Switch

Il posticipo del sequel di Breath of the Wild ha comportato un calo del 4% delle azioni di Nintendo.

Rimandare un gioco non è molto semplice. Soprattutto quando ad attenderlo ci sono miliardi di giocatori in tutto il mondo. E questo Nintendo sembra saperlo. Dopo tutti i posticipi che ha subito The Legend of Zelda: Breath of the Wild nel suo ciclo di sviluppo, è chiaro di come la casa di Kyoto ci tenga particolarmente alla qualità delle sue uscite. Ok. Non sempre è stato così, è vero, ma la logica è sempre rimasta quella. Eppure le conseguenze di una scelta del genere non sono legate solo all’ attesa del pubblico, ma ci sono di mezzo anche quelle economiche.

Ieri la casa di Kyoto ha posticipato il seguito dello stesso Breath of The Wild. Il game director Eiji Aonuma ha spiegato che vuole rendere sempre più magnifico il nuovo gioco, ma non ha dato delle informazioni precise sul rinvio. Comunque pare che la sua scelta abbia comportato oggi un calo delle azioni della grande N del 4%.

La perdita crea dei dubbi di natura finanziaria. L’analista Hideki Yasuda di Ace Research Institute ha previsto che il gioco, quando verrà pubblicato, dovrebbe vendere 10 milioni di copie. Tuttavia, ora che è stato rimandato, egli si chiede se ci saranno dei problemi per le vendite dei software Nintendo in vista del nuovo anno fiscale.

Comunque non si tratta di un danno irrimediabile. Quest’ anno usciranno anche degli altri giochi per Switch che sono tanto attesi. Per esempio Splatoon 3, Xenoblade Chronicles 3, Mario & Rabbids: Sparks of Hope e Pokémon Scarlatto e Violetto. Chissà come se la caveranno nel mercato.

 

Fonte: Bloomberg

 

 

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊