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JustAxe – Recensione

JustAxe – Recensione

Quando creature malvagie invadono il mondo pacifico di JustAxe, portano con sé una valanga di problemi, trasformando la vita quotidiana in una lotta per la sopravvivenza. Alcuni mostri si limitano a saccheggiare le taverne di tutta la birra per poi crollare sul tavolo, ma la maggior parte è decisamente più ostile: brandiscono mazze, mostrano zanne affilate o sgocciolano acido su ignari umani. Per Martha – una giovane ragazza che sembra uscita direttamente da Alice nel Paese delle Meraviglie – accade il peggio: sua sorella viene rapita da queste creature pericolose. E cosa fa Martha? Si mette ad aspettare aiuto con le mani in mano? Assolutamente no! Dopo aver ricevuto una misteriosa lettera che suggerisce un modo per liberare il mondo dai mostri una volta per tutte, afferra un’ascia d’oro e parte per compiere l’impossibile.

Questo sembra l’inizio di un’avventura epica, e all’inizio lo è davvero. Ma proprio quando pensi che stia per decollare, tutto finisce troppo in fretta. Con una durata di gioco di appena due o quattro ore, questo platform 2D fatica a gestire il ritmo tra tappe chiave, sfide e narrazione. Ha idee interessanti e meccaniche intriganti, ma poco spazio per esplorarle. È come se fosse un gioco più grande compresso in un involucro minuscolo. Proprio quando sblocchi tutte le abilità e cominci a usarle in modi creativi, ti ritrovi già negli ultimi livelli. E proprio mentre il mondo inizia finalmente a prendere forma, con ambientazioni più variegate, puzzle e personaggi, ecco che arriva la scena finale. Sebbene l’obiettivo di Martha sia ammirevole (e facile da sostenere), manca completamente una costruzione soddisfacente verso il suo traguardo. Alla fine, l’esperienza risulta piatta e deludente.

 Movimento goffo e controlli frustranti

Uno degli aspetti più fastidiosi di JustAxe è il sistema di movimento, che rende ogni azione un po’ troppo pesante e macchinosa. La velocità base di Martha è lenta e impacciata, quasi come se avesse dei pesi legati alle caviglie. A metà gioco, ottieni una “corsa” che in realtà è più un balzo per superare grandi distanze, ma con un tempo di recupero che non permette di usarlo in sequenza. Questo crea momenti di frustrazione quando devi attraversare livelli progettati per richiedere precisione millimetrica.

Il salto funziona bene, ma i livelli sono spesso pieni di bordi che richiedono di aggrapparsi e tirarsi su manualmente, interrompendo il flusso naturale del movimento. Ogni volta che ti fermi per premere un pulsante extra per issarti, senti che il gioco ti sta frenando. È come guidare un’auto che si spegne continuamente durante un viaggio.

Nonostante ciò, ho apprezzato l’esplorazione. I livelli nascondono collezionabili, pozioni curative e altre sorprese che vale la pena scoprire. Tuttavia, più il gioco introduce nuovi modi per muoversi – come una frusta per oscillare su anelli o un’ascia per scalare pareti – più emergono problemi tecnici.

 Problemi di precisione e reattività

I due principali problemi che ho riscontrato riguardano la precisione e la reattività. Prendiamo la frusta, ad esempio: a volte ha un ritardo che mi faceva mancare i salti, o semplicemente non si agganciava agli anelli anche quando l’animazione mostrava chiaramente che li avevo toccati. Arrampicarsi sulle pareti, invece, era talmente frustrante che ho seriamente considerato abbandonare il gioco. Mi è capitato spesso di dover saltare da una parete all’altra per raggiungere una piattaforma sopra, ma il gioco non riconosceva correttamente la direzione del salto, facendomi cadere ripetutamente al punto di partenza.

 Combattimenti banali e ripetitivi

Fortunatamente, i combattimenti sono almeno coerenti, anche se piuttosto insipidi. Gli sprite dei nemici sono visivamente carini, ma tutto il resto sembra aggiunto come un ripensamento. Non c’è nulla di memorabile nei loro attacchi: alcuni corrono semplicemente verso di te, altri ti colpiscono con mazze o lanciano proiettili. Anche gli attacchi dei boss sono poco ispirati, con animazioni grezze e poco dinamiche.

E poi c’è l’ascia di Martha, che è… beh, solo un’ascia (il gioco mantiene almeno questa promessa). Hai un singolo attacco corpo a corpo, nient’altro. Non puoi lanciarla, non puoi caricarla di magia, non puoi nemmeno sbloccare nuove mosse. Per un’arma che dà il nome al gioco, ci si aspetterebbe qualcosa di più potente o versatile, ma qui non c’è nulla di tutto ciò. JustAxe – Recensione

 Un finale impreparato e frustrante

Nonostante i difetti nei controlli e nei combattimenti, gran parte dell’esperienza rimane piacevolmente rilassata. La densità dei nemici per livello è ben bilanciata, e i puzzle sono quasi assenti fino alle aree finali, permettendoti di procedere senza troppe complicazioni. Tuttavia, il boss finale è un brusco cambiamento di ritmo. Le meccaniche di combattimento vengono improvvisamente accelerate, con attacchi mai visti prima e tempi di reazione ridotti all’osso.

Mi aspettavo che il boss finale combinasse tutti gli elementi incontrati fino a quel punto, ma invece mi sono trovato completamente impreparato. Con salti frequenti e bordi da aggrapparsi, il combattimento diventa quasi impossibile, dato che devi costantemente lottare contro i controlli imprecisi.

Un’estetica incantevole

Se c’è un aspetto in cui JustAxe eccelle, è sicuramente la presentazione visiva. Lo stile artistico è bellissimo, con design dei personaggi dettagliati, ambientazioni colorate e location variegate. Giocare sembra davvero sfogliare un libro illustrato di fiabe. Martha è una protagonista affascinante, con una personalità vivace e sarcastica che avrei voluto vedere più sviluppata attraverso dialoghi e interazioni.

Conclusioni

In un mare di platformer, JustAxe non riesce a distinguersi come un titolo degno di nota. I controlli scadenti, il movimento goffo e i combattimenti banali avrebbero richiesto un’ulteriore fase di rifinitura prima del lancio. Sebbene il gioco abbia grafica accattivante e personaggi deliziosi, è evidente che molte delle sue componenti necessitavano di più tempo per essere perfezionate.

Un’idea creativa rovinata da una realizzazione superficiale e da problemi strutturali difficili da ignorare. J

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Biagio Scaglia

Sono cresciuto con Nintendo, passando giornate intere tra avventure di Mario, sfide con Zelda e corse su Mario Kart. Questa passione mi ha accompagnato negli anni e mi ha portato a voler esprimermi, condividendo news e curiosità con uno stile amichevole e diretto. Il mio sogno? Diventare una voce di riferimento per la community Nintendo.

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