare un pietra miliare, ma poteva anche essere la dannazione del gioco siccome Super Meat Boy ha sempre puntato sulla finezza del suo level design.

Prime impressioni

Così dopo aver collegato il controller Snes alla Switch faccio partire il titolo, con un po’ di timore e di rispetto aspettando una sfida ardua ma appagante. Parte l’introduzione che è una citazione a un vecchio titolo SNES ma lascio a voi la gioia di scoprire quale… Poi seleziono il primo livello e si parte…. il level design è cambiato, dopo un po’ di salti mi rendo conto che il personaggio corre da solo, il dpad del controller è quasi inutile. E’ un endless runner ma diviso in livelli. Mantiene lo stile e la brutalità del Meat Boy originale ma è un gioco diverso.  D’altronde dopo dieci anni il team ha voluto fare ben di più di un’espansione.

Graficamente il titolo è un bel upgrade dell’originale. Mantenendo la stessa grafica semplice e spartana ma è tutto più rifinito, i personaggi hanno qualche animazione in più e possono fare più azioni.

Purtroppo nei livelli più avanzati si può incontrare qualche rallentamento. Nulla tale da compromettere l’esperienza di gioco ma un platform bidimensionale che dovrebbe essere sempre a 60 fps.

Ma per recensire Super Meat Boy Forever devo superare lo spiazzamento iniziale e capire come è, senza farmi influenzare dal mio amore per l’originale Super Meat Boy.

Gameplay

Il team di sviluppo ha puntato molto sulla semplificazione del control system. Avevo letto interviste in cui si parlava dell’uso di due bottoni, ma pensavo al pad direzionale più due comandi, ma in realtà il gioco è controllabile dai soli due bottoni. Il gioco di default usa il pulsante A che permette di saltare e, se premuto due volte, di eseguire un attacco volante. Mentre il tasto giù permette di effettuare una scivolata e passare sotto ostacoli bassi e eliminare i nemici. I livelli sono irti di ostacoli letali e il nostro personaggio deve eseguire funambolici salti e attacchi con precisione millimetrica per proseguire. I livelli sono più lunghi di quelli del vecchio ma divisi da checkpoint che facilitano il complemento dei livelli. E’ questa la più grande differenza dal primo titolo, i checkpoint seppur aiutano il giocatore a progredire tolgono epicità alla vittoria. Non che Super Meat Boy Forever sia facile anzi… ma offre un gameplay più frammentato. E’ possibile giocare utilizzando vari personaggi che all’inizio sono solo due ma procedendo ne sbloccherete altri. Questa è un opzione intelligente per poter far giocare questo titolo anche a chi non apprezza i litri di  sangue, siccome alcuni personaggi non lasciano la grondante scia di sangue tipica di Meat Boy.

Level Design

I livelli non sono generati da un intelligenza artificiale che propone varie configurazioni e controlla che queste siano giocabili. Ma sono sequenze casuali di segmenti creati dai game designer manualmente. Il team ha dichiarato di avere sviluppato 7000 segmenti che vengono concatenati dal gioco per formare i livelli. Nonostante l’enorme mole di lavoro svolta dal team per questo sforzo, i livelli mancano di quel l’unicità e di quella creatività che avevano.  Essendo sequenze che devono adattarsi un po’ le une con le altre mancano quei guizzi creativi e quelle coerenze interne a un livello che rendono grande un titolo.

È vero i livelli ogni volta sono diversi. Ma nessuno ha quel sapore di unicità che avrebbero potuto avere se fossero stati creati artigianalmente e a mano dai game designer. Poco tempo fa lo stimato Davide Soliani ha condiviso alcune immagini del lavoro fatto nello sviluppo del titolo di Rayman per Game Boy Color. Facendo capire anche ai non addetti ai lavori quanto sia studiata la realizzazione di un platform e la disposizione di ogni singolo oggetto e bonus.

Il titolo risulta pienamente giocabile sicuramente divertente per chi cerca una sfida impegnativa. Ma manca quel guizzo che rese memorabile il primo capitolo. E a mio avviso è proprio nella volontà di creare proceduralmente i livelli che è venuto fuori il problema. Non sempre le sequenze hanno un ordine di difficoltà crescente, e non c’è quel senso di crescita nel procedere. Mentre restano belle e impegnative le boss fight.

 

Conclusioni

Super Meat Boy Forever è un titolo valido, è un  incrocio tra gli endless runner e i platform hardcore, il che mi lascia confuso siccome il primo genere è dedicato a un pubblico casual e il secondo ai gamer che amano le sfide. Purtroppo penso esistano pochi punti di contatto tra i due pubblici quindi sicuramente il titolo non soddisferà un pubblico casual per l’eccessiva difficoltà e farà storcere il naso ai puristi che accetterebbero la sfida ma avrebbero preferito un platformer classico.
Apprezzo la voglia di innovazione, la capacità di correre un rischio per offrire qualcosa di nuovo. Ma per quanto sia un gioco godibilissimo manca di offrire un vero seguito al titolo uscito dieci anni fa e il sentire di stare giocando un gioco probabilmente concepito per smartphone ma poi dirottato su console. Resta fermo che il gioco sia apprezzabile e godibile ma non è forse quello che un appassionato del suo predecessore aspettava.

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Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?