Grow: Song of the Evertree – Recensione –
Grow: Song of the Evertree mescola meccaniche tipiche dei giochi di coltivazione e di Animal Crossing miscelandoli in una trama fantasy.
Trama
Gameplay
Giocando a Grow: Song of the Evertree ti troverai ad affrontare tre principali compiti.
Giardinaggio
Per ripristinare la forza dell’Evertree dovrai prenderti cura di diversi biomi pulendoli e attraverso il giardinaggio riportarli in vita. Così facendo si raccoglieranno risorse per costruire nuovi oggetti e biomi. Quando un bioma raggiungerà uno stato abitabile verrà popolato da vari animali. La fase di giardinaggio è forse la più ripetitiva dato che è priva di sfide perché avremo semi infiniti e gli utensili non conoscono usura.
Costruzione della città
Quando avrai dei biomi ospitali inizierai a ricevere visite dagli abitanti che si erano dispersi nella galassia. Gli ospiti si fermano in visita per un giorno e se troveranno un casa libera potranno fermarsi per contribuire alla ricostruzione. Per poterli ospitare dovremo, con le risorse raccolte nei biomi, costruire nuove strutture e rifondare la splendida città che sorgeva ai piedi dell’Evertree.
Esplorazione
Col procedere della storia libererai sempre più terreno dalla corruzione e potrai esplorare i terreni che circondano il grande albero. Questo terreno è un vasto open world pieno di aree segrete da scoprire, personaggi da incontrare e lore da scoprire. Ci sono caverne piene di tesori e altri elementi da trovare. Non affronterai mai un combattimento e non avrai armi, l’esplorazione è un’attività rilassante e al massimo dovrai affrontare qualche enigma per procedere.
Il gioco vi fa capire cosa dovreste fare per proseguire la storia ma non vi forza mai a farlo anzi invita a prendervi il vostro tempo e fare quello che volete prima.
Semi del mondo
Grafica e sonoro
Grow: Song of the Evertree ha un art style gradevole, com modelli carini e tutta la grafica con tinte pastello e una modellazione morbida Grow: Song of the Evertree sembra un prodotto per bambini. Le animazioni del personaggio risulta spesso legnosa, specie quando il personaggio fallisce un’azione. Grow: Song of the Evertree Recensione
Il motore di gioco è Unity: un motore grafico che spesso ha dato problemi su Switch, purtroppo anche in questo caso non è andata benissimo. Ci sono importanti cali di frame-rate durante alcune cutscene e spesso, se osserviamo qualche oggetto da vicino notiamo modelli e texture un po’ troppo in bassa risoluzione. Fortunatamente durante il gameplay il gioco risulta più fluido e la natura estremamente rilassata del gioco stesso non da problemi nel caso ci fosse qualche ritardo nell’input di un comando. Durante l’esplorazione open world ci sono spesso elementi che vengono caricati in ritardo causando nulla di drammatico ma il fenomeno è evidente.
Le musiche sono molto piacevoli e accompagnano il giocatore nelle sessioni di gioco, gli effetti sonori fanno il loro lavoro commentando le azioni dei personaggi. Il gioco è completamente tradotto in italiano e non ha nessun tipo di doppiaggio, cosa completamente comprensibile visto il prezzo budget del titolo.
Grow: Song of the Evertree – Recensione –
Conclusioni
Grow: Song of the Evertree mi ha ricordato molto da vicino Yonder, e poi ho scoperto perché. Entrambi i giochi sono stati sviluppati da Prideful Sloth. Se avete apprezzato Yonder non abbiate dubbi Grow fa per voi siccome è una nuova avventura con meccaniche simili ma migliorate sotto quasi tutti i punti di vista. Mentre se non conoscete il titolo precedente di Prideful Sloth dovrete fidarvi del mio giudizio. Questo è un gioco che ha l’obiettivo di rilassare il suo giocatore, ma se cercate una sfida ultimamente sono usciti Metroid Dead e Shim Megami Tensei V che sono due giochi bellissimi ma impegnativi. Grow: Song of the Evertree Recensione
Se invece cercate qualcosa che possa coccolarvi in una fiaba fatata Grow: Song of the Evertree vi accoglierà a braccia aperte. L’unico difetto di cui vi devo avvertire è quanto già detto sulle prestazioni che pur non essendo ottime non inficiano il gioco.