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La Roblox Corporation è stata accusata di sfruttamento minorile.

Roblox. Tutti conoscono questo MMO uscito nel 2006 per PC e più in là per i dispositivi mobile e per Xbox One. Ma lo sapevate che c’è qualcuno che considera i suoi creatori delle menti diaboliche?

In un video del canale YouTube People Make Games viene spiegato che la Roblox Corporation maltratta dei poveri bambini di un’ età compresa tra i 9 e i 15 anni.

Questi ragazzini, che costituiscono la maggior parte dell’ utenza della piattaforma, creano dei giochi con i suoi tool interni con la promessa di venire pagati. Peccato, però, che i soldi che gli arrivano sono solo il 24, 5% di quel che gli spetta. Invece tutto il resto va alla compagnia che ne riceve  il 70% da Steam e l’88% dall’Epic Games Store e dal Microsoft Store.

Ma questa è solo una parte delle tante critiche mosse dal canale. Quando creano un gioco, i giovincelli non hanno molti spot a disposizione e, quindi, le loro creazioni difficilmente si fanno notare nello store di Roblox.  Al massimo, se vogliono qualche spot in più, devono comprarlo pagando tantissimi Robux.

I Robux, per chi non lo sapesse, sono le monete virtuali usate in Roblox. Se ci dovesse essere qualcuno che li vuole trasformare in soldi veri, ne deve ricavare almeno 100.000 (equivalenti a 1000 dollari). Tuttavia la somma che questi riceve, anzicché essere quella desiderata, è di soli 350 miseri dollari.

Per non parlare, poi, dell’ abbonamento Premium che richiede il pagamento di 5 dollari al mese. Senza di esso, risulta impossibile ritirare ogni soldo. Insomma… Tutte queste affermazioni fanno capire quanto avida e senza cuore sia la Roblox Corporation, ma le cose stanno davvero così?

Per saperlo, i ragazzi di Eurogamer sono andati dai suoi vertici per chiedergli cosa ne pensano del video, ma la risposta che hanno ricevuto non ha molto a che vedere con le accuse. Al massimo si è parlato solo della crescente quantità di denaro versata agli sviluppatori e dei vari programmi di supporto creati per aiutarli ad avere successo sulla piattaforma.

 

Fonti: EurogamerGamesIndustry

 

 

 

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊