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Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry – Recensione

Leisure Suit Larry riuscirà con Wet Dreams Don’t Dry nella difficile impresa di piacere al pubblico odierno, d’immettersi in una nuova realtà, lui che di amori – a detta sua – se ne intende.
 Distribuito da Assemble Entertainment

Chi non avesse mai sentito parlare della famosa saga, ci troviamo di fronte ad un’avventura grafica dalle impostazioni classiche, nel quale dovremo guidare un goffo porcellino eccitato “Larry” per le vie e i locali della sua citta.
Lo scopo di larry è solo uno, conquistare le donne del suo cuore con  la  sua costanza,e con  alcune battute di dubbio gusto.Incontreremo tanti puzzle ed enigimi  durante questa avventura, sotto forma di ostacoli da superare e fetch-quest.
A condire le nostre esplorazioni e la ricerca forsennata di “patata” di hitbox cliccabili sono situzioni pittoresche, molto piccanti e pruriginose, sessualmente esplicite, nulla che nel 2019 possa stupirci ovviamente o scandalizzarci davvero, ma che sicuramente ci faranno scappare tanti sorrisi. Fate attenzione però larry è famosissimo per i suoi fallimenti , ogni personaggio comico resta comico fino alla fine…. quindi poca patata!.

Il tema erotico ovviamente non è l’unico ma è il sottofondo, è una storia con flebi di elementi Schi-fi che fa il verso e la parodia alla apple, che in siciliano si chiamanu puma, il gioco trasporta di forza larry dal passato ai giorni nostri, il nostro impetuoso protagonista si risveglia nel presente con il suo grande umorismo vecchio di trent’anni e nessuna compresione delle nuove tecnologie.

Grazie alla’aiuto di PI, una Cortana e nostra compagna di viaggio, imparerà ad usare il suo piphone al meglio , cosi da cercare donnine nude su internet, nel momento in cui arriveremo ad un rating di 90 punti potremo finalmente chiedere un appuntamento alla gelida Faith, partener professionista di B.JOBS, avete capito l’andazzo di questo gioco!
Il gameplay consiste dunque nell’esplorazione e l’interazione con lo scenario, che ci fa da sfondo in questa avventura al fine da proseguire con la nostra avventura, possiamo selezionare l’inventario ed esaminare, combinare oppure utilizzare i vari strumenti ed oggetti a nostra disposizione. Possiamo inoltre consultare timber, opzione che serve unicamente a dare colore alla nostra avventura.
E come container di alcune battute e informazioni sui personaggi secondari. Instacrap, invece, lo utilizzeremo per guardare nuovamente le cutscenes, alcune delle quali segrete.

La rassegna delle App dai nomi storpiati può dare un’idea dell’umorismo, ma non pensiate che sia tutto così tanto (e sempre) assillante. È vero, spesso è scatologico, di pancia e basso, ma mai becero fino alla fine. Non mancano momenti di un certo acume, di metanarrativa, di citazionismo spianato (da Overwatch all’ormai onnipresente Lovecraft) e divertenti richiami al primo LSL.

I vari personaggi sono sempre il metro di confronto con cui rapportare Larry e ci dimostrano – è anche il caso degli Achievement – che dietro ogni battuta c’è l’effettiva consapevolezza sia delle corde toccate, sia delle pause da prendersi per non stufare. Non è raro che i creatori si prendano in giro da soli.

La presenza dell’interfaccia digitale Pi aiuta, e non poco, fornendo costantemente un punto di vista esterno al protagonista e una voce piena di buon senso. Similmente aiuta la presenza di un comparto di personaggi secondari dalle motivazioni forti: non tutto gira intorno al mondo di Larry, e la trama di alcuni match potrà far piacere a chi dovesse temere una scrittura sessista, anche se chiaramente non ci troviamo nel reame del Politically Correct e della sottigliezza umoristica. Ma, è bene precisarlo, neanche nel mondo rancido dei primissimi Leisure Suit.

I Timber Match servono a riprodurre la struttura che ha garantito il successo del primo, storico capitolo: rappresentano una serie di enigmi che vengono forniti simultaneamente, lasciando che sia il giocatore a capire l’ordine con cui risolvere le varie problematiche, passando da un luogo all’altro con una certa libertà.

L’aspetto Punta e Clicca, proprio per la sua non linearità, è soddisfacente. Gli sfondi sono ricchi di dettagli e in movimento, con elementi facilmente distinguibili, ma può sempre capitare di dover fare qualche volo pindarico per poter proseguire. I dialoghi, ben distribuiti e ben scritti, soffrono delle risposte di alcuni Npc, che durante le situazioni più movimentate a volte sono generiche, scritte in modo tale da corrispondere a qualunque opzione di dialogo scelta dal giocatore. Una pigrizia di scrittura che si ripete un po’ troppo spesso.

Negli ultimi anni Leisure Suit non ha riscontrato particolare successo, e a guardare bene non soltanto a causa del ricambio generazionale, del passaggio in secondo piano dei Punta e Clicca, e della non proprio carismatica figura del protagonista, davvero lontana dai gusti odierni. Alcune polemiche hanno circondato il remake del 2013 spingendo la penna creatrice dello sfortunato playboy, Al Lowe, a prendere le distanze dal team di Replay Games, e così è stato anche per il cuore di molti fan, che oramai ci avevano perso le speranze.

Tecnicamente parlando, invece, non ci sono particolari intoppi, se non quelle piccolezze già segnalate (menù non sempre responsivo, mancanza di autosalvataggio) e un quasi invisibile errore di continuity che appare interagendo con alcuni oggetti (un personaggio viene nominato da Larry prima ancora che venga conosciuto).

Le strade di New Lost Wages, lontane dal tono noir e malato d’una volta, sono più vivaci e acide, mentre i personaggi secondari rappresentano stereotipi dei giorni nostri, dall’hipster al videogiocatore, dall’influencer alla cam girl. Scelte necessarie per tentare di reiterare una formula così vecchia senza danneggiarne l’effetto osè, anche se alle volte, tentando di accontentare tutti e inseguire il mercato, le soluzioni si rivelano un po’ blande.

Il problema semmai è un altro: si poteva tentare di dargli un tocco più autoriale, provare a imparare dal maestro invece di limitarsi ad adattarlo, perché qualcosa si è persa nella traduzione. Improvvisamente Larry ha dei rivali nel suo stesso territorio e viene da pensare, semplicemente, ai due South Park di Obsidian e Ubisoft, che in alcuni casi hanno riproposto lo stesso tipo di comicità (tolte le pick-up line), ma su un livello qualitativo differente, di vera rottura dei soliti trope. Ma anche, sul piano erotico, a gran parte della produzione giapponese, che sicuramente strappa a Leisure Suit il ruolo egemonico che poteva avere in passato, in quanto prodotto del suo tempo.

Sul versante artistico ci si può solo soffermare sulla bellezza dei disegni, in pieno stile fumettoso e comico americano, sulla bontà del doppiaggio inglese, zeppo di doppi sensi e ottimamente recitato, e melodie che vi entreranno in testa appena ascoltate. Non siamo, ovviamente, di fronte ad un capolavoro irrinunciabile, ma i ragazzi di Crazy Bunch hanno dimostrato di sapere il fatto loro sotto quest’aspetto.

 

 

 

 

Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.