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Recensione Smashing the Battle

Breve Introduzione

Era da un  po’ di tempo che il panorama indie di Nintendo Switch non venisse rimpolpato da produzioni rigorosamente fan service, dove protagoniste procaci intente a esibire le proprie abilità combattive, deliziano l’utente mostrando curve generose e seni ballonzolanti (chi a detto Bayonetta?!). Ne sentivano la mancanza? Scopriamolo insieme.

Chi di poppe ferisce…

Una volta avviato il gioco, faremo la conoscenza di Sara O’Connell dipendente presso la Beholder Industries: società multinazionale specializzata nella creazione di macchine artificiali e robot dalle funzionalità non meglio precisate.
Ben presto, tali robot verranno hackerati da un misterioso virus diffuso da “chissà chi” dando il via ad una autentica ribellione di macchine intente a distruggere ogni cosa/persona gli capiti a tiro. Sarà compito della nostra prosperosa Sarah, supportata dall’amica Mary (il quale gli donerà la sexy-armatura distruggi-robot) sventare la minaccia robotica e salvare tutti.


Gameplay e meccaniche

Mettendo da parte  per un attimo quel discutibile abbozzo di trama sopracitato, parliamo adesso di quello che dovrebbe essere il piatto forte di questa produzione; ovvero il gameplay.
Smashing the Battle si presenta come un’ hack in slash a scorrimento 3D infarcito da diversi elementi ruolistici.Quasi tutti i livelli verrano preceduti da un breve dialogo tra la protagonista e la sua comprimaria, e sostanzialmente, non dovremmo fare altro che farci strada lungo lo stage distruggendo ogni sorta di robot ostile fino all’inevitabile scontro contro il boss di turno.

Superato il livello andremmo in contro ad un sistema di valutazione a stellette molto fine a se stesso; ben più interessanti invece, saranno i soldi ricevuti come ricompensa, utili al fine di potenziare la sexy-armatura sotto diversi parametri. Parlando di controlli, essi si sono rilevati piuttosto semplici quanto immediati: con la levetta analogica sinistra muoveremo la protagonista, mentre con la levetta destra si controllerà  la visuale. I restanti pulsanti saranno assegnati all’attacco, alla difesa, alla cura e riparazione dell’armatura, e al piazzamento di determinate trappole che raccoglieremo distruggendo apposite casse che si troveranno lungo i livelli.

Grafica e sonoro

Ad un primo impatto, graficamente il titolo può sembrare anche piacevole: il modello poligonale della protagonista vanta di una cura al dettaglio davvero notevole (specialmente per quanto concerne le animazioni del seno… Ahhh sti asiatici porcelli.ndr) con effetti luce e particellari degli scenari davvero curati. Tuttavia c’è il rovescio della medaglia: ovvero la varietà. Robot, livelli, e boss sembreranno tutti davvero fin troppo simili tra loro, facendo sembrare i scenari un copia e incolla dell’altro, tutto ciò porta inevitabilmente ad una ripetitività visiva che non mancherà di stancare nel giro di qualche ora di gioco. Nota dolente anche per quanto riguarda il sonoro: davvero troppo anonimo sia nelle musiche che negli effetti.

Longevità

Smashing the Battle presenta ben sessanta livelli a difficoltà crescente, suddivisi in story mode e challenge mode. Davvero un buon quantitativo considerando anche che il titolo  dispone di parecchi contenuti sbloccabili tra cui fan art ed armature da acquistare.

…Di poppe perisce! (considerazioni finali)

Considerando che Studio HG (autore di Smashing the Battle) è uno studio costituito da una sola persona, non posso non premiare il lavoro svolto con una sufficienza: tuttavia, sebbene la cura al dettaglio (cosi come i contenuti) non manchi, l’eccessiva ripetivita’ di fondo costituita non solo dal gameplay ma anche dal design monotematico rischia di stancare fin dalle prime ore di gioco, il ché è un peccato considerando che potenzialmente, di carne al fuoco ce ne stava tanta.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.