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Giochi troppo lunghi: chi ha davvero il tempo?

Il mondo dei giochi si sta espandendo in lunghezza, offrendo esperienze che richiedono decine, se non centinaia di ore di gioco. Tuttavia, un recente studio condotto da MIDiA Research mette in luce una contraddizione interessante: i giocatori moderni dispongono di meno tempo di quanto si possa pensare per dedicarsi a queste avventure digitali.

Quanto tempo dedichiamo realmente al gaming?

Gli utenti delle console passano mediamente solo 10 ore a settimana a giocare, mentre quelli dei PC leggermente meno, con 9,7 ore settimanali . Ma la situazione è ancora più sorprendente quando si guarda ai dati dettagliati: due terzi dei giocatori di PC e console investono meno di 10 ore a settimana nel loro hobby. Ancora più impressionante, il 36% dei giocatori console e il 40% dei giocatori PC riescono a trovare appena 5 ore o meno ogni settimana per il gaming.

Queste cifre pongono una domanda fondamentale: come possono i consumatori godersi giochi sempre più lunghi e complessi con così poco tempo a disposizione?


La sfida dei giochi longevi

Un action-RPG classico, ad esempio, può richiedere ben 100 ore per essere completato. Con soli 5-10 ore settimanali dedicate al gioco, un utente medio impiegherebbe mesi, se non anni, per terminarlo. In alcuni casi, potrebbe non arrivare nemmeno a completare il tutorial o a creare il proprio personaggio.

Il problema non riguarda solo i singoli titoli, ma anche i servizi di sottoscrizione come Xbox Game Pass e PlayStation Plus , dove il catalogo è vastissimo. Secondo MIDiA Research, “molti giocatori non hanno semplicemente il tempo” per esplorare le numerose opzioni offerte dai tier superiori di questi servizi.


Perché i videogiochi richiedono più impegno rispetto ad altri media?

A differenza di film, serie TV o album musicali, che possono essere consumati in modo relativamente passivo, i videogiochi necessitano di un coinvolgimento attivo e costante. Questo li rende spesso meno accessibili per chi ha uno stile di vita frenetico o limitato tempo libero.

Inoltre, mentre un film dura mediamente 2 ore e una stagione di una serie TV può essere consumata in poche serate, un gioco da 100 ore richiede un impegno significativo che molti non sono in grado di affrontare.


Una soluzione possibile: giochi più brevi e concentrati

Lo studio suggerisce che i produttori di videogiochi potrebbero beneficiare di una strategia diversa: puntare su titoli più contenuti e digeribili. Un ottimo esempio è Avowed , un gioco che offre una campagna principale di circa 15 ore , con un totale di 40 ore per raggiungere il 100%. Questa durata ridotta permette ai giocatori di godersi l’esperienza senza sentirsi sopraffatti dall’impegno richiesto.

Progetti simili potrebbero migliorare l’accessibilità e l’attrattiva dei giochi, specialmente per coloro che desiderano immergersi in storie coinvolgenti senza dover sacrificare settimane della propria vita.

Conclusione

Il futuro del gaming sembra dipendere dalla capacità degli sviluppatori di bilanciare qualità ed efficienza. Mentre i giochi epici continueranno ad avere il loro fascino, è importante ricordare che la maggior parte dei giocatori non dispone di infinite risorse temporali. Sviluppare esperienze più concise e mirate potrebbe essere la chiave per raggiungere un pubblico più ampio e soddisfare le esigenze di chi vuole divertirsi senza stressarsi.

 

Biagio Scaglia

Sono cresciuto con Nintendo, passando giornate intere tra avventure di Mario, sfide con Zelda e corse su Mario Kart. Questa passione mi ha accompagnato negli anni e mi ha portato a voler esprimermi, condividendo news e curiosità con uno stile amichevole e diretto. Il mio sogno? Diventare una voce di riferimento per la community Nintendo.

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