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Planet of Lana – Recensione

Planet of Lana – Recensione

Planet of Lana è un’avventura platform sci-fi a scorrimento orizzontale con elementi puzzle. Il gioco è stato sviluppato da Wishfully Studios e pubblicato da Thunderful Publishing. Wishfully Studios è uno sviluppatore di giochi indie svedese. Il primo lavoro del team di sviluppo è proprio Planet of Lana. Lo studio ha anche una passione profonda per la creazione di opere d’arte straordinarie.

Storia

Una ragazza e il suo fedele amico intraprendono una missione di salvataggio in un mondo variopinto, popolato da macchine senza cuore e bizzarre creature. Planet of Lana è un puzzle game cinematografico d’avventura, contornato da una saga sci-fi epica che si districa tra intere galassie e secoli. Il gameplay si fonde con la trama, fin dall’ inizio infatti ci troveremo catapultati all’interno del gioco. CI troviamo su un pianeta sconosciuto simile alla terra in un insediamento umano. Faremo subito la conoscenza di Lana e di sua sorella.

Noi guideremo Lana e all’inizio del gioco stiamo giocando a inseguirci con nostra sorella. Mentre facciamo platform tra il villaggio impariamo le basi come il correre o il saltare. Nel mentre ci allontaniamo dal villaggio, arriverà sera e ci ritroviamo a osservare le stelle. Nel mentre stiamo guardando il panorama delle navicelle aliene arrivano sul pianeta. Le navicelle portano distruzione e colonizzazione, e una di queste rapisce nostra sorella. Da qui in avanti partirà la nostra avventura.

Mentre inseguiamo la navicella, incontreremo Mui, un esserino nero simile a un gatto. Con l’arrivo di Mui impareremo altri brevi comandi. Proseguendo l’esserino si affezionerà a noi e ci aiuterà a superare vari ostacoli come se fosse un gioco cooperativo. Un esempio basilare è quando dobbiamo dire a Mui di buttarci giù la corda. Il gameplay e le fasi di cooperazione sono ottimi. Ho trovato anche molto immediato e manovrabile arrampicarsi e dondolare sulle corde.

Il gioco presenta anche sezioni a enigmi in cui o solo Lana o in coop con Mui dobbiamo cercare di risolverli. Gli enigmi vanno dal semplice cercare una via di entrata, ai vari meccanismi per poter passare. I meccanismi possono richiedere anche attenzione allo sfondo come nei più classici giochi.

Oltre all’esplorazione, abbiamo anche diversi tipi di nemici. Il superamento di questi ostacoli si fa in maniera stealth in maniera molto simile a giochi come Limbo o Inside. Per superare queste fasi bisogna ragionare e aspettare il momento giusto e si superano con facilità. Sia l’ambientazione che il reparto sonoro è ottimo. L’ambientazione si distingue per degli artwork molto ben colorati e ben disegnati, così come per i personaggi. Il reparto sonoro è anch’esso molto caratteristico.

Infatti, già dai primi minuti si nota la differenza tra quando c’è calma piatta o ci sono nemici.

I personaggi, infatti, reagiscono in maniera differente ogni qualvolta ci sia un nemico in zona. Un esempio è che Lana indicherà a Mui sottovoce su dove si deve posizionare, se hanno un nemico vicino. Allo stesso modo parlerà normalmente, se c’è calma piatta. La colonna sonora invece, è stata affidata a Takeshi Furukawa (The Last Guardian).

Gameplay

Il gioco di per sé non presenta hud particolari, né tanto meno un inventario. Infatti essendo un gioco molto lineare e con i “nemici” da schivare non servono armi o elementi per curarsi. La nostra protagonista però può comunque morire se cade da grandi altezze o se viene catturata.

Parlando di enigmi, a volte vi sembrerà che vi siete bloccati, come è capitato a me. Ma se temete di aver perso qualche indizio o altro, sappiate che si trova SEMPRE nella zona in cui siete. Basta aguzzare la vista e riuscirete nell’impresa.

Un esempio su tutti è quello per aprire la porta nella prima caverna. Ci troviamo di fronte “all’organo” e per apire la porta serve la giusta combinazione di suoni. I primi si trovano facilmente sull’affresco prima di entrare dove c’è “l’organo”. I restanti sono semi-nascosti nell’area “dell’organo”.

I salvataggi sono pressoché quasi inutili perché, a ogni cambio scena si attiva l’auto-salvataggio. Inoltre, nella schermata principale se si avvia il gioco potete scegliere da che capitolo ripartire. Il capitolo generalmente è indicato col nome o situazione della zona. Nel gioco non è presente una “sfida” in termini di difficoltà, ma il tutto si basa su enigmi e azioni “stealth”.

Conclusione

In conclusione, si parla di un’avventura molto ritmata e piena di enigmi sia in “co-op” che da soli. L’approccio iniziale con la sorella sembrava giocoso ma viene subito interrotto e trasformato in tristezza. Ma l’arrivo dell’esserino Mui riporta speranza e gioia. In pratica è un continuo gioco di emozioni. Di per sé l’avventura è piuttosto breve, infatti si parla di circa 3/4 ore. Ma ovviamente bisogna fare i conti anche con la “difficoltà” degli enigmi. Senza contare anche il fatto che nei momenti calmi ci si può anche fermare ad ammirare i paesaggi sullo sfondo.

kattund

Sono cresciuto col Nintendo 64 in una mano e Mario 64 nell'altra per poi passare per un breve periodo alla PS1. Adoravo fifa e tomb raider ma poi ho ritrovato mario e amici con la wii. No Lara non l'ho mai abbandonata. Dalla wii un crescendo di emozioni e collezionismo che mi ha portato all' invasione degli amiibo.