Once Upon A Puppet – Recensione
Once Upon A Puppet – Recensione
Once Upon A Puppet è il nuovo gioco che Flatter Than Earth, Editore: Daedal Entertainment, ha tirato fuori dal cilindro, un rompicapo platform 2.5D. Siete pronti a prendere in mano i fili e controllare il macchinista e il suo giocattolo di legno?
Once Upon a Puppet è una storia magica che combina la classica meccanica platform con un innovativo gameplay ispirato al burattino. Imbarcati in un affascinante viaggio di amicizia, scoperta e destino.cit
Caratteristiche
- Interpreta la marionetta e il marionettista: tira i fili e padroneggia l’arte delle marionette in questo gioco unico che unisce parti d’azione, di esplorazione e di risoluzione creativa degli enigmi.
- Un’intera troupe di personaggi: svela un cast corale composto da decine di personaggi principali e secondari, con centinaia di battute create con cura.
- Ombre letali: affronta un’orda di creature malvagie disposte a fare qualsiasi cosa pur di spegnere i riflettori e far calare prematuramente il sipario sullo spettacolo.
- Un mondo creato ad arte: fatti stupire dalle cinematiche 2D e dalla grafica stilizzata e dettagliata che mettono in risalto la magia del teatro, con scenari che fluttuano tra passato e presente.
- Prepara la scena: posiziona e sposta oggetti, fondali e personaggi per ricostruire i palcoscenici teatrali e ricrea le sequenze in grado di svelare cosa è successo a quello che un tempo era il Mondopalco.
- Paesaggi sonori incantevoli: lasciati conquistare da una ricca colonna sonora teatrale e da effetti sonori in grado di far davvero prendere vita al mondo di Once Upon a Puppet…
- Collezionabili: i giocatori più attenti troveranno una serie di sorprese da collezionare nel corso dell’avventura!
Once Upon a Puppet
Siamo nei panni del duo di Once Upon a Puppet nel suo mondo teatrale e fantasy. All’inizio interpretiamo una mano fluttuante di nome Nieve, la tessitrice del Re. Quest’ultimo è arrabbiato con lei e l’ha esiliata nella desolazione del sottotetto dove incontra Drev. Il mondo è pieno di enigmi ambientali e sfide platform con tanti personaggi pittoreschi. Nieve, la macchinista senza corpo, viene gettata in un luogo deserta e desolato, il Backstage, pieno di oggetti di scena e di marionette, tutto abbandonato a se stesso, gettato via dal Re.
Si narra che il Re sia impazzito dopo la scomparsa del figlio.
Drev è un burattino a cui Nieve si lega con un filo magico; tuttavia, i due si rendono presto conto che i fili magici possono essere molto utili, poiché acquisiscono diverse nuove proprietà combinando il loro filo magico con nuovi fili che trovano. I due si ritrovano coinvolti in una missione per salvare il mondo e, man mano che vanno avanti, rispristinano i vecchi ricordi del Re.
Devo dire che la trama scorre bene, è piacevole e la scrittura dei dialoghi è solida. Tutto è ben congeniato e si collega bene al tono teatrale e all’estetica. I temi trattati e le relazioni tra i personaggi non sono una novità; il gioco è breve e ha poco tempo in cui svilupparsi. Il rapporto tra Nieve e Drev si sviluppa in modo naturale; hanno personalità diverse e insieme riescono a creare una profondità emotiva che consolida la storia.
Gameplay
Il gameplay è solido; bisogna afferrare leve per aprire porte, saltare su piattaforme e trascinare oggetti per evitare nemici che possono ucciderli con un colpo solo. Il set di mosse iniziale è semplice: si può correre e fare il salto semplice; non abbiamo molto con cui difenderci e ci tocca evitare le minacce. Niev può gestire i livelli e spostare oggetti di grandi dimensioni per Drev. Altre funzionalità vengono introdotte man mano che si va avanti, tra cui il doppio salto o la fionda che ci catapulta in aree che prima non potevamo affrontare. Troviamo dei ganci dove aggrapparci e anche l’arco con le frecce.
I giocatori controllano sia Nieve che Drev contemporaneamente, con lo stick analogico sinistro e il grilletto per muoversi e afferrare come Drev, e lo stick analogico destro e il grilletto per muoversi e afferrare come Nieve. Qualche volta capiterà di dover utilizzare entrambi i lati del controller per poter risolvere degli enigmi e anche per completare delle sfide.
Capire le cose fa parte del divertimento
La progressione è buona, ogni capitolo introduce una nuova abilità di movimento o uno strumento nuovo. Le meccaniche non sono una novità, ma sono fondamentali per il genere; sono implementate in modo efficace e inoltre ci vengono proposte a intervalli regolari, così da mantenere il gameplay abbastanza coinvolgente. L’ultimo checkpoint non è mai a più di pochi minuti di distanza, così abbiamo pochissimo da ripercorrere per tornare dove eravamo.
Nella parte finale del gioco utilizzerete solo un’abilità per un bel po’, questo lo rende un po’ ripetitivo in questo frangente.
Grafica
La presentazione è la caratteristica migliore e distintiva del gioco; si adatta tutto alla perfezione alla premessa teatrale. Ogni ambiente è progettato per conferire l’aspetto teatrale, con oggetti e fondali in cartone, legno e spago. C’è molta attenzione ai dettagli, sia negli sfondi dei livelli che nei temi. Anche i collezionabili sono molto carini; troviamo anche dei costumi da far indossare a Drev.
Il gioco di luci e ombre esalta le qualità fiabesche del gioco, creando atmosfere suggestive. Lo stesso vale per i modelli dei personaggi; sono anch’essi realizzati in legno e metallo, e le animazioni e i movimenti sono adatti al materiale di costruzione, riescono a conferirgli una maggiore personalità. Per non parlare degli oggetti di scena che richiamano grandi artisti teatrali come Shakespeare.
Audio e Sonoro
Il sound design è fondamentale in questo titolo; la colonna sonora del gioco riesce a conferire un tocco stravagante in più al gameplay. Il tintinnio del corpo di Drev quando salta o si dondola, mescolato con l’illuminazione e con la grafica, sono tutti punti a favore che riescono a rendere ancora più affascinante il gioco. La narrazione si amalgama molto bene e aiuta a inquadrare il mondo di gioco; insieme alla colonna sonora, accompagna la sessione di gioco con delicatezza.
Purtroppo, però, su PS5 ho notato vari cali di framerate e qualche bug visivo qua e là, tipo Nieve che scompare o un nemico che scivola e finisce nello scenario.
Conclusione
Once Upon a Puppet è un buon gioco; come ho già detto, la presentazione è eccellente, la grafica, le animazioni e i personaggi sono i punti di forza principali. Anche gli enigmi sono ben congeniati: alcuni sono semplici, mentre altri richiedono un approccio creativo. La trama è eccellente ed è uno dei punti di forza del gioco. L’insieme del gioco funziona; si tratta di un concetto intelligente e di un’esperienza piacevole, anche se… manca qualcosa riesce comunque a fare qualcosa di unico e lo fa benissimo, soprattutto nell’ambientazione e nella storia.
Once Upon a Puppet è uscito il 23 aprile per Nintendo Switch, PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S.