Recensione

Recensione Golden force

Recensione Golden force

La recensione di Golden Force è stata fatta grazie a una copia dataci da no Gravity Games che ringraziamo.

Golden Force è un gioco che vuole ricreare la magia del sale giochi degli anni 90, con quegli splendidi cabinati che mangiavano monetine sfruttando giochi impegnativi in cui bisognava memorizzare ogni mossa degli avversari. Scopriamo se questo gioco riesce ricreare quei momenti.

Trama

Il Re dei Demoni ha messo gli occhi sull’Isola dei Muscoli, un paradisiaco luogo di pace dove la vita scorre tranquilla e spensierata. Questo malvagio individuo, con l’aiuto dei suoi altrettanto malvagi generali, ha riunito il suo esercito per perseguitare gli isolani.

I mercenari della temuta Golden Force, dopo aver dato fondo ai loro profitti nelle taverne dell’isola, si godono gli ultimi istanti di svago prima del prossimo contratto: annientare il nuovo nemico e appropriarsi della sua montagna di oro.
Quindi movimentati dai meno nobili intenti partiamo all’avventura!

Golden Force

Personaggi

Possiamo scegliere di giocare con uno di quattro personaggi, ed è anche possibile giocare in cooperativa con due giocatori.

Gutz, un Biondo e spavaldo spadaccino pirata.
Spina, una piratessa dai capelli lunghi e viola armata di scimitarra fioretto che ricorda tantissimo Shantae.
Drago, umanoide dalle fattezze draconiche armato di un’enorme ascia bipenne.
Elder, un possente nano con braccia bioniche.

I quattro personaggi, per quanto visivamente ben caratterizzati, non offrono varietà al gameplay dato che rispondono in maniera identica ai comandi ed è un peccato perché avrebbe offerto varietà e rigiocabilità al titolo.

Golden Force

Gameplay

Chi conosce i classici Arcade sa già di aspettarsi un ottimo livello di sfida, dato che questi giochi non sono mai stati facili. No Gravity Games non ci fa sconti non ci sono trucchi, vite infinite o alto. Dobbiamo raggiungere il prossimo checkpoint, con le nostre forze. Più facile a dirsi che a farsi.

Il gioco inizia con un breve tutorial in cui impareremo le meccaniche di gioco sconfiggendo un primo boss. Ci si fa avanti a suon di spadate e si schivano gli assalti nemici. Ma Abbiamo qualche mossa speciale come il dash e il doppio salto che è meglio imparare bene fin da subito.

Si procede nei livelli massacrando gli avversari che morendo si trasformano in monete d’oro. Portando una serie di attacchi, senza essere feriti, aumenta una combo che rende i nostri attacchi più potenti e ci frutta maggiori monete. Stranamente però contro i boss pare che, anche riempiendo tutta la barra, i colpi avranno la stessa potenza.

Level design

Golden Force prende grande ispirazione dai grandi classici da sala di Sega o Neo Geo, quindi la sua longevità non è data dal 22 livelli da affrontare; piuttosto sta la difficoltà di questi. Difficoltà non sempre gestita benissimo da Golden Force, in parte dovuto a una non oculata gestione dei checkpoint.

I vari livelli sono raccolti in quattro isole, e sono in totale ventidue. Ogni area aggiunge dei nemici nuovi, ma ritroveremo sempre quelli incontrati nella prima isola.

Quello che contraddistingue in positivo questo gioco sicuramente sono i boss fight. Ogni boss sfida il giocatore con elementi di Gameplay unici e porta le nostre abilità al limite. I boss metteranno alla prova i nostri riflessi sparando proiettili da schivare in stile Bullet Hell, oppure attraverso piattaforme che si spostano e scompaiono. Ogni scontro con un boss è pieno di di piccole sfide da superare per sconfiggerlo. Sicuramente uno dei momenti più alti del gioco.

Anche senza cercare l’oro nascosto ne troverete tantissimo, e potrà essere speso in un negozio dove comprare sia bonus permanenti che temporanei. Ci sono oggetti che possono essere acquistati solo attraverso collezionabili sparsi per i livelli di gioco.

C’è qualche ingenuità nelle level design, difatti alcuni nemici ci attaccano con dei proiettili al di fuori del nostro campo visivo e a volte stando vicini ai bordi dello schermo richiamo di essere colpiti senza avere nessuna possibilità di schivare.

Golden Force

Grafica e prestazioni

La grafica è in pieno stile 16 bit, è ricca e colorata gli sprites sono bene animati e gli scenari alternando le isole rimangono molto vari. Le animazioni di morte dei nemici sono splatter e divertenti, è infantilmente divertente trasformare i nemici in una pozza di sangue che poi si trasforma la loro volta una cascata di monete d’oro. Peccato che ogni tanto durante le fasi più concitate ci sia qualche calo di frame che non facilita la vita al giocatore. Un gioco con questo impatto grafico dovrebbe girare a 60 frame per secondo senza la minima incertezza.


Conclusioni

Golden Force ha tutte le carte per essere un ottimo arcade, la grafica c’è tutta, le animazioni sono curate. No Gravity Games ha forse sottovalutato alcuni aspetti del gameplay. Proprio perché è semplice deve essere curato alla perfezione. Il giocatore deve sempre sentirsi in controllo, deve imputare se stesso e solo se stesso per i suoi fallimenti. recensione golden force
In totale il titolo è valido, ma sull’eShop di Switch e gli Store delle altre piattaforme troviamo molte alternative migliori. È un genere che negli ultimi anni, attraverso il lavoro di numerosi sviluppatori indipendenti, ha raggiunto delle vette altissime.

Presentarsi al pubblico con un titolo, anche di poco, spuntato non lo fa emergere dalla massa.

Subito dopo la stesura della recensione è stata pubblicata una patch che ha risolto molti bug che funestavano la modalità due giocatori e ha migliorato il framerate. Il voto e la recensione sono stati aggiornati e già prendono in considerazione la Patch correttiva che porta il gioco alla versione 1.1.1. Ragione per cui abbiamo rimandato la pubblicazione di qualche giorno.

Il gioco è disponibile su Ps4 Switch Xbox e PC.

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Golden Force

 

 

 

 

Andrea

Gioco da sempre a tutto, partito con l'apple IIc, ho giocato su tutti i processori della serie 8086 per poi diventare Nintendaro per colpa degli emulatori. Ma ora Voglio solo HW originale oppure scoprire cosa può offire il cloud. Sono forse schizofrenico?