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Panzer Dragoon Remake: La Recensione

Genere: Sparatutto, Arcade
Sviluppatore: Megapixel Studio
Publisher: Forever Entertainment
Lingua: Italiano
Prezzo: 24,99€

Tanto tempo fa, agli albori delle console 3D…

Correva l’anno 1995 quando, agli albori di una neonata generazione di console in grado di supportare la terza dimensione, Sega Saturn e Playstation si scontrarono in una feroce battaglia senza esclusioni di colpi. Sebbene la grafica in tre dimensioni fosse il fattore cardine nonché  la novità assoluta di quell’epoca, il Saturn con la sua complessa architettura rendeva difficile programmare giochi che avessero un motore poligonale in grado di gestire ambienti in tre dimensioni. Tuttavia, malgrado la console Sony fosse in netto vantaggio sia come lineup che come vendite, Il Sega Saturn fu comunque  in grado di sfornare alcune delle pietre miliari tutt’ora indimenticabili nel panorama videoludico. Tra un innovativo Virtua fighter, e uno psichedelico quanto meraviglioso Nights Into Dreams, spiccava anche uno sparatutto su binari molto acclamato da pubblico e critica dell’epoca: parliamo di quel Panzer Dragoon che andremo ad esaminare oggi nella sua incarnazione più recente, annunciata a sorpresa in seguito all’ultimo mini Direct del 26 marzo.

Sparatutto dall’animo Arcade

Come accennato in fase introduttiva, Panzer Dragoon è uno shooter arcade su binari in tre dimensioni. Concettualmente accostabile alla saga di Star Fox, nello shooter di Sega non dovrete fare altro che sparare a tutto ciò che di muove lungo i sei stage proposti. La struttura di gioco è quanto mai semplice e immediata: cavalcando il Drago volante che avanzerà in automatico lungo il percorso, il giocatore dovrà preoccuparsi di sparare ai bersagli in movimento cercando comunque di schivare proiettili ed evitare collisioni con gli elementi a schermo quali ostacoli e/o altre creature di grosse dimensioni. Le modalità di sparo sono due: con la semplice pressione del tasto b ripetuto si attiverà il fuoco rapido, mentre tenendo premuto il medesimo pulsante si potranno agganciare più bersagli facendo fuoco simultaneamente con una sorta di multi raggio energetico a inseguimento. A differenza dello sparatutto Nintendo, i nemici attaccheranno da tutti e quattro punti cardinali, dunque il giocatore dovrà far uso costante del radar in alto a destra dello schermo, spostando occasionalmente la visuale con i tasti L o R. Le differenze apportate in termini di gameplay in questo remake rispetto all’originale sono davvero minimali, e coinvolgono solo qualche opzione e il sistema di controllo del drago: difatti per questa edizione, è stato introdotto un metodo di controllo chiamato “moderno” che permette di muovere il drago separatamente dal cursore del mirino. Il risultato di tale scelta a nostro avviso è altamente macchinosa, ma fortunatamente si potrà sempre optare per i controlli originali della serie, di gran lunga più semplici e immediati.
Un’altra piccola novità inserita per questo Remake, risiede nella possibilità di poter salvare la partita tra un livello e l’altro, scelta piuttosto comoda se non si ha intenzione di finire i sei livelli a disposizione tutti d’un fiato.

25 anni portati bene al netto di qualche sbavatura…

Il lavoro svolto graficamente per questo Remake è abbastanza buono. I grafici di Megapixel Studio hanno svecchiato alla grande il titolo originale cambiando motore grafico e potenziando i dettagli a livello visivo in maniera intelligente: riflessi, animazioni, e texture sono costantemente risaltati da vistosi paesaggi valorizzati da scorci di illuminazione alquanto suggestivi. Parlando dell’azione a schermo, il tutto mantiene costantemente i 30 fotogrammi a secondo… si avete letto bene: soltanto 30 fotogrammi al secondo.
In effetti l’unica critica che si potrebbe smuovere al comparto tecnico è proprio quello di non supportare i 60fps. Parliamoci chiaro: Panzer Dragoon Remake è stato tirato a lucido abbastanza degnamente, graficamente appare pulito e rifinito. Tuttavia, non vanta di quella mole di poligoni tale (con tanto di texture dettagliate), da giustificare un frame rate cosi modesto.

Il Drago (ri)nascente

Nel complesso, impugnare Switch e solcare nuovamente i cieli con il nostro fido drago non può che averci fatto piacere: questo è sicuramente un buon momento storico per riesumare e far conoscere la vecchia ip di Sega ad una nuova fascia di utenza. Panzer Dragoon è sicuramente invecchiato bene nelle meccaniche, è un titolo dal forte animo Arcade, non molto longevo ma altamente rigiocabile, dunque un must per tutti i nostalgici cresciuti a pane e Sega Saturn. La nostra speranza è quella di rivedere riesumati anche gli illustri seguiti, nettamente superiori sia per qualità  che per realizzazione rispetto alla buona base di partenza che rappresentò storicamente il capostipite della serie.

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.