Nintendo è interessata alla tecnologia AR e cerca di essere un posto di lavoro migliore per gli sviluppatori.
Stamattina vi abbiamo riportato una notizia relativa alla visione di Nintendo sul futuro del gaming improntato secondo alcuni sul cloud.
L’ informazione è emersa da un’ intervista della rivista Nikkei con Shuntaru Furukawa, presidente di Nintendo.
Tuttavia sembra che ci sia dell’ altro tra le domande fatte al nostro caro giapponese.
La grande N, come ben sappiamo, è sempre stata una casa volta alla ricerca di nuovi modi di giocare e di nuove tecnologie e sembra che proprio queste ultime siano al centro della questione.
Si tratta, precisamente, della tecnologia AR su cui l’attenzione della casa di Mario sta ricadendo.
Qualcosa che non voglio che il pubblico fraintenda è che non stiamo voltando le spalle alle nuove tecnologie.
Le stiamo cercando e sviluppando constantemente.
I nostri team di sviluppo hardware valutano ogni tipo di nuova tecnologia finora disponibile e ne parlano con i nostri sviluppatori di software.
Riguardo a quella AR, è una tra le varie caratteristiche di cui ci stiamo interessando.
Ultimamente stiamo cercando i migliori mezzi per poterla sfruttare.
Inoltre Furukawa ha risposto ad altre domande relative, invece, all’ ambiente di lavoro degli sviluppatori Nintendo:
È evidente che i vostri sviluppatori debbano continuare a dare il meglio per proteggere il fascino di Nintendo. Come interagite con loro a tal proposito?
Il nostro staff di sviluppo sta lavorando intensamente su come i giocatori possano divertirsi con i nostri giochi.
Per me è di massima importanza mantenere un ambiente in cui possano lavorare senza restrizioni, mentre io mi occupo del business.
Sta dicendo che non deve interferire con il loro lavoro?
Non mi preoccupo di come lavorano. Non sono il direttore responsabile del dipartimento di sviluppo e del suo staff.
Pertanto non vedo alcuna ragione per cui interferisca personalmente.
Mi affido sempre ai professionisti che sanno come gestire queste situazioni al meglio ogni qualvolta che posso.
