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Giraffe and Annika: Recensione

Un’avventura apparentemente tranquilla

Tranquillità e relax sono due aspetti che ben poco ci aspettiamo di trovare in situazione avventurosa e piena di azione.
Nel caso che andremo a illustrarvi, tratteremo di quella che si potrebbe effettivamente definire come “una avventura apparentemente tranquilla”.
Cominceremo a motivare la scelta di questa espressione da alcuni cenni narrativi.
I protagonisti dell’ action adventure, cui prestano il nome al titolo, sono Giraffe e Annika. Il gioco è sviluppato da Atelier Mimina, KamiPallet e distribuito da Nippon Ichi Software.

Misteriosi compagni di viaggio

La storia comincia con un breve flashback di Annika e una signora misteriosa che non vediamo in volto. Nel tentativo di inseguirla, Annika inciampa e batte la testa.
A fine della sequenza, Annika si risveglia su un prato, in stato confusionale davanti la casa di una sconosciuta che scopriamo chiamarsi Lisa.
Non sappiamo chi sia né che relazione abbia con Annika, ma dai messaggi sparsi nei pressi dell’ambientazione, sembra conoscerla molto bene.
Lo stesso dicasi per Giraffe, che si presenta alla nostra porta quasi subito, con gran sorpresa di Annika, che non sa chi sia.
Anche lui sembra tuttavia conoscerla bene e non perde tempo per coinvolgerla in una importante missione, ovvero il recupero di tre frammenti di stella che potrebbero restituire la memoria ad Annika.
Ciascun frammento è sito in un dungeon, accessibile tramite un portale che Giraffe ha la facoltà di aprire ma non di attraversare.
Secondo lui, infatti, solo un membro dei Felicani, come Annika, potrebbe varcarli, ragion per cui è necessario il suo aiuto.
Per molto tempo, questo personaggio ci farà nutrire qualche dubbio sulle sue vere intenzioni e sul suo ruolo nella missione affidata ad Annika.
Nel corso dell’avventura sarà aiutata da vari abitanti dell’isola di Spica, ambientazione principale dove si svolgono i fatti, e si troverà a fronteggiare la strega Lily e altri nemici.

Giraffe and Annika: Recensione
Giraffe and Annika: Recensione
Avventure musicali

La struttura di gioco è composta complessivamente da quattro grandi capitoli, comprendenti i tre dungeon con i frammenti di stella, insieme a un mondo finale che precede un epilogo dai risvolti del tutto inaspettati.
Ciononostante delle piccole quest secondarie cercheranno di dare corposità all’estrema semplificazione dell’intera vicenda.
Se da un lato, infatti, si presenta come un titolo dal potenziale interessante, dall’altro, il lavoro dell’emergente Atelier Mimina poteva essere ancora approfondito sul fronte del gameplay.
Fattore non poco penalizzante, il non poter contrattaccare i nemici che ci infastidiscono, relegando così le fasi di scontro ai soli boss di fine dungeon.

Giraffe e Annika è una sorta di sperimentazione ibrida tra il genere Adventure e rhythm game.
Basti trovarsi di fronte alla strega Lily, che insieme al boss di ciascun dungeon ci sfiderà in un mini gioco sulla falsariga dei rhythm games.

Giraffe and Annika: Recensione
Sull’esplorazione dei territori, pur essendo un gioco piuttosto intuitivo, è comunque necessaria una certa attenzione ai molti indizi disseminati, soprattutto per scorgere degli anfratti ben nascosti sull’isola.
Alcune zone non sono accessibili da subito, ma potranno essere sbloccate in seguito all’acquisizione di oggetti nell’inventario e di abilità per Annika.
Queste verranno acquisite progressivamente man mano che ritroviamo i frammenti della stella.

Grafica e sonoro

Sul fronte grafico Giraffe e Annika si presenta complessivamente gradevole, nonostante il divario tra la cura dettagliata prestata più agli scenari che ai personaggi.
Possiamo vedere ciuffi d’erba muoversi leggermente al vento, ombre stagliarsi man mano che scende la sera, accorgerci della presenza di ciottoli sul terreno, tronchi d’albero scortecciati, ruscelli increspati.
Anche le abitazioni sono realizzate accuratamente, piene di oggetti del quotidiano, con alcuni dei quali è possibile interagire (come un bongo o un giradischi).
Il tutto accompagnato da dei motivetti musicali rilassanti, seppur parecchio ripetitivi.
Per quanto riguarda i personaggi, gli unici tratti distintivi dei due protagonisti sono la coda e le orecchie, mentre il resto rimane molto minimale, abbastanza derivativo, a resa di un character design poco e nulla originale.
Anche le animazioni sono molto essenziali, a tratti legnose e non potrà sfuggire all’occhio la tendenza della CPU a eseguire l’animazione della camminata pur non rendendo l’azione sul posto.

Giraffe and Annika: Recensione

Sicuramente un punto di forza è il concept design, che si esprime al meglio negli intermezzi animati in stile manga e negli art work denominati “Meowsterpieces” nascosti in forzieri sparsi qua e là per gli ambienti di gioco.
Si consiglia di raccoglierne il più possibile per portarli alla galleria d’arte dell’isola e ottenere dei piccoli premi per Annika.
Anche interagire più volte con tutti i personaggi può essere utile per ricevere oggetti e raccogliere informazioni.

Una lunga caccia al tesoro

La durata del gioco è relativamente breve, con un tasso di sfida abbastanza basso che cresce minimamente di livello in livello.
Ricordiamo infatti che alcune abilità ci sono precluse all’inizio del gioco, dunque capiterà spesso di dover tornare indietro verso luoghi inizialmente inaccessibili, ma siti in aree già visitate, generando così molto backtracking.

Un potenziale poco sfruttato o un esperimento ben riuscito?

Ad una valutazione finale, Giraffe e Annika risulta un gioco discreto, ben fruibile e non troppo impegnativo; seppur minimale lo si gioca con piacere. Tuttavia a fronte di un costo di 29,99 e della mancanza della lingua italiana, risulta piuttosto caro, considerato che avrebbe potuto sfruttare meglio il proprio potenziale, magari con l’aggiunta di più scontri con i nemici, tesori, equipaggiamenti e un carachter design più approfondito.


Francesco

Sono un giocatore incallito, ho cominciato con il commodore 64 per poi passare al NES e allo SNES, fino alle console attuali. Amo giocare con tutte le console, odio la console WAR. Sono un collezionista da circa 20 anni. I miei giochi preferiti The legend of Zelda, Donkey Kong Country, Metal Gear Solid, God of War e Uncharted.