Gunbrella – Una meraviglia in pixel art da non perdere – Recensione
Gunbrella – Una meraviglia in pixel art da non perdere – Recensione
L’ 11 maggio del 2022 è stato un giorno speciale per i fan dei videogiochi indie. In quella data ormai lontana, Nintendo ha trasmesso in diretta sul suo canale YouTube uno dei suoi tanti Nintendo Indie World. La presentazione ha dato spazio a una buona manciata di titoli nuovi.
È stato proprio in quell’ occasione che i giocatori hanno conosciuto Gunbrella. Annunciato a metà presentazione, il gioco è un action adventure in single player con elementi da platform e da sparatutto a scorrimento.
Il suo sviluppo è attribuito a Doinksoft, una piccola casa di sviluppo indie con sede nell’ Oregon. Lo studio è affiliato al noto publisher Devolver Digital e ha lavorato in precedenza a Gato Robobo, un metroidvania in bianco e nero tanto elogiato dalla critica e dal pubblico.
Sviluppato durante la pandemia da COVID 19, Gunbrella prende il via da un mondo postindustrializzato che i giocatori dovranno esplorare servendosi di… un fucile a forma di ombrello. Il gioco è uscito il 13 settembre 2023 su Nintendo Switch. Purtroppo non è disponibile su altre piattaforme, ma può essere acquistato anche su Steam per PC Windows.
TRAMA
Le vicende del gioco si svolgono in un mondo devastato dallo sfruttamento aziendale e consumato dal tempo. Qui l’umanità sopravvive solo grazie ad una risorsa in esaurimento. Il protagonista è un boscaiolo burbero che sta tornando a casa dopo una raccolta di funghi. Ad un certo punto, vede da lontano la sua dimora in fiamme.
Preoccupato, corre dalla sua famiglia, ma ad attenderlo c’è una brutta sorpresa: qualcuno ha ucciso sua moglie e ha rapito sua figlia. L’arma usata per l’omicidio è il Gunbrella, una fusione tra un umbrello e un fucile lasciata in casa dall’ assassino. Dopo averla presa con sé, il boscaiolo parte per un lungo viaggio per ottenere vendetta e per scoprire le origini dietro a quello strano strumento.
Durante il suo cammino, dovrà fare i conti con il Cult 45, una setta occulta di cultisti, ghoul e poliziotti corrotti. In generale, la storia segue un’ evoluzione troppo semplice. Eppure propone sempre qualcosa d’ interessante.
Le personalità dei personaggi, gli elementi del noir punk e il tono della narrazione vi colpiranno al punto da appassionarvi. Lo stile del black humor non guasta mai con alcuni dialoghi che possono sfociare anche nel volgare. Oltretutto non mancano neanche degli ottimi colpi di scena.
GAMEPLAY
Oltre a saltare o a scattare, nelle sezioni di gioco il giocatore deve imparare ovviamente a usare il Gunbrella. Quest’ arma, per quanto possa sembrare bizzarra, può esservi molto utile. Può essere utilizzata per sparare proiettili infiniti, ma anche per raggiungere punti elevati, librarsi in aria o passare su delle funi appese tra le case del gioco.
Al tempo stesso, il boscaiolo può usarla per pararsi dai colpi avversari. Addirittura può anche fare i parry in modo da respingere i proiettili. L’ uso di questa meccanica non è semplice. Richiede un ritmo preciso e uno studio delle mosse principali del nemico. Quando in seguito la saprete padroneggiare bene, allora vi sentirete soddisfatti dei vostri progressi.
I controlli sono abbastanza intuitivi. Tuttavia bisogna ammettere che può esserci qualche difficoltà con la mira. Purtroppo nei platform, quando si tratta di aggiungere la mira per le armi da fuoco, non sempre è facile implementarla a dovere. Bisogna scendere a dei compromessi e questo è il caso di Gunbrella.
Per mirare bisogna usare lo stick analogico destro, ma usarlo in contemporanea con lo stick sinistro per i movimenti e con i pulsanti di attacco può risultare un processo molto macchinoso. Almeno, però, la mira ha il vantaggio di essere precisa senza un indicatore che passa a casaccio da un nemico all’ altro durante i colpi e i contrattacchi.
Il gioco si struttura con un sistema di città visitabili, tra cui quella di Orwell o quella di Adelaide. Per raggiungerle, dobbiamo trovare e avvalerci di un passaporto. Una volta ottenuto, dobbiamo esporlo presso una stazione che ci manderà subito un treno per gli spostamenti rapidi.
Oltre a stare in città, il giocatore può uscirne ed esplorare anche zone boschive, caverne, industrie abbandonate, miniere etc. etc. In città ci sono dei personaggi NPC che vendono oggetti curativi o altri generi di risorse all’interno dei loro negozi.
La merce può essere acquistata con delle monete che si possono guadagnare uccidendo i nemici del gioco o vendendo ai negozianti altre risorse guadagnate nel corso della nostra avventura. Altri abitanti possono fornire al protagonista delle informazioni con delle sezioni investigative, possono sottoporlo a degli enigmi o, addirittura, possono fornirgli delle missioni secondarie.
Di quest’ ultime il gioco ne è pieno zeppo e ogni missione è ben variegata. Inoltre, se consideriamo che la scelta dei dialoghi opzionali influisce sulla storia, ciò crea tutti i presupposti per l’innalzamento della rigiocabilità.
La difficoltà può essere scelta tramite un selettore personalizzato quando si inizia una nuova partita. Ciònonostante il livello di sfida complessivo resta medio. Le fasi di platforming possono essere a volte una vera e propria spina sul fianco, ma altre volte lo sono di meno. D’altro canto, sono sparsi sempre qua e là dei checkpoint a forma di panchina molto simili a quelli di Hollow Knight.
Il sistema di combattimento è molto frenetico. I nemici possono attaccarvi ripetutamente, ragion per cui dovete ucciderli uno ad uno. Tuttavia la loro IA non è un granché. Persino nella modalità difficile si limitano solo a sparare, ma non fanno nulla per ingannare il giocatore. Inoltre i boss strategicamente si assomigliano e non sono così difficili da fare fuori.
Nel corso del gioco, migliorerete gradualmente la vostra barra della salute e lo scatto. Collezionerete anche rottami o pezzi di ricambio per ottenere nuovi tipi di munizioni e potenziamenti per il proprio Gunbrella. Peccato solo che i potenziamenti sono pochi e le differenze tra una munizione e l’altra sono minime. Infatti è possibile completare il gioco anche usando solo quelle basiche.
In ogni caso, a parte queste piccole cose, Gunbrella resta un gioco molto divertente. Certo! Resta un titolo in stile platform ed è innegabile che sia lineare. Eppure le missioni secondarie, le scelte dei dialoghi opzionali, la difficoltà, gli enigmi e il collezionismo possono invogliarvi a giocare per più tempo. In generale Gunbrella dura tra le 5 e le 6 ore, che non sono molte, ma neanche poche.
COMPARTO TECNICO
Senza dubbio il vero punto di forza di Gunbrella è la sua estetica. La grafica del gioco emula lo stile dei giochi retrò a 16 bit come, ormai, fanno quasi tutti gli indie. Tuttavia lo fa in un modo sicuramente perfetto. Visualmente le ambientazioni, anche se sono miniaturistiche, sono una vera e propria bomba.
Le texture sono ricchie di dettagli, che si sposano con colori cupi e saturi in un mix dall’ aspetto dark e grottesco. Ogni ambientazione ha un suo filtro. La nebbia sarà al vostro fianco dall’ inizio alla fine del gioco e le location possono cambiare in base alle vostre scelte.
Se, però, le ambientazioni sono la parte cult di Gunbrella, anche i personaggi meritano tanto. La loro natura pixellosa e cartoonesca li rende distinguibili sullo schermo, anche se abbiamo notato una ripetizione degli stessi nemici in più zone. Le loro animazioni sono abbastanza fluide. Tecnicamente parlando, non ci sono problemi troppo frequenti e i caricamenti sono molto veloci.
Il gioco si presta bene anche in modalità portatile su Nintendo Switch. Inoltre la musica fa anch’essa il suo lavoro. A volte da’ un senso di suspense, altre volte diventa horror o drammatica, altre volte ancora assume un tocco jazz durante i momenti di relax. In ogni ambientazione c’è sempre una melodia diversa, che facilmente risulterà memorabile per le vostre orecchie.
I personaggi non sono doppiati. Si esprimono solo attraverso il testo, ma, durante le sezioni di gioco, si fanno scappare sempre qualche verso di bocca. Il gioco, oltre ad essere in inglese, è stato tradotto in giapponese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, russo, coreano e cinese.
Purtroppo manca la lingua italiana, ma chissà…. Visto il successo che il gioco sta riscontrando anche qui in Italia, magari vedremo una versione localizzata nella nostra lingua da un giorno all’altro con un possibile update. Chi lo sa? Restiamo in attesa.
CONCLUSIONI
Gunbrella è un titolo consigliabile per chi ama i giochi di avventura, ma, al tempo stesso, i platform. Tralasciando i suoi pochi difetti, il gioco è dotato di un comparto tecnico da paura e, per quanto la trama possa sembrare semplice, c’ha tutte le carte in regola per permettersi un certo senso di profondità.
Giocherete tantissimo avendo a disposizione una lunga lista di cose da fare. Siete pronti? Allora andate ad acquistare e a supportare questa hidden gem in 2D. Gunbrella può essere acquistato sia su Nintendo Switch che su Steam al prezzo regolare di 14, 99 €. Sulla base della valutazione del PEGI, si consiglia l’acquisto ad un target di giocatori di almeno 16 anni.