Metaphor: ReFantazio – La nuova perla videoludica targata Atlus – Recensione
Metaphor: ReFantazio – La nuova perla videoludica targata Atlus – Recensione
Il 2024 come ben saprete ha accolto diversi titoli di impressionante qualità. Da Final Fantasy VII Rebirth fino Dragon’s Dogma II e senza dimenticare Persona 3 Reload, questi sono solo alcuni dei grandi titoli disponibili sulle principali piattaforme di gioco in commercio.
Una quantità notevole di release che hanno conquistato una buona fetta di appassionati in giro per il mondo, con narrative forti, sistemi di gioco sorprendenti e un lato estetico degno di nota. Senz’altro in questo campo una delle software house leader nel settore è Atlus, che progetto dopo progetto è riuscita a consolidarsi al meglio nel panorama videoludico mondiale.
Dopo il successo ottenuto con il franchise di Persona e Shin Megami Tensei, oggi noi di Next Player ci accingiamo a recensire un’altra straordinaria esperienza: stiamo parlando di Metaphor: ReFantazio. Tale release è disponibile dal 11 ottobre 2024 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series S/X e PC.
Una nuova emozionante avventura
Metaphor: ReFantazio è un’epopea dai toni forti, che tratta diversi argomenti come la politica e la religione, trattandoli in una chiave totalmente diversa. Il tutto è ambientato in un fantastico mondo fantasy medievale ovvero nel Regno Unito di Euchronia, che recentemente deve affrontare l’assassinio del suo ex re.
Parecchi anni prima, il regno ha dovuto assistere ad un altro tentativo di assassinio del principe, il quale però si era concluso con la sua maledizione e la caduta in un lungo sonno che sembra non aver mai fine.
Un incipit narrativo enigmatico, dove il protagonista, il tenace Will, un semplice ragazzo rimasto orfano della tribù degli Elda decide di mettersi in viaggio attraverso Euchronia per raccogliere tutte quelle informazioni che riescano a spezzare la maledizione che ha colpito il principe.
Una trama intricata, che avrà numerosi colpi di scena grazie alla presenza di un cast di personaggi a dir poco incredibile caratterizzati magnificamente dal team di sviluppo che è riuscito a confezionare una narrativa impressionante.
La longevità è piuttosto importante: infatti oltre alla missione principale, il titolo vanta una serie di incarichi secondari che ampliano di molto l’offerta ludica presenta in questa produzione.
Il ruolo della magia
In questo universo fantasy, la magia ha differenti ruoli se così possiamo definire. Infatti ha una vasta gamma di applicazioni, che spaziano dall’uso nelle attività quotidiane all’impegno in battaglia da parte delle forze armate. Tuttavia la magia non è una risorsa accessibile a tutti, poiché per usarla servono degli “innesti magici” ottenibili solo tramite licenza.
Questo strumento converte il potere magico in magia. Gli innesti magici, come sottolineato precedentemente si possono ottenere solo tramite una licenza rilasciata dal regno. La licenza ad esempio si ottiene superando un determinato test, ma per coloro che fanno parte dell’esercito sono totalmente esenti.
Interessanti limitazioni, che narrativamente parlando sottolineano come vi siano delle differenze tra le tribù presenti in questa avventura, in un mondo dove non tutti possono avere le stesse possibilità.
La tribù degli Elda
Nel corso di questa epopea impersoneremo Will, un ragazzo orfano che come precedentemente spiegato fa parte della Tribù degli Elda. In passato questa tribù venne condannata niente meno che dalla Chiesa santista per avere ereditato una magia ritenuta da essi pericolosa.
Come numero viene definita anche una tribù inferiore rispetto alle altre e inoltre viene fortemente discriminata e considerata da sempre minoritaria.
In molti tramandano questo pensiero, ma il nostro giovane Will non si fa intimorire facilmente da tutto questo, e in compagnia della sua inseparabile fata “Gallica” continua la sua missione.
Una fata come accompagnatrice
Insieme a noi avremo appunto una fata che ci accompagna nelle nostre intrepide gesta. Il suo nome è Gallica, e sebbene abbia delle dimensioni piuttosto piccole vanta comunque diverse abilità che la rendono una compagna di avventura a dir poco fantastica.
Una delle sue abilità è la possibilità di riconoscere a distanza la presenza di magia nell’ambiente insieme al Magla. Questo termine tecnico serve per identificare la fonte di potere della magia stessa.
A volte, in areee dove è presente in alte concentrazioni, il Magla tende addirittura a cristallizzarsi. Queste sono solo alcune delle informazioni che riuscirete a carpire lungo la vostra epopea.
Gallica comunque non sarà l’unica che si unirà al nostro team, infatti con l’avanzare della storia diversi personaggi si uniranno alla crociata di Will, e scenderanno sul campo di battaglia insieme a lui.
Un sistema di combattimento brillante e appagante allo stesso modo
Uno di punti di forza di Metaphor: ReFantazio è senz’altro il sistema di combattimento, che adotta una struttura a turni dove il giocatore premendo i relativi comandi su schermo decide quale azione compiere contro i nemici che dovrà affrontare.
Oltre alla presenza di debolezze, che avranno un ruolo importante, il party di combattenti sarà completamente gestito dal giocatore anche se si potranno utilizzare diverse tattiche in game.
I nostri personaggi oltre ad avere la possibilità di compiere attacchi normali, potranno utilizzare gli “Archetipi”, esseri molto simili ai Personae che senz’altro conoscerete se avete giocato ad alcuni titoli di questo fantastico franchise Atlus.
Risvegliando gli “Archetipi” questi esseri equipaggiandoli ai nostri personaggi possono apprendere un determinato numero di abilità migliorando la propria esperienza sconfiggendo nemici. In tutta l’avventura sono presenti ben 40 “Archetipi” tutti completamente sbloccabili rispettando però determinati parametri.
Infine, i nostri protagonisti miglioreranno le loro abilità aumentando di livello semplicemente eliminando i nemici e ottenendo punti esperienza dedicati. (molto simile a quello che avviene ai Archetipi).
L’enigmatico potere degli Archetipi
In Metaphor: ReFantazio scoprirete il misterioso potere degli Archetipi. Questo potere, risvegliato per la prima volta da Will, infonde al nostro protagonista una potenza a dir poco incredibile in grado di plasmare ogni cosa.
Il Magla scintillante in questa trasformazione ammanta l’intero corpo in una figura che sembra molto vicina ad essere un eroe. Sembra essere una sorta di magia, ma dopo alcuni istanti capirete che non è nulla di normale anzi rimane ancora per molti un mistero.
Questo è uno dei tanti segreti se si celano nella narrativa enigmatica di Metaphor: ReFantazio, dove il tutto non è mai scontato.
Esplorazione e componente sociale
A livello di esplorazione, Metaphor: ReFantazio propone un sistema di mappe collegate tra loro. Ad esempio i dungeon, che andrete ad affrontare sono strutturati piuttosto bene, con una varietà degna di nota che viene affrontata con un gameplay in terza persona.
Sarà fondamentale migliorare il proprio equipaggiamento acquistando dai vari mercanti sparsi nel mondo di gioco.
Nel corso dell’avventura sono saranno presenti pure varie attività sociali studiate per migliorare i legami con i nostri compagni. Tali legami sono fondamentali anche sotto il punto di vista degli Archetipi, visto che andranno a migliorarsi con loro.
Nel relativo menu è presente inoltre un calendario, dove il giocatore può tenere sotto controllo ogni dettaglio della settimana. Una meccanica che senz’altro gli appassionati della serie Persona conosceranno bene.
Dei misteriosi nemici
La scoperta in Metaphor: ReFantazio è il fulcro dell’esperienza, e andando avanti nella storia conoscerete anche dei temibili nemici chiamati “Umani”. Essi sono dei mostri dalla forma bizzarra, diversa da qualsiasi altro animale. I loro corpi racchiudono immense quantità di Magla, instabile e in forma diversa.
Sebbene siano dei mostri con un temperamento impulsivo possono utilizzare la magia quando lo ritengono opportuno anche se al netto di tutto sono privati di qualsiasi forma di intelligenza.
Will e i suoi compagni dovranno fare molta attenzione quando decideranno di affrontarli, visto che sono assolutamente pericolosi dato che non si conosce ancora oggi la loro provenienza o quasi.
Tecnicamente impressionante su Xbox Series S/X
Metaphor: ReFantazio sul lato tecnico è davvero impressionante, con un lato estetico molto ispirato e una caratterizzazione del mondo di gioco a dir poco straordinaria.
In fase di recensione abbiamo avuto il piacere di testare al meglio Metaphor: ReFantazio su Xbox Series S/X, e nel complesso siamo rimasti piacevolmente sorpresi della qualità messa in campo dal team di sviluppo.
L’intera esperienza è sottotitolata in lingua italiana, e il doppiaggio in giapponese dona all’opera un’identità subito riconducibile già dai primi istanti di gioco. I caricamenti sono piuttosto rapidi, e al netto di qualche calo di frame rate tutta l’esperienza è di altissimo livello.
Infine, il comparto sono è di altissima qualità, grazie alla presenza di numerose tracce che si amalgamano perfettamente con lo stile del titolo.
Conclusione
Metaphor: ReFantazio è l’ennesima dimostrazione di come Atlus non sbaglia mai un colpo. Dopo il successo ottenuto con Persona 5 Royal e Shin Megami Tensei V, il team di sviluppo è riuscito a confezionare una nuova incredibile esperienza, che vanta una storia accattivante, e un sistema di combattimento galvanizzante. Se siete appassionati delle loro opere ludiche, Metaphor: ReFantazio fa al caso vostro, un titolo imperdibile che si candida prepotentemente come migliore titolo del 2024.