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Night Call (Switch) – Recensione

Era una bella serata quella alla guida del nostro taxi tra le strade di Parigi quando a un tratto… POW! Ci troviamo in coma e poi a investigare. Questo è il pretesto da cui parte Night Call.

Sviluppato da BlackMuffin Studio, un’azienda indie francese nota per titoli come Sector K e Roots, con i ragazzi di Monkey Moon, è stato presentato per la prima volta durante l’ E3 2018.

Tuttavia non è riuscito a guadagnarsi molto interesse da parte di tutti fatta eccezione, però, per gli appassionati del noir. Infatti quello stile grafico così tetro e la profondità a cui sembrava puntare la narrazione sono stati alcuni dei motivi che hanno spinto anche noi a provare il gioco.

Pubblicato da Raw Fury nel 2019, Night Call è uscito per Steam, PS4 , Xbox One e Switch.

Vale il vostro acquisto oppure no? Beh. Lo scopriremo analizzando la versione uscita per la console Nintendo che potete trovare sull’ eShop a una ventina d’euro.

Lo sfondo che vede le vicende del gioco corrisponde a un luogo reale: Parigi. Molti la considerano la città dell’amore e delle luci, ma la realtà è che non sempre si vive tranquilli da quelle parti.

Il protagonista della nostra avventura è un taxista che vive da quelle parti e che nel cuore di una notte si ritrova davanti a un cadavere di qualcuno per poi essere colpito alle spalle dal suo assassino. Dopodiché, dopo aver passato ben due settimane in coma, viene interrogato dai poliziotti che credono che sia stato lui a uccidere la vittima.

Pertanto, per salvarsi, dovrà raccogliere entro sette giorni degli indizi che gli potranno permettere di arrivare al misterioso serial killer, Il Giudice, e di dimostrare la propria innocenza.

Il tutto, naturalmente, mentre continua a portare la gente per la città con il taxi.

Una trama che sembra molto azzeccata per un titolo del genere e che molto spesso va anche a toccare temi sociali molto difficili da capire per una fascia d’età più giovanile (es. violenza, politica…).

Tuttavia non è che è sempre perfetta e di questo punto ne parleremo considerando il gameplay.

Già. Il gameplay. In che cosa consiste il titolo? Beh… In un’ avventura grafica e investigativa.

Sin da subito, ci verrà chiesto quale approccio seguire per risolvere i casi. Infatti potremo far ricadere la nostra scelta su:

  • Judge: l’ esperienza di gioco sarà più bilanciata per i principianti.
  • The Angel of Death: si avrà a che fare con vittime a caso da interrogare e con moventi non individuati.
  • The Sandman : le vittime sono casuali e i moventi difficili da individuare.

Inoltre non temete. La difficoltà del gioco non è impostata. Potrete sceglierla voi stessi in modo che vi accontentiate quando siete in cerca di una vera e propria sfida o quando non siete troppo bravi. Comunque, una volta fatto tutto, si accederà a una mappa in cui si potrà scegliere il passeggero da trasportare e da cui bisognerà estrarre le informazioni.

C’è da dire che i personaggi sono vari (in tutto 90), anche umoristici (vi capiterà di trasportare, persino, Babbo Natale e un gatto), ognuno con i propri problemi e soprattutto con un atteggiamento di confidenza verso il protagonista. Infatti quello che dovrebbe essere un taxi è più un luogo in cui la gente si sente libera di dialogare mettendo in ballo la sua storia e il suo stile di vita.

Alcuni potranno, poi, fornirci dei dettagli interessanti per il caso che vogliamo risolvere.

Tuttavia quello che non ci sta è l’ interazione con questi personaggi che sembra essere stata ridotta completamente all’ osso.

Durante il nostro colloquio, potremo parlare con i nostri passeggeri scegliendo tra varie risposte o semplicemente non rispondendo entro il tempo a disposizione.

Naturalmente, poi, in base a ogni risposta data  dipenderà l’andamento della nostra avventura. Però, a parte questo, non c’è altro.

L’interazione si basa esclusivamente sui dialoghi, complicati da seguire e abbastanza lunghi, e sul ricavo delle informazioni.

Tra l’altro non è molto convincente il ritmo del gioco che risulterà certe volte lento. Lo stesso si può dire per la ripetitività delle trame dei personaggi per ogni caso e qui riprendiamo il punto su cui ci siamo soffermati in ambito narrativo.

Infatti l’ incertezza della scrittura di alcune e la sensazione di forzatura che la caratterizza non garantisce una maggiore immersione nonostante i buoni pretesti nella narrazione già citati e la qualità eccellente delle altre.

In ogni caso risulta piuttosto molto gradevole la strategia che il giocatore dovrà impiegare affinché vada tutto bene.

Infatti bisognerà scegliere bene i passeggeri, gestire bene il tempo a nostra disposizione per parlare con loro, evitare il licenziamento da parte del nostro capo di lavoro, gestire anche i tempi di riposo e cercare di considerare anche il fattore economico. Questo perché il taxista dovrà ottenere al tempo stesso i soldi necessari per le sue bollette e per la benzina, ma dovrà stare anche attento perché la difficoltà scelta influirà anche sul denaro da guadagnare.

Oltretutto è ancora più interessante un’ altra fase del gioco. Infatti, dopo i turni di lavoro, verso le 4 del mattino, il nostro personaggio si troverà a casa sua di fronte a una grossa lavagna.

Ciò perché dovremo organizzare e analizzare bene ogni dettaglio emerso dai nostri discorsi con i clienti.

Infine, a livello di grafica e sonoro, Night Call si dimostra un titolo carino. Sia chiaro: non mancano, comunque, alcune cose che si potevano migliorare tra le quali, soprattutto, i dettagli per i personaggi. Almeno, però, il gioco, completamente in bianco e nero, riesce a trasmettere una buona atmosfera noir con uno stile tetro e i suoi effetti particellari. Stesso discorso per il lato del sonoro. Le musiche non sono di certo memorabili, ma alcune, come quella della radio del taxi tendente al jazz, vanno bene per un’ avventura del genere e si adattano in base alle situazioni.

Tuttavia, per quanto riguarda le lingue disponibili per i testi, rimarrete un po’ scontenti. Infatti manca l’italiano. Al massimo è possibile scegliere una tra tre lingue: l’inglese, il francese e il tedesco.

CONCLUSIONI

A una prima occhiata sembra che Night Call si dimostri un titolo interessante e così lo è. I suoi pretesti narrativi così come l’atmosfera noir e la presenza di molti personaggi vari gli rendono giustizia.

Peccato, però, che il gioco resti un titolo discreto che non si rivela un capolavoro. Ciò per via di un ritmo decisamente lento e di un livello di iterazione non così tanto convincente.


Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊