Metro Awakening – Recensione
Metro Awakening – Recensione
Vertigo Games è una di quelle poche software house che sta investendo in giochi per VR, ci ha abituati sempre molto bene con titoli come Arizona Sunshine 2 o il recente remake di Arizona Sunshine (di cui abbiamo fatto la recensione qualche settimana fa). Delle vere e proprie killer Application per chi ha un visore per la realtà virtuale.
Insieme a Deep Silver hanno deciso di portare in VR il franchise di Metro. Per chi non lo conoscesse, Metro è una serie di videogiochi basati sul omonimo romanzo di Dimitri Gluchovskij in cui in un mondo post apocalittico, i sopravvissuti per sfuggire alle intemperie e alle radiazioni nucleari, si sono rifugiati nei tunnel delle metropolitana russa, popolandola e non salendo quasi mai in superficie.
Dentro la Metro
Il gioco ci mette nei panni di Sedar che insieme a sua moglie Yara vive il dramma di aver perso suo figlio. Dopo poco un’altra tragedia si abbatte su di lui, suo moglie Yara sparisce misteriosamente. Ed è cosi che Sedar parte ad esplorare i tunnel della metropolitana alla ricerca di sua moglie. La storia è interessante e mai banale, poi l’atmosfera di Metro viene mantenuta perfettamente. Anche se qui ci imbattiamo in uno dei principali problemi del gioco, i dialoghi con cui ci viene raccontata la storia sono spesso troppo lunghi, quasi come se fossero stati intenzionalmente allungati, l’interpretazione dei personaggi è lenta e come se non bastasse non vi sono sottotitoli in italiano, grave pecca che potrebbe scoraggiare molti utenti, viste le parecchie linee di dialogo presenti nel gioco.
Freghiamo il seo
Il gioco è una sorta di walking Simulator con qualche sezione di shooting e qualche piccola sezione stealth. Da questo punto di vista invece il gioco fa bene il suo lavoro, le sezioni in cui dobbiamo sparare risultano divertenti e anche la precisione con cui prendiamo la mira e spariamo è appagante. Anche il sistema di ricarica della armi funziona bene, ed è simile per certi versi a quello visto su Arizona Sunshine, dove per caricare la nostra arma dobbiamo prendere il caricatore, inserirlo nella pistola e caricare l’arma.
Troviamo anche delle meccaniche interessanti che sono riportare dai precedenti capitoli della serie e perfettamente adattate alla versione VR. Ad esempio la perfetta gestione dello zaino. Il modo in cui si accende la torcia portando la mano sopra la testa e premendo il tasto dorsale del controller, il generatore portatile che useremo sia per caricare la torcia, o per alimentare qualche dispositivo come interruttori, locomotive ecc. Inizialmente risulta tutto divertente, il problema principale di Metro Awakening è che poi ripropone le stesse meccaniche più e più volte per l’intero gioco rendendolo alla lunga un po’ monotono.
Accessibilità e durata
Fortunatamente il gioco offre la classiche funzioni di accessibilità ormai presenti in ogni titolo VR, possiamo stabilire per esempio se il nostro personaggio si può dovrà muovere in maniera continua, spostando la levetta analogica del senseVR oppure con l’ormai teletrasporto, ovvero muovendo la levetta analogica ci verrà proiettata l’orma del personaggio e quando la rilasceremo ci troveremo esattamente in quel punto. Personalmente abbiamo scelto questa seconda opzione, garantendoci cosi per tutta la durata del gioco nessun tipo di problema di chinetosi. Si perché Metro Awakening è anche parecchio lungo, forse un po’ troppo vista la ripetitività delle situazioni.
Grafica e Tecnica
A livello grafico il gioco si attesta su livelli più che buoni! i modelli dei personaggi sono molto curati. Quello che sorprende maggiormente sono gli effetti di luce, soprattutto quando andremo in giro al buio con la nostra torcia, gli effetti particellari, la nebbia il fumo ecc, tutto è reso particolarmente credibile. Questo aiuta a ricreare perfettamente l’atmosfera di Metro! Il gioco gira perfettamente su Playstation VR2 e non abbiamo praticamente mai incontrato un bug o un glitch per tutta la durata del gioco.
Anche gli effetti sonori sono molto buoni, i rumori della armi sono ben ricreate e i suoni della metropolitana aiutano a calarci nell’atmosfera. Buono il doppiaggio in inglese!
In conclusione
Partiamo col dire che Metro Awakening non è un brutto gioco, anzi! Le sezioni di gameplay sono sempre divertenti, la storia interessante e questo nuovo protagonista porta un’aria di freschezza alla serie. Poi se siete fan dei racconti di Gluchovskyj vi troverete subito a vostro agio a girare nei tunnel della metropolitana. Le sezioni di shooting sono ben fatte e le meccaniche originali dei capitoli precedenti sono state adattate perfettamente in VR. Ma di questo non siamo troppo sorpresi, Vertigo Games ci ha dimostrato più volte di saperci fare! Il vero problema di Metro Awakening è la ripetitività di di molte situazione, come se fossero state allungate di proposito per allungare il brodo, ma questo non aiuta, anzi rende a tratti il gioco noioso. Anche le cutscene sono a volte lente e troppo lunghe (tra l’altro come abbiamo già detto senza sottotitoli in italiano). Se siete fan della serie di certo non potete perdervi questo capitolo