OMS dalla parte dei videogiochi contro il coronavirus!
Sembra che il parere dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sui videogiochi si sia allegerito rispetto al passato.
Ricordiamo che l’agenzia aveva considerato la dipendenza da videogames come una malattia nel 2018.
Tuttavia sembra che qualcosa sia cambiato ora che c’è il coronavirus.
Infatti ha fatto vari appelli all’ industria dei videogiochi affinché possa intrattenere i giovani in quarantena in modo che non escano.
Di conseguenza è nata l’operazione #PlayApartTogether, tag riportato dall’ ambasciatore Ray Chambers che cerca in questo modo di far prevenire la diffusione del virus.
We’re at a crucial moment in defining outcomes of this pandemic. Games industry companies have a global audience – we encourage all to #PlayApartTogether. More physical distancing + other measures will help to flatten the curve + save lives. https://t.co/QhX0ssN0lH
— Ray Chambers (@RaymondChambers) March 28, 2020
«Siamo in un momento cruciale nel definire le conseguenze di questa pandemia. Tuttavia le compagnie dell’industria dei videogiochi si rivolgono a un pubblico globale e quindi incoraggiamo tutti a partecipare all’iniziativa #PlayApartTogether. Più distanziamento fisico e altre misure ci aiuteranno a ridurre la curva dei contagi e salvare vite».
Un’ iniziativa a cui hanno fatto seguito risposte da parte di Unity e Riot Games che hanno confermato la loro partecipazione ai piani dell’ OMS.
Across the globe, millions of us are staying inside to protect our communities. The games *you* create are helping to keep us connected.
Along with others in the industry, we’re partnering with the @WHO on #PlayApartTogether. Get involved 👇 https://t.co/bBAJxhnb9W
— Unity (@unity3d) March 28, 2020
We’re joining @WHO and game studios around the world to #PlayApartTogether to flatten the curve of COVID-19. Games are a unique way to stay connected with friends and family, even if we can't be together physically. pic.twitter.com/MorVdfHc9H
— Riot Games (@riotgames) March 28, 2020