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Hokko Life – Recensione (Nintendo Switch)

Hokko Life – Recensione (Nintendo Switch)

Hokko Life è il nuovo gioco di simulazione sociale in stile Animal Crossing sviluppato da un unico sviluppatore, Robert Tatnell, noto anche come Wonderscope e pubblicato da Team17. Sarà disponibile a partire dal 27 settembre su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC tramite Steam, uscendo definitivamente dalla versione ‘Accesso Anticipato’ pubblicata a giugno dello scorso anno su PC.

Ricordiamo inoltre che durante il suo periodo di accesso anticipato, Hokko Life è stato ampliato con nuovi contenuti e meccaniche di gioco grazie ad alcuni aggiornamenti:
The Farming Update: aggiunge una nuova area al gioco e ha dato ai giocatori l’opportunità di mostrare il proprio pollice verde
The Village Chic Update: ha introdotto oltre 250 nuovi cappelli, maschere, occhiali e altri accessori
The Super Shopper Update: consente ai giocatori di visitare una nuova area del centro città
The Narrative Update: ha modificato e rivisto l’introduzione del gioco ed ha introdotto quattro nuovi abitanti del villaggio
The Mayor Merits Update: consente ai giocatori di completare le attività nel gioco in cambio di “meriti del sindaco” che sbloccano vantaggi progettati per rendere la vita a Hokko un po’ più facile
Tutti questi aggiornamenti li ritroveremo poi nel gioco completo.

“Scendi dal treno ed entra nella tua nuova vita nel villaggio di Hokko! Prendi il controllo della vecchia officina e diventa creativo; usa materiali artigianali e progetta tutto in città! Con completa libertà creativa, che tipo di città costruirai?”

GAMEPLAY

Ed eccoci finalmente approdati su Hokko Life, pronti per una nuova avventura all’insegna di una vita tranquilla in un villaggio che ancora però dobbiamo conoscere meglio!
Il gameplay di Hokko Life inizia con la creazione del personaggio nel quale possiamo scegliere il colore dei capelli e degli occhi e anche della pelle, oltre che il tipo di acconciatura che più preferiamo.
Una volta deciso questo, partirà il filmato dove troveremo il nostro personaggio seduto nel vagone del treno che viaggia verso un villaggio ancora sconosciuto, un po’ come in Animal Crossing: New Leaf.
Una volta arrivati alla stazione ci ritroveremo in una piazza, dove vedremo sullo schermo a sinistra un’orologio che ci indica l’orario, il giorno della settimana e la stagione mentre a destra c’è il nostro zainetto che si può aprire premendo X.

Ci dirigeremo quindi lungo una scalinata che ci porterà con un breve percorso in una locanda dove troveremo due personaggi con le sembianze di animali che ci accoglieranno amorevolmente.
Faremo quindi la conoscenza di Oma, un elefantino ch gestisce la locanda, e Moss, una giraffa che gestisce il negozio di fronte al bar. Una volta scambiate due parole, Oma ci chiederà di sederci e se vogliamo qualcosa da bere. Possiamo scegliere tra il tè, un caffè o un bicchiere d’acqua, in questo caso un po’ come quando si va a prendere il caffè nel bar di Bartolo di Animal Crossing.
Arrivati già a questo punto dell’avventura è senza dubbio naturale fare il paragone con il titolo Nintendo, Animal Crossing, soprattutto se si è fan della serie dal primo in assoluto.

Al villaggio non avremo da subito una dimora fissa, infatti Oma, molto gentilmente, ci dice che può ospitarci per un po’ nella sua stanza sopra la locanda. Il mattino dopo andremo in esplorazione di questo villaggio a conoscere gli altri abitanti. Da qui inizieremo ad avere il primo approccio con le richieste da dover soddisfare, che potremo consultare nella pagina successiva a quello dello zainetto una volta aperto.
Dopo aver fatto il giro degli abitanti e aver completato la prima richiesta, torneremo da Oma nella sua locanda nel quale ci dirà poi che se vogliamo rimanere per più tempo, lui stesso e Moss ci daranno una mano per costruire una casetta tutta per noi.

UNA VITA TRANQUILLA

Come detto poco prima, chi come me è amante di Animal Crossing, salta subito all’occhio che Hokko Life prende ispirazione appunto da Animal Crossing, il giorno targato Nintendo.
Anche qui la mappa del villaggio è divisa in diverse aree: quella principale è ovviamente la piazza cittadina dove si trovano la locanda di Oma e il negozio di Moss. Il villaggio vero e proprio dove abbiamo conosciuto i vari abitanti si trova poco più della piazza in una zona verde e piena di alberi, un po’ selvaggia diciamo perché ovviamente saremo noi col tempo a sistemare tutto. Andando avanti poi con la nostra vita tranquilla troveremo anche la spiaggia, la montagna e altre zone che scoprirete da soli, non voglio spoilerare troppo!

In ogni zona possiamo trovare risorse che ci saranno utili per creare oggetti attraverso un classico sistema di crafting come legno, pietre, tessuti e altro ancora.
Ma non è finita qui, possiamo catturare pesci ed insetti che completeranno il nostro catalogo e posso essere anche venduti per guadagnare monete, che possiamo utilizzare sia per fare shopping che per acquistare oggetti o materiali di cui abbiamo bisogno come l’ascia, il piccone oppure mobili per personalizzare la nostra casa. Inoltre possiamo anche raccogliere semi di piante, fiori e alberi per decorare il villaggio come preferiamo, nonché coltivare frutta e ortaggi.
Un’altra cosa da sottolineare è che in Hokko Life lo scorrere del tempo non segue quello reale e per certi versi è cosa che ho apprezzato così non è necessario dover aspettare il tempo per vedere completato qualcosa che ho costruito. Possiamo infatti mandare avanti il tempo andando a dormire nel nostro lettuccio e scegliere se dormire fino al mattino seguente oppure soltanto di qualche ora.

“Raccogli i tuoi materiali ed entra nell’officina per dare il tuo tocco personale a ogni oggetto del gioco. Usa il tavolo di design per costruire i tuoi mobili, combinando forme e materiali diversi in un editor semplice ma potente.”

CRAFTING E PERSONALIZZAZIONE

In Hokko Life è possibile praticamente fare qualunque cosa e dare sfogo alla nostra fantasia grazie al sistema di crafting e personalizzazione che non è così limitato rispetto ad Animal Crossing. Possiamo personalizzare gli oggetti come più ci piace, avremo a disposizione una serie di progetti che si dividono in oggetti piccoli, medi e grandi, ponti, letti e altro. Quando avremo scelto il progetto possiamo poi cambiare il colore utilizzando le vernici, scegliere la dimensione e utilizzare forme e materiali che preferiamo.

A differenza di Animal Crossing qui possiamo arredare la nostra casa e anche quelle dei villager, dato che al loro arrivo saranno praticamente semivuote. Questa “libertà” è ciò che più mi ha reso entusiasta di questo titolo, ovvero la possibilità di spostare qualsiasi oggetto, dall’arredamento nelle case dei villager all’arredamento all’interno dei negozi o il decorare l’esterno del villaggio. L’unica cosa che manca in Hokko Life è il terraforming, a cui magari siamo abituati in Animal Crossing: New Horizons.

“Ingaggia il costruttore locale e comincia a espandere la città. Posiziona le case dove preferisci, pronte ad accogliere nuovi abitanti.”

COMPARTO TECNICO

Il comparto tecnico di Hokko Life non è dei migliori, ma per un indie direi che tutto si comporta tutto abbastanza bene. Graficamente è molto bello da vedere nel suo stile cartoonesco, pieno di colori e luci, ma una piccola pecca sono gli abitanti che ho trovato un po’ spenti. A parte girare avanti e indietro per il villaggio non fanno altro e questo magari non ci aiuta a legarci a qualcuno di loro in particolare come può succedere invece in Animal Crossing. Inoltre non hanno un carattere ben specifico ma sono diciamo generici e di conseguenza non si contraddistinguono tra di loro a parte per la razza che varia tra elefanti, gatti, conigli, giraffe, ecc..
Un’altra cosa che può stancare è la colonna sonora, che per tutta la durata del gioco è sempre la stessa, tranne quando si entra nei negozi che è diversa ma al di fuori non cambia mai, come invece fa Animal Crossing che cambia in base all’orario della giornata.
È localizzato in italiano, punto a favore ovviamente, così almeno si è più facilitati a seguire ciò che stiamo facendo, senza avere problemi nel dover tradurre.

CONCLUSIONE

Ormai l’ho ripetuto svariate volte, ma Hokko Life riprende senza alcun dubbio lo stile estetico e le meccaniche di base del gioco Nintendo Animal Crossing, ma con grande gioia posso dire che i due giochi si differenziano nella personalizzazione, ossia che qui possiamo posizionare oggetti dappertutto, fuori, dentro le case, dentro i negozi, come allo stesso modo possiamo personalizzare le singole parti dei mobili come vogliamo, oltre che construirli da zero. Un’altra cosa che mi ha stupito e di conseguenza mi ha reso felice è che una volta superata la parte iniziale che può essere un po’ noiosa le attività da svolgere poi non calano, anzi, raggiunto un certo numero di abitanti e aver sbloccato le attività principali, le richieste da soddisfare continuano, assieme alla possibilità di sbloccare ed esplorare nuove aree della mappe.
Per essere un indie ha il suo bel da fare e posso confermare che è un ottimo sostituto di Animal Crossing, magari per chi non possiede la Nintendo Switch e ama questo genere di giochi, inoltre per il prezzo a cui viene venduto è un vero affare!


Giusy

Ciao! Sono Giusy e ho intrapreso la strada dei videogame da bambina con il Gameboy e Super Mario Bros, che però abbandonai crescendo. Con l'arrivo di Nintendo Wii mi sono innamorata della saga di The Legend of Zelda, iniziando proprio con Twilight Princess! ❤️ E da qui la passione videoludica non si è più fermata 💜