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Potata: Fairy Flower – Recensione

Potata: Fairy Flower è un puzzle platform in 2D sviluppato da Potata Company e distribuito da OverGamez. 
Uscì a dicembre 2019 su PC, Xbox One, PlayStation 4.
È ora disponibile per Nintendo Switch sul Nintendo eShop al prezzo di 11.99€.

“Rivela segreti, scopri tesori nascosti e non dimenticare di salvare il mondo!”

STORIA

Potata: Fairy Flower è un titolo d’avventura puzzle-platform che racconta la storia del viaggio di una bambina streghetta di nome Potata.
Potata è una strega alle prime armi che deve ancora prendere pieno controllo dei suoi poteri.
La bambina inizia un viaggio verso un mondo fiabesco alla ricerca degli ingredienti per curare la sua volpe, chiedendo aiuto a sua madre, strega anche lei, per prepare la pozione.
Il mondo di Potata è abitato da creature fantastiche e ognuna di esse ha la propria storia e personalità.

GAMEPLAY

Il titolo prevede meccaniche di gioco platform tradizionali, puzzle e battaglie con i boss.
Il gioco si svolge a scorrimento laterale e la protagonista Potata, oltre a camminare, può saltare in due diversi modi. Un salto lungo, a cui basta tenere premuto il pulsante di salto più a lungo e il salto corto il quale basta premere una sola volta il tasto del Joy-Con.
Dal secondo livello le verrà data una spada di legno che può utilizzare per colpire i nemici.
Inoltre ha un inventario dove poter riporre oggetti utili che serviranno durante l’avventura.
La sua vitalità è basata su un certo numero di cuori, che può perdere durante il suo percorso e morire.
A tal proposito, per evitare di ricominciare il livello da capo ogni volta che si muore, è consigliabile pagare 20 monete per salvare i progressi nei vari checkpoint.
Potata nel suo viaggio incontrerà diversi NPC e l’unico modo per poter proseguire è pagarli o donare loro determinati oggetti, altrimenti si rimane bloccati nel gioco.

STRUTTURA

Potata: Fairy Flower nonostante abbia numerosi rompicapo da risolvere nei vari livelli, ha una longevità molto bassa.
Proseguendo nell’avventura la difficoltà aumenta un pochino ma nulla di eclatante.
Una volta capito il meccanismo, la soluzione agli enigmi non è impossibile.
Ovvio che se non siete degli esperti di enigmi può risultare un po’ più difficile del previsto.
Una pecca è la mancanza della lingua italiana. Anche se l’inglese è scritto piuttosto semplice, per chi non ha dimestichezza con la lingua può trovare delle difficoltà.
Per quanto riguarda il comparto audio, la colonna sonora accompagna molto bene l’avventura. Non ci sono voci ma solo finestre di dialogo che raccontano la storia e ci sono parecchi effetti sonori, come ad esempio il rimbalzo di Potata quando salta.
La grafica, invece, tutta in stile fiabesco e quasi un po’ magico, è stata disegnata a mano, grazie al lavoro eccellente di Anna Lepeshkin, in collaborazione con Alexey Zavrin che formano l’intero team di sviluppo.

CONCLUSIONE

Potata: Fairy Flower è un platform che consiglio vivamente.
Nonostante la poca longevità e magari la ripetitività delle azioni, la grafica e la musicalità coinvolgono il giocatore fino alla fine.
Possiamo affermare che è un buon passatempo per chi ama i puzzle game di questo tipo!

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.