Mortal Kombat 1: Khaos Reigns – Recensione
Mortal Kombat 1: Khaos Reigns – Recensione
Mortal Kombat 1: Khaos Reigns è il nuovo capitolo di Mortal Kombat, è trascorso quasi un anno dal precedente e NetherRealm Studios durante tutto l”anno ha apportato degli aggiornamenti stagionali e anche alcuni aggiornamenti di roster. Sono sicura che durante l’anno tutti i possessori di questo gioco lo hanno avviato più e più volte, anche grazie al roster e alle meccaniche di combattimento molto coinvolgenti. Ora il team ci propone un’espansione, Khaos Reigns.
Mortal Kombat 1 Khaos Reigns
Il finale della storia di Mortal Kombat 1 ci mostrava Liu Kang e la gang che si sbarazza della Deadly Alliance di Shang Tsung e Quang Chi. Havik ha scoperto che esistono altre linee temporali e che in tutte si può usare più caos. Da qui si entra nella nuova trama presente nell’espansione. Mortal Kombat 1: Khaos Reigns – Recensione
Khaos Reigns
Veniamo a noi, possiamo affermare che l’attrazione principale di questa espansione è l’espansione della storia incentrata su Havik. Quest’ultimo insieme ai suoi alleati hanno invaso la linea temporale del gioco col solo scopo di conquistare brutalmente tutte le altre usando Kamidogu.
Il Kamidogu è composto da un set di potenti reliquie antiche e di cristalli del tempo.
Per sconfiggerli è necessaria un’alleanza tra buoni e cattivi, alquanto difficile. I nostri “eroi” devono infiltrarsi nella linea temporale del nemico e cercare di sventare i suoi piani.
Tra le novità abbiamo Cryrax e Sektor, sono ben progettati in termini di armature e set di mosse, la storia non è molto elaborata. Nella linea temporale precedente attarverso la narrazione si capiva che Cryrax disprezzava Sektor perchè troppo fedele ai cattivi e quindi c’era stata una divisione. In questa espanzione Cryrax cambia opinione verso i buoni in modo repentino, tanto da far sembrare troppo tutto affrettato.
Il giocatore resta “bloccato” a giocare con un singolo personaggio per un lungo periodo. La struttura del gioco è basata su capitoli, ognuno di essi è incentrato su un singolo personaggio.
Tra i miei preferiti c’è Havik e Noob Saibot, l’attore dietro Havik ha fatto un lavoro eccezionale è riuscito a mostrare la follia e il comportamento bizzarro del personaggio. Noob Saibot ha un forte arco narrativo e credo che il team costruirà e utilizzerà per qualcosaltro il suo personaggio in futuro.
Roster
Il team ha inserito sei nuovi personaggi nel roster tra cui Sektor, Cyrax, Noob Saibot e verranno aggiunti anche Ghostface, T 1000 e Conan il Barbaro.
Il set di mosse è diverso dalle controparti della precedente linea temporale. Ad esempio le mosse di Noob Saibot sono basate sulle ombre e ha una lista di Fatality piacevole, è veloce, brutale e malvagio. Vi ricordo che qui sono tutti Cyborg.
Animalities
Gli Animalities, non fanno parte dell’espansione, apparirono in Mortal Kombat Trilogy e sono facili da realizzare, sono viscerali e cruenti. Il generale Shao si può trasformare in un orso, Geras invece può trasformarsi in un ippopotamo, un’altro può trasformarsi in due alligatori. Ho adorato vedere tutte queste trasformazioni in chiave moderna, inoltre ci tengo a precisare che tutti gli Animalities sono contenuti scaricabili gratuitamente.
Grafica e sonoro
La scenografia è eccellente, complessa e dettagliata. Non possiamo interagire con gli elementi presenti. L’illuminazione è decisamente migliore. I modelli dei personaggi sono estremamente dettagliati e più realistici, le animazioni facciali sono eccellenti cosi come il design delle armature. Eccezionali anche gli effetti dei pugni e il sonoro dei colpi e delle reazioni ai colpi. La musica combina vari elementi tradizionali, flauti, archi cinesi e giapponesi , rock moderno, batterie e musica rap. Anche la recitazione vocale non è per niente male, l’insieme riesce ad aggiungere fascino al gioco.
Conclusione
Mortal Kombat 1: Khaos Reigns continua il gioco base, la storia piacerà ai fan di vecchia data, sono tornati in modo gratuito gli Animalties. I filmati sono eccellenti e il doppiaggio è davvero eccezionale. La pecca più grande è la longevità, dura infatti circa tre ore. Sicuramente piacerà alla maggiorparte dei vecchi fan, soprattutto grazie alla perfomance.