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No More Heroes III – Recensione

No More Heroes IIINo More Heroes 3 è stato rimandato, vedrà la luce durante il 2021

Piattaforma: Nintendo Switch

Data d’uscita: 27 agosto 2021

PEGI: 18+

Sviluppo: Grasshopper Manufacture

Pubblicazione: Marvelous (JP), Grasshopper Manufacture (EU, NA)

Recensione a cura di: Lorenzo Barbaro (in arte Lollo)

 

 

Ci troviamo nel 2019. In quell’ anno, dopo il lancio di Travis Strikes Again, i fan della serie No More Heroes aspettavano quello che doveva essere un terzo capitolo della saga a tutti gli effetti. D’altro canto, erano passati quasi 10 anni dall’ uscita di No More Heroes II e un altro spin-off non sarebbe bastato per risollevare l’hype dietro al brand. Dopo tante speranze, alimentate peraltro da un suggerimento incluso del finale del gioco precedente, alla fine arrivò all’ E3 di quell’ anno la conferma. Quel gioco che tutti volevano era in sviluppo presso il team di Goichi Suda (soprannominato anche come Suda51 dai suoi followers) ed era programmato inizialmente per uscire nel 2020.

Il suo trailer mostrava Travis Touchdown in lotta contro un gruppo di alieni con un’ armatura ad alta tecnologia. Inoltre, a detta degli sviluppatori, l’ antagonista sarebbe stato una minaccia da paragonare più a un Thanos che a un Clubber Lang con una narrativa molto ispirata a quella del film Rocky 3.

A tutti avrebbe fatto piacere scoprire gli eventi di quella narrativa sin da subito. Peccato, però, che il gioco ha dovuto affrontare una serie di problemi dovuti alla pandemia del COVID 19. Quindi è stato posticipato al 2021 e la sua data di rilascio ufficiale è stata annunciata solo nel corso di un Nintendo Direct del febbraio del 2021. Esattamente 4 mesi dopo l’uscita dei  porting di No More Heroes e di No More Heroes II su Switch.

In tutto sono passati 2 anni per lo sviluppo di questo nuovo hack ‘n slash e, ora che finalmente è in commercio, possiamo dirvi che c’ha il fascino che ha reso popolare il brand, ma anche che, per quanto sia adrenalinico e longevo, non riesce a celare i suoi difetti. Purtroppo le cose stanno così, ragazzi. Nessun videogioco è perfetto e No More Heroes 3 ne è una chiara dimostrazione. Prima, però, di parlarne, vi ricordiamo che il gioco è disponibile sull’ eShop di Switch a un prezzo di 59, 99 euro. Un prezzo molto alto, ma in linea con quello delle grosse uscite per la console ibrida di Nintendo.

E ora…. It’s Game Time!

 

 

 

TRAMA 

Un pianeta da salvare

 

No More Heroes 3 delayed to 2021 on Nintendo Switch

 

La trama del gioco inizia con un flashback ambientato 8 anni prima degli eventi del primo No More Heroes. Con delle cutscenes iniziali, ci viene presentato Damon Riccitiello, un bambino che ha trovato casualmente un piccolo alieno tra i boschi vicini a casa sua. I due sono diventati subito dei grandi amici, ma un giorno il tenero cucciolo se n’è dovuto tornare nello spazio. Quindi ha salutato il suo compagno di giochi promettendogli che sarebbe tornato 20 anni dopo e lasciandogli una parte del suo potere che aveva condiviso con lui in precedenza.

Successivamente il gioco ci mostra delle scene che si svolgono due anni dopo gli eventi di Travis Strikes Again. Damon è ormai un ricco uomo d’affari a capo di un grosso impero tecnologico e, così come lui, è cambiato anche il suo tenero amichetto. Soprannominato FU, ma noto da tutti come il principe Jess Baptiste VI, questi torna sulla Terra come ha promesso, ma non sembra più un tipo dall’ aria pacifica.

Adesso si presenta come un perfido e potentissimo sterminatore di civiltà che, dopo aver distrutto tanti pianeti, vuole conquistare la Terra. E non è solo. Ad aiutarlo ci sono 10 assassini tra i più letali di tutta la galassia. Uno tra questi viene ucciso da Travis, ma la sua morte viene subito vendicata.

Dopodiché FU, su consiglio della moglie dell’ assassino occhialuto, Sylvia Christel, e della United Asassins Association, decide di organizzare un torneo per decidere chi è il sicario più forte di tutta la galassia. Spetta a Travis il compito di vincerlo per mettere le cose a posto e per farlo dovrà arrivare primo in una classifica con dei posti ricoperti dagli altri criminali spaziali.

La storia si presenta ben riuscita con dei personaggi eccentrici, con dei dialoghi brillanti e talvolta ironici e con delle vere e proprie rotture della quarta parete. Ciononostante ci avrebbe fatto piacere scoprire qualcosa in più. Special modo se consideriamo che il legame che ogni assassino ha con il principe non viene molto approfondito. Ma vabbè. Non è un problema.

 

GAMEPLAY

Combattimenti adrenalinici e mini giochi 

No More Heroes 3 file size, new screenshots - Nintendo Everything

No More Heroes 3 Official Artwork by the Character Designer Yusuke Kozaki: NintendoSwitch

La struttura del gioco è quella che bisogna aspettarsi da un classico No More Heroes.

Il giocatore si deve avventurare in un mondo di gioco aperto dove può lottare o dove può svolgere delle mansioni  per raccogliere dei crediti  che gli serviranno per andare a rompere le scatole ai boss.

Fin qui nulla di male se non fosse per la rappresentazione delle ambientazioni, ma ehi… Su questo è meglio tornarci più in là e lasciare spazio per ora alle sessioni di gioco.

I combattimenti sono i veri e propri protagonisti del gameplay e la fanno da padroni sia nel livello di difficoltà Dolce che in quello normale.  Per quanto non siano strategici, sono una perfetta sintesi tra pura semplicità e solidità. Merito dei comandi di gioco reattivi e accessibili che variano tra quelli del salto, della parata o dei colpi lenti e veloci e che sono perfetti da eseguire con i Joy-Con.

Inoltre è possibile fare delle combo che possono fare malissimo ai nemici, ma al tempo stesso bisogna fare attenzione all’ energia della nostra Beam Katana.

L’iconica arma del nostro eroe non è un giocattolo senza le batterie. Quindi occorre ricaricarla quando ce n’è il bisogno mettendo da parte la frenesia.

Per farlo, si può agitare il secondo analogico mentre si tiene premuto il pulsante dorsale R oppure si possono eseguire delle mosse di wrestling attivabili contro i nostri nemici dopo averli storditi.

Ma non pensate che il buon Travis sappia fare solo questo. Se si premono L e R quando il gioco lo permette, il nostro eroe si mette la sua armatura dopo averla materializzata usando il suo caro Death Glove e inizia a sparare missili contro i suoi avversari.

E non solo. Come nei precedenti capitoli, può fare la schivata perfetta, una meccanica presente anche in altri giochi degli ultimi 10 anni come Bayonetta, Astral Chain o The Legend of Zelda: Breath of The Wild.

 

No More Heroes 3 is Now Available

 

Però c’è un ma e volete sapere che cosa può storcere il naso in questo concentrato di azione e sangue avvincente? Un senso di ripetitività che si avverte negli scontri! Per quanto i combattimenti siano fatti bene, i nemici da sconfiggere stonano. Per carità. Sono unici e il loro pattern d’attacco non è sempre facile da imparare, ma resta il fatto che sono troppo ripetitivi. Molto spesso c’è capitato di affrontare quasi sempre gli stessi alieni secondo lo stesso schema e ciò non va bene! E poi non pensate di trovarveli a spasso come nei primi giochi della serie. Adesso, per affrontarli, bisogna accedere a dei punti verdi disseminati lungo l’area delle città esplorabili.

Almeno, però, risultano molto interessanti i boss. Quando li dobbiamo massacrare, dobbiamo calcolare bene il loro raggio d’azione e tenere a mente il modo in cui poterli sconfiggere. Infatti le loro azioni si differenziano e vengono eseguite in un modo esorbitante. Addirittura in alcune fasi non dobbiamo ricorrere al combattimento corpo a corpo, ma dobbiamo usare l’ armatura per farli fuori.

Se poi da un lato il gioco si dimostra molto fluido e rifinito in termini di gameplay, dall’ altro risulta imprevedibile. Questo perché alcune fasi del gameplay cambiano radicalmente il modo di giocare. A volte sembrano, persino, rendere omaggio ad alcuni videogiochi popolari del passato che non vi citiamo per non farvi spoiler.

Tra l’altro, non solo si possono guadagnare i soldi, ma anche i cosiddetti Chip Death Glove, dei punti EXP che ci permettono di aumentare il numero dei punti salute, la batteria della nostra spada laser, le capacità di attacco o le mosse speciali a nostra disposizione.

Ma è ovvio che non sempre conviene ammazzarsi di fatica. Perciò il gioco ci offre alcuni mini giochi con i quali possiamo rilassarci tra una battaglia e l’altra. Alcuni ci fanno inseguire dei brutti ceffi, altri ci permettono di tagliare l’erba dei prati o di raccogliere l’immondizia in una stazione fognaria e poi ce ne sono altri ancora imbarazzanti come quelli con gli sturamenti dei cessi pubblici o quelli che ci fanno bombardare degli alligatori giganti.

Purtroppo non tutti risultano eccezionali. Anzi… Alcuni tra questi risultano noiosi a lungo andare dato che allentano il ritmo di gioco. E poi le loro ricompense non sono così tanto fantastiche. Al massimo possiamo ottenere qualcosina come delle nuove T- Shirt, ma vabbè. Almeno è qualcosa che piacerà ai collezionisti.

Il gioco dura tantissimo. C’ha una longevità che si annovera tra le 10 e le 12 ore e ciò è un bene. Però è pensato solo per essere giocato in singolo.

 

 

COMPARTO TECNICO 

Tra alti e bassi!

 

No More Heroes 3 Shows Off Its Jobs

Sul lato tecnico, No More Heroes 3 non convince totalmente il giocatore. Intendiamoci: i personaggi principali sembrano fatti bene e le musiche di sottofondo restano sempre accattivanti come in tutti i giochi della serie. Queste ultime, in particolare, sembrano fuoriuscire da un album rock e cambiano a seconda delle situazioni con tanti effetti sonori. Tuttavia è innegabile che ci sia qualcosa che non quadra.

Le 6 ambientazioni disponibili sembrano invecchiate sul lato della colorazione e hanno tanti pop-up, delle barriere invisibili e delle textures poco dettagliate. Sia chiaro: non ci aspettiamo troppo da un gioco di Switch, una console che non è potente quanto una PlayStation 5.  Però si poteva fare di meglio.

E poi perché le città dell’ open- world risultano quasi sempre vuote? Cioè….  È vero che compaiono per strada alcuni personaggi a caso, ma questi sono pochissimi e si dimostrano spesso delle scopiazzature di sé stessi. Per fare un esempio, a Perfect World ci sono tra i cittadini quasi sempre le stesse donne in divisa con una skin diversa e ricolorata.

Per non parlare dell’ effetto nebbia che si fa molto notare durante una tranquilla passeggiata in giro. Ma non pensate che il peggio sia finito. Sin dal momento del pre-lancio, molti giocatori hanno notato nei video gameplay degli sviluppatori che il gioco soffriva di molti cali di frame rate e lasciatevelo dire: nella versione finale non è cambiato niente.

Purtroppo questi difetti ci sono sempre. E non pensate di salvarvi passando alla modalità TV per una visuale ottima. Sia in portatile che sullo schermo del televisore la situazione resta sempre la stessa. Le animazioni non sono perfette durante le sessioni esplorative e ciò lo si può notare specialmente quando Travis è a bordo della sua moto.

Invece, quando si entra in una fase di battaglia, le cose sembrano subire una svolta piuttosto diversa. Tra i tanti combattimenti, Travis e i cattivi fanno del loro meglio per far sì che le animazioni risultino precise con una frequenza che si aggira sempre intorno ai 60 FPS.

“Meno male!” oseremmo dire. Ogni scena d’intermezzo, poi, può passare da uno stile grafico all’ altro. Non sempre i personaggi si presentano con una veste realistica. A volte appaiono con una resa che ricorda molto quella degli anime giapponesi o con uno stile retrò.

Tutto il gioco, come i suoi predecessori, è doppiato egregiamente in lingua inglese con una traduzione dei testi in tante lingue, tra le quali figura anche l’italiano.

 

 

VERDETTO

Tirando le somme, No More Heroes III non è al 100% un gioco perfetto. Il suo lato visivo discutibile, la ripetitività degli scontri e la noiosità di alcuni mini giochi rappresentano quelli che possiamo definire degli ostacoli dal punto di vista qualitativo.

È evidente che i vari problemi di budget e qualche mancanza da parte del team ci abbiano messo lo zampino. Ciononostante non ce la sentiamo di stroncare l’ultima fatica di Goichi Suda.

L’atmosfera violenta, ribelle e volgare che ha fatto della sua serie un cult c’è ancora e ha tutte le carte in regola per sorprendere i nuovi e i vecchi giocatori. Una trama ben congegnata, una longevità molto alta e delle soundtrack molto azzeccate riescono a rendergli giustizia. Perciò ve lo consigliamo, ma con la consapevolezza che non si tratta di un capolavoro.

voto NMH

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊