Pentiment -Recensione- di un figlio del Game Pass
Pentiment è un prodotto particolarissimo che secondo le ottiche di mercato classiche, difficilmente sarebbe potuto esistere e forse esiste solo grazie alla libertà lasciata a Obsidian da parte di Microsoft e al Game Pass. Il servizio in abbonamento di Microsoft abbatte la “barriera d’ingresso” dell’utente che è spinto a provare un gioco inusuale senza il rischio di investire denari in un titolo non di proprio gusto.
Ma cosa è Pentiment? Si presenta come un libro minato del 1500 ma con le pagine che prendono vita e reagiscono ai nostri input, è un po’ avventura grafica, un po’ gioco di ruolo insomma un librogame realizzato con le tecnologie del 2022 ma con un’estetica antica.
Pentiment -Recensione
Trama
Pentiment inizia con una semplice frase in latino, “In principio erat Verbum”, tratta dal Libro di Giovanni nella Bibbia che significa “In principio era la Parola”. Sei accolto con una pagina in un libro e rimuovi questa scritta con una pietra per farla tornane un pergamena bianca. Il gesto è deliberatamente simbolico e ci fa capire che pulita la pagina starà a noi scrivere la storia.
Il personaggio che controlliamo è l’artista, Andreas Maler, che lavora nell’abbazia di Kiersau, vicino alla città di Tassing, nelle alpi. La storia di 15-20 ore si svolge in un periodo di 25 anni (e 3 atti). Andreas trascorre le sue giornate illustrando i manoscritti nell’Abbazia e vive una vita straordinariamente semplice, affittando una stanza in città. Un giorno, mentre si sta recando al lavoro, avviene l’omicidio di un ricco barone (mecenate dell’Abbazia) e il suo amico, frate Piero, viene accusato del delitto. Considerando l’ambientazione storica, l’onere della prova e le indagini approfondite non erano comuni. Andreas semplicemente non riesce a credere che il suo amico possa commettere un tale crimine e chiede un po’ di tempo per cercare spiegazioni alternative. È qui che il gioco davvero decolla. Pentiment è un gioco di scelte e un po’ di fortuna, poiché hai molte opzioni e rami decisionali e spesso una scelta ne preclude un’altra. Andreas ha un tempo limitato per raccogliere le informazioni che può e dare il suo contributo. A causa di questi limiti di tempo, ogni playthrough sarà probabilmente diversa.
Ogni giocatore scriverà il suo libro ma si tratta di un romanzo storico quindi cambieremo le vite attorno a noi, la Storia e i grandi eventi di sfondo saranno al di fuori del nostro controllo.
Una breve nota, Pentiment ha una valutazione ESRB di Mature, 17 per i contenuti sessuali.
Personalizzazione
Puoi personalizzare Andreas. Scegliere alcune opzioni per il background, l’istruzione, i luoghi visitati ecc., gli fornisce una certa esperienza in aree che possono o meno aiutarti in determinate circostanze. La scelta delle località significa che puoi leggere e comprendere determinate lingue e testi, e quelli con background simili ti apprezzeranno di più e potrai avere relazioni migliori. Puoi scegliere opzioni che potrebbero farti sembrare pericoloso (l’occultista per esempio) o opzioni che rendono più facile parlare dolcemente alle persone o minacciarle di ottenere informazioni. Alcune missioni saranno più facili o difficili, a seconda del background e degli interessi scelti.
Pentiment -Recensione
Gameplay
Pentiment è stato concepito per il Pad e seppure sembri un’avventura grafica controlliamo Andreas con l’analogico e interagiamo con il mondo attraverso il pulsante A. A parte qualche semplice sporadico puzzle il gameplay è quasi tutto nei dialoghi. Se come me pensate che nei gdr moderni non ci siano più alberi di dialogo complessi come quelli dei titoli classici amerete questo gioco. Le tua scelte fatte nel dialogo sono importanti, anche se gli effetti delle tue decisioni non sono evidenti fino a ore dopo. Di tanto in tanto riceverai una notifica che dice “questo sarà ricordato”. Ciò ci ricorda che quella specifica scelta avrà conseguenze importanti sulla storia. Come nella vita reale, non piacerai mai a tutti né sarai amico di tutti. Questo gaemplay funziona solo grazie a una scrittura incredibile, dialoghi significativi e personaggi credibili che rendono facile rimanere coinvolti nella storia. Ci sono molti temi affrontati in Pentiment, anche se nessuno di questi è l’unico tema del gioco.
Pentiment -Recensione
Grafica
La componente visiva di Pentiment è un’interpretazione moderna e interattiva del tipo di miniature e affreschi che potresti trovare sulle pagine dei libri e sulle superfici intonacate dell’Europa del XVI secolo.
L’intero gioco è contenuto all’interno di un libro che svela nel menù di pausa seppure il gioco è disegnato bidimensionalmente in realtà è contenuto in un motore 3d che permette di poter vedere il libro da varie prospettive durante i menu. I testi oltre che nella scrittura sono curati anche nella grafia o tipografia. I personaggi quando parlano usano una grafia diversa a seconda della loro istruzione. I testi vengono scritti in tempo reale e a volte compaiono anche errori che vengono subito corretti.
Pentiment -Recensione
Conclusioni
Pentiment è un gioco particolare, ma non nascondiamoci dietro un dito, è un bellissimo libro interattivo. Ma se come giocatori saltate regolarmente i dialoghi per fiondarvi nell’azione questo non è il prodotto per voi.
I dialoghi sono tutti da leggere con cura, le nostre scelte saranno importantissime per le relazioni future che avremo coi personaggi che incontreremo ed è uno dei migliori esempi di gioco di ruolo narrativo computerizzato.
Superata la fase introduttiva che è un po’ lenta, ma serve ad introdurre il mondo e i personaggi, la trama parte e risucchia il giocatore nella sua brillante scrittura.
L’enorme quantità di scelte uniche che facciamo farebbe pensare a un’alta rigiocabilità ma penso che solo dopo una lunga pausa avremo voglia di riaffrontare il titolo dato che dovremmo rileggere moltissimi testi uguali.
Pentiment è un esperimento riuscitissimo, e mette alla luce una delle maggiori qualità di Obsidian cioè creare storie interessanti e coinvolgere il giocatore nei loro mondi.
Pentiment non è un gioco per tutti, ma per il giusto pubblico è una perla che merita di essere scoperta.
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