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I Puffi: Missione Vilfoglia – Recensione

I Puffi: Missione Vilfoglia – Recensione

Il franchise belga che vede come protagonisti degli omini blu h avuto il suo esordio negli anni ’50 e ’50. Ed è rimasto sempre attivo e in voga fra grandi e piccini, tra cartoni animati, lungometraffi, vieogiochi, live action e anche con un reboot della serie animata. Sviluppato da Osome Studios e da Microids, il team ci ha messo testa e cuore nel realizzare questo titolo. Da fan dei puffi non potevo non giocare questo gioco, ho passato ore e ore della mia infanzia (e non solo) a guardare i Puffi e a cantare la sigla della serie animata. I Puffi sono nati dalla matita di Peyo e di Yvan Delporte, talentuosi fumettisti.

Il precedente capitolo

Nel precedente capitolo il malvagio mago da strapazzo “Gargamella” cattura nuovamente puffetta e ne consegue un operazione di salvataggio da parte del nostro amato Grande Puffo e i suoi puffi. Ogni puffo ha le sue abilità speciali che risulteranno molto utili nei vari mondo per salvare Puffetta che è femminile e carina. Grande Puffo è il capobranco di tutti i puffi, puffo forzuto è il puffo coraggioso con coraggio da vendere. Diciamo che i personaggi la maggiorparte di noi li conosce gia, Golosone, inventore ecc ecc. Inostri amici puffi devono viaggiare in mondi diversi attraverso dei portali.

Il gioco era suddiviso in mondi. I mondi erano costituiti da vari livelli: livelli di lava, di ghiaccio e livelli di Città tra cui Parigi. Ogni mondo ha cinque livelli, una volta completati affrontiamo il boss di fine livello. I boss sono tutti diversi. Ogni puffo può ultilizzare tecniche diverse per affrontarli, per superare ostacoli e sbloccare i segrreti. Il percorso è lineare, non c’è molto spazio per l’esplorazione. E’ possibile portare coi noi altri giocatori e farci aiutare nel salvataggio tramite co-op.

 

Dobbiamo raccogliere le Pufbacche che attivano la classica melodia dei puffi. Non ci sono molte ricompense a fine livello ne a fine mondo. Lo sviluppatore Way Forward aveva creato un gioco competente in generale. La grafica non è niente di straordinario, ha la stessa tavolozza di colori vivaci che ci aspettiamo per un gioco simile. I livelli sono abbastanza diversi fra di loro così come i puffi. La musica a volte sembra stridere ma si adatta bene al tono del gioco ed è fedele alla canzone dei puffi. Ovviamente il team sa perfettamene che i giocatori di questo titolo sono per lo più bambini, che al massimo gioca insieme ai genitori. Quindi il gioco ha la difficoltà adatta ai giovanissimi, e la giusta dose di sfida, riesce comunque ad essere un’avventura decente.

I Puffi: Missione Vilfoglia – Recensione

Eccoci qua… il nuovo gioco dei Puffi è nelle nostre mani. Platfom 3D, divertente e colorato. Il Puffo narratore ci introduce agli eventi attuali del gioco e ci rende partecipi sulla nuova minaccia che devono affrontare i puffi. Questa volta il malvagio Gargamella armato di un potente grimorio ha creato una pianta tossica e ha rilasciato questa pianta nel mondo dei puffi. La pianta è nota col nome di Vileaf e ha contaminato tutto il mondo di gioco e ha creato dei pericolosi Viletrap che hanno catturato alcuni puffi. Il compito del nostro gruppo di eroi è di aiutare Grande Puffo e salvare il mondo e i puffi intrappolati. Il narratore riesce a rendere molto piacevole la narrazione e riesce sempre a mettere tutto in una prospettiva ironica.

Personaggi giocabili

I personaggi giocabili sono 5: Grande Puffo, Forzuto, Quattrocchi, Cuoco e Puffetta. Dobbiamo creare un antidoto per combattere la contaminazione, curare le piante che sono state contaminate e sconfiggere Vileleaf prima che sia troppo tardi. Ogni personaggio è come un alter ego degli umani, infatti ognuno di essi simboleggia alcuni aspetti degli uomini. Puffettà possiamo dire che incarna la vanitàe lo stereotipo di bellezza. Grande Puffo invece la saggezza, Golosone l’ingordigia e cosi via.

Gameplay

I Puffi: Missione Vilfoglia è un Platform 3D, dobbiamo saltare su alcune piattaforme, evitare spazi vuoti durante il percorso, sconfiggere o evitare i nemici, spruzzare l’antitodo nei vari mondi di gioco. Troviamo una diga, un castello degli umani e una palude. Le aree da esplorare sono abbastanza aperte, ma alcune aree sono simili ad uno scroller laterale, in cui dobbiamo spostarci in dei percorsi stretti e andare da destra a sinistra o da sinistra a destra dello schermo. Ci sono un bel pò di enigmi ambientali e un buon  backtracking che aggiunge dei livelli di profondità all’esplorazione.

Lo Smurfizer (Puffizzatore)

La nostra arma cura mondo è lo smurfizer, creato da Puffo Inventore, ci serve per spruzzare sulle piante contaminate il nostro antitodo e curarle. Le piante contaminate sono di colore viola e rosa, non sono molto diverse da quelle sane. Questo strumento somiglia molto ad una pompa dell’acqua collegata ad un serbatoio posizionato sulle spalle del personaggio. Come ogni serbatoio anche questo ha una capacità limitata di spray, infatti dopo qualche secondo di spruzzata lo spra finisce e dobbiamo ricaricarlo. Lo smurfizer si ricarica in rapidamente e automaticamente, non dobbiamo raccogliere nulla per ricaricarlo. Inoltre possiamo usare questo aggeggio anche per planare. A qualcuno di voi questo strumento ricorderà sicuramente lo Splac-3000 di Super Mario Sunshine.

Inizialmente possiamo utilizzare lo Smurfizer solo per spruzzare lantidoto, man mano che andiamo avanti sblocchiamo alcuni potenziamenti. Questi ultimi ci consentono di usarlo anche per scivolare su degli ampi spazi nel percorso, di caricare in avanti aumentando di velocità e possiamo utilizzarlo anche per aspirare gli oggetti.

Ambienti di gioco

Gli ambienti di gioco diventano più complessi man mano che avanziamo e che progrediamo per incorporare diverse abilità. Il livello del castello, ad esempio presenta vari momenti in cui i giocatori devono utilizzare lo Smurfizer per planare su alcuni spazi vuoti. In questi casi nel gioco sono state posizionate delle sfere durante i percorsi che servono per ricaricare il nostro serbatoio e darci l’energia necessaria per attraversare le aree.

Grafica e sonoro

Graficamente il gioco punta tutto sullo stile cartoon, colorato e ispirato alla prima serie animata, è una gioia per gli occhi poter esplorare il villaggio dei Puffi e le aree della foresta. Le animazioni sono fluide e riescono a dare un buon dinamismo all’esplorazione. La colonna sonora non è da meno, le sonorità sono apacate e si sposano perfettamente con lesplorazione della foresta. Non sto dicendo che è la migliore colonna sonora di sempre ma che è piacevole da ascoltare.

Combattimento

Andando avanti nel gioco anche il combattimento diventa un pò più complicato, i nemici da sconfiggere saranno vari. Alcuni possiamo sconfiggerli sparando con lo spray curativo, altri invece li vediamo appollaiati su dei pali di legno. Per poterli sconfiggere dobbiamo rmpere il palo prima di essere sconfitti. Possiamo anche evitare di combattere e decidere di correre tra i nemici, ma non è sempre possibile. Infatti in alcuni casi per poter proseguire dobbiamo eliminare tutti i nemici in quella determinata area. I Pu

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Difficoltà

Anche questo capitolo “I Puffi: Missione Vilfoglia” è stato progettato per una fascia di giocatori più giovani, ma alcuni incontri di battaglia sono sorprendentemente impegnativi. Infatti in alcunee aree c’è un gran numero di nemici da sconfiggere. Ci sono tre livelli di difficoltà, impostati in modo tale da permettere ai bambini di scegliere quello che si adatta di più a loro. Ovviamente potranno anche modificarlo durante la partita. Inoltre c’è anche la possibilità di inserire la funzione di “mira automatica” in modo tale da rendere più semplice la mira dello Smurfizer sui nemici vicini. Alcuni nemici si muovono abbastanza velocemente e rende più complicato colpirli. Il nostro puffo in questo caso si muove in modo irregolare e rende il gioco stridente.
Quando subiamo danni o cadiamo nelle buche o nei spazi vuoti perdiamo una parte di salute. La salute possiamo ricaricarla rompendo le casse sparse nell’area di gioco. Se abbiamo subito un bel pò di danno e non ci curiamo, possiamo morire ma ci rigeneriamo rapidamente al checkpoint più vicino.

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Collezionabili

Nel gioco ci sono un bel pò di oggetti da collezionare nascosti, possiamo cercarli in ogni ambiente. Questi oggetti possiamo utilizzarli insieme alla valuta di gioco. La valuta di gioco ce la guadagniamo con le piante curative. Possiamo acquistare potenziamenti extra per i nostri personaggi e per lo Smurfizer, inclusa la salute extra.

Multiplayer cooperativo locale

Per ultimo ma non meno importante, il multiplayer cooperativo locale per due giocatori. Possiamo giocare in due, lavorando insieme il secondo giocatore diventa un piccolo robot che può curare piante e nemici contaminati e può far cadere dei semi esplosivi per sconfiggere i nemici. I Puffi: Missione Filvoglia – Recensione

Qualche piccolo “difetto”

Beh il gioco non è esente da difetti, purtroppo ci sono alcune sezioni platform un pò frustranti che si concentrano sul movimento rapido attraverso gli ambienti o sulla tempistica dei salti per atterrare sulle piattaforme. In alcuni ambienti ci sono troppi ostacoli e/o nemici in cui è impossibile non subire danni. Due dei personaggi sono un pò antipatici, Grande Puffo e Puffo Quattrocchi sono leggermente egoisti e Quattrocchi è anche scortese e sarcastico coi suoi compagni. Magari bisognerebbe renderli un pò più “dolci” passatemi il termine visto che comunque è un gioco adatto ai bambini piccoli. Probabilmente qualche mamma storcerà un pò il naso a riguardo, ma per me che sono amante dei puffi di vecchia data, va bene anche così.

Il gioco ha doppiaggio e sottotitoli, quindi non bisogna eggere per forza per seguire le vicente del gioco. Vi ricordo inoltre che durante il gioco sentiamo spesso la parola “smurf”, spesso sostituisce verbi e nomi. Cosi come la parola “Puffo” che viene usata in alcune esclamazioni. Per noi adulti non è un problema capire a cosa si riferisce questa parola, magari per i più piccini non è così facile da capire. Non ho riscontrato ritardi di nessun tipo durante il gioco e i tempi di caricamento nella versione Xbox e PlayStation sono abbastanza veloci.

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Conclusione I Puffi: Missione Filvoglia – Recensione

I Puffi: Missione Vilfoglia è un buon gioco, il gameplay di base per eliminare la contaminazione e curare la terra è divertente. Pur avendo una forte personalità, Grande Puffo e Puffo Quattrocchi riescono a impersonare abbastanza bene i personaggi originali dei vecchi cartoni animati. Il gioco è piacevole e colorato e abbastanza facile, apparte qualche picco di difficoltà in alcuni ambienti. Peccato però per la quasi totale  mancanza di boss fight. In definitiva i fan degli omini blu si divertiranno a passare qualche ora in loro compagnia magari coi più piccini. Per quanti riguarda invece i più piccini di sicuro si divertiranno e si innamoreranno dei Puffi, anche chi non li ha mai visti prima. I Puffi: Missione Vilfoglia – Recensionee

I Puffi: Missione Vilfoglia è isponibile per PlayStation 4, PC, Xbox Series X/S, Nintendo Switch, PlayStation 5 e Xbox One.

La versione PlayStation del titolo conta un totale di 29 Trofei di cui 13 di Bronzo, 9 d’Argento, 6 d’Oro e 1 di Platino.

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Giovanna

Sono appassionata di videogames, gioco da circa 13 anni, possiedo tutte le console,amo i giochi che riescono a coinvolgermi e sono impegnativi, tra i miei preferiti c'è Zelda, Assassin creed e Uncharted. Amo serie tv e film soprattutto horror, sono appassionata di libri horror, thriller e fantasy.