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Oddworld Stranger’s Wrath: recensione

Oddworld Stranger’s Wrath è un titolo che esordisce nel 2005 per Xbox, sviluppato dai ragazzi di  Oddworld Inhabitants e pubblicato da EA games, contraddistinguendosi subito dai precedenti capitoli della saga per genere, ambientazioni e gameplay.
In questo caso infatti, la risoluzione di enigmi lascia posto a uno shooter in prima persona con elementi di action adventure.

Trama e Gameplay

La storia ha per protagonista un personaggio chiamato “Straniero” le cui origini sono avvolte nel mistero.
Presentandosi come cacciatore di taglie, tenta di racimolare una somma (da rapina, diciamolo pure) destinata a una importante operazione chirurgica.
È così che, nei panni dello Straniero, ci avventuriamo in un ambiente dall’aria fortemente western, alla ricerca di banditi piccoli e grossi con i quali guadagnare palate di Moolah (la valuta locale).

La visuale di gioco varia tra prima e terza persona a seconda delle preferenze del giocatore.
Anzitutto le missioni vengono prese in un luogo chiamato Bounty Store, che ci assegna delle taglie da ricercare con differenza di guadagno a seconda dello stato di cattura del bandito (vivo o morto: chiaramente riportare i nemici vivi ci frutta più Moolah).
Il gioco è introdotto da una breve fase di tutorial in cui ci vengono spiegati comandi, azioni e utilizzo delle munizioni, caratteristica speciale del gioco.

Qui infatti abbiamo a disposizione una gran varietà di munizioni viventi che possono stordire, distrarre, attirare o addirittura mettere totalmente k.o i nemici.

Nello specifico:


Bolamiti, elettromosche e puzzole sono ottime per lo stordimento, le elettromosche in modo particolare sia per l’infinità di munizioni a disposizione che per l’attivazione/disattivazione di generatori.
Gli scoiattoli attirano i nemici permettendoci di colpirne molti col minor numero di spari possibile.
Api e sferoidi apportano dei danni medi ma di grande efficacia per darci il tempo necessario alla cattura.
Pipistrelli esplosivi e armadilli rientrano tra le munizioni con un apporto maggiore di danno (con gli armadilli possiamo perfino eliminare i boss in poco tempo, mentre con i pipistrelli esplosivi sbarazzarci di più nemici in presenza di badili infiammabili).Una volta sconfitti e catturati, si passa al Bounty Store per riscuotere la taglia.
La possibilità di scelta tra prima e terza persona ci torna parecchio utile in momenti in cui decidiamo di mirare con calma ai nemici, tranquillamente nascosti tra l’erba alta o nel caso ci serva risparmiare qualche munizione per i boss più difficili da stordire con una testata.

Grafica e sonoro

Contrariamente alla presentazione del teaser, la risoluzione è di qualità discreta, fatta eccezione per i filmati narrativi.
La giocabilità si presenta fluida e piacevole anche senza il supporto di antialiasing (modificabile dalle impostazioni generali).
Il frame rate purtroppo è piuttosto compromesso, ciononostante non vi è una perdita significativa di dettagli.
Molto gradevoli gli scenari naturali, così come il character design dei personaggi e delle munizioni, tutti caratterizzati da una forte espressività e aspetto accattivante.
A cominciare dal protagonista, lo Straniero, affascinante in tenuta da gringo e dall’aria di uno con cui non si scherza.
Passando per i nemici dall’aspetto tutt’altro che minaccioso (non più della faccia dello Straniero presso lo studio del dottore, giocare per credere) che ci fanno sorridere con le loro voci gutturali e frasi di incitamento (del tipo “Yeah! Rock’n’roll”)
Dulcis in fundo gli speciali animaletti/munizioni, di cui prendiamo in esempio una delle più simpatiche e strambe, ovvero lo Sferoide, utilissimo per piazzare trappole e dar del filo da torcere ai banditi.


Il connubio tra utilità e simpatia non può che portarci necessariamente ad averlo nel nostro arsenale.
Possiamo ottenere munizioni sia acquistandole al General Store, che cacciandole personalmente nei paraggi.
Tutto questo rimanda comunque a soffermarci sulla cura generale dei dettagli.
Punto a favore anche per il sonoro, bene in sintonia con la narrazione e i cambi di scena, doppiaggi fatti su misura per ogni singolo personaggio (dalle voci petulanti dei cittadini pennuti, alla voce profonda dello Straniero), nonché la possibilità di avere i sottotitoli in italiano ( perlopiù nelle animazioni, mentre quando colloquiamo con gli abitanti delle città dobbiamo invece affidarci molto all’intuito, se non si conosce bene l’inglese).

Longevità e considerazioni finali.

Oddworld stranger’s wrath è sicuramente uno dei pochi titoli interessanti tra le attuali proposte per Switch presenti sull’eShop.
Durante le missioni disponiamo sia del salvataggio automatico che dell’opzione apposita per salvare la partita, nonché la possibilità di modificare comandi, disposizione della camera e altre impostazioni in fase di gioco.
L’acquisto potrebbe valere se vi state approcciando da poco al genere shooter  da poco, se prediligete l’uso della suddetta console o desiderate sfruttarlo con la portatilità della Lite, per esempio.
Quanto ai costi c’è poco da fare: per quanto il gioco sia ben più allettante di molti altri titoli dal basso budget, rimane comunque un prodotto dal costo eccessivo.
Quindi, balestra in spalla e buona caccia, ma soprattutto buon divertimento!

 

 

 

 

 

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.