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Ghostwire: Tokyo – Recensione

Ghostwire: Tokyo – Recensione

Ghostwire: Tokyo è un gioco di azione e avventura sviluppato da Tango Gameworks e pubblicato da Bethesda Softworks. Il gioco è disponibile in esclusiva temporanea su PlayStation 5 e PC.

“Affronta l’ignoto in Ghostwire: Tokyo, scopri la verità e salva la città!
Tokyo è invasa da forze soprannaturali, perpetrate da un pericoloso occultista, che ha fatto svanire la popolazione di Tokyo in un istante. Alleati con una potente entità spettrale alla ricerca di vendetta e padroneggia un potente arsenale di abilità per svelare l’oscura verità dietro la scomparsa di tutta la popolazione!”

STORIA

Ghostwire: Tokyo racconta la storia di Akito, uno studente di ventidue anni, che mentre sta andando a trovare sua sorella in ospedale, viene investito da un’auto e poco prima di morire viene posseduto da KK, uno spirito di un ex cacciatore dell’occulto. Nel frattempo Tokyo è funestata da forze letali non appartenenti a questo mondo, dovute a un pericoloso occultista di nome Hannya, il quale in un istante ha fatto scomparire l’intera popolazione, ricoprendo la città da una nebbia densa maledetta. Al loro posto ci sono ora spiriti paranormali e vendicativi provenienti da un altro mondo che vagano per le strade della città, conosciuti come Visitatori, descritti come l’incarnazione di emozioni negative, tra cui rabbia, ansia e vuoto.

GAMEPLAY

Ghostwire: Tokyo è un gioco di azione e avventura con la prospettiva in prima persona. Noi impersoneremo Akito e potremo usare varie abilità psichiche e paranormali per sconfiggere i fantasmi e gli spiriti che infestano il Centro di Shibuya, Tokyo.
A questo proposito, una bella curiosità è sapere che il combattimento viene descritto, dal direttore Shinichiro Hara, come “il karate che incontra la magia”. Infatti il nostro personaggio utilizza i movimenti delle mani ispirati ai gesti delle mani nel Kuji-kiri per lanciare incantesimi. Il Kuji-kiri è una pratica religiosa dove appunto si utilizzano i gesti delle mani e ancora si può trovare in diverse scuole antiche e tradizionali di arti marziali giapponesi.

Il gameplay di Ghostwire: Tokyo inizia col dover scegliere tra quattro tipi di difficoltà, ossia Facile, Normale, Difficile e Tatari, una volta scelto si parte per l’avventura.

Assisteremo alla prima cut-scene dove ci introduce alla storia di questo titolo, raccontata poco più su. Dopo che Akito viene posseduto da KK, inizia la nostra avventura, ovvero andare a trovare nostra sorella in ospedale. Una volta giunti assisteremo al suo rapimento da parte di Hannya, ma senza sapere la motivazione. Da qui avremo a che fare con il tutorial, sotto la guida di KK, il quale ci spiega i vari comandi e le azioni che possiamo fare.
L’intero gioco ha una mappa a cui fare riferimento, ben dettagliata sui luoghi e le varie missioni che dobbiamo completare, sia per quanto riguarda quelle della storia principale che le secondarie.

“Queste entità soprannaturali, i Visitatori, popolano l’incredibile mondo di Ghostwire, creando un’atmosfera brillante che è una dichiarazione d’amore a Tokyo, alle sue curiosità e ai suoi segreti.”

POTERI E ABILITÀ

In Ghostwire: Tokyo avremo a disposizione tre diversi poteri, chiamati Tessitura Eterea che si basano su elementi naturali, ciascuno dei quali possiede caratteristiche diverse:
– Vento (Shinashiki), nel quale possiamo sparare velocemente proiettili magici poco potenti
– Fuoco (Hinoshiki), dove possiamo sfoderare colpi molto potenti, ma più lenti e disponibili in scarse quantità
– Acqua (Wadashiki), nel quale ci permette di sparare colpi magici con effetti ad area che durano nel tempo
Andando avanti nell’avventura potremmo potenziare questi poteri, insieme ad altre abilità, difatti Tango Gameworks, ha ben pensato di creare un albero delle varie abilità che potremmo sbloccare, man mano che accumuliamo, appunto, i Punti Abilità.
Per attaccare un nemico basterà semplicemente prendere la mira e sfoderare più colpi possibili. Quando un nemico perde la maggior parte della sua salute, il suo nucleo viene esposto e noi possiamo utilizzare la mossa di eliminazione nucleo per distruggerlo, sconfiggendo cosi il Visitatore.

Unica mancanza è la schivata oppure di una migliore agilità del nostro personaggio, infatti per evitare gli attacchi dei nemici basterà solamente spostarci di lato o indietro, correre via o saltare nel momento in cui stiamo per essere colpiti dagli attacchi magici dell’avversario, abbiamo però a disposizione la parata che comunque può essere utile in ogni caso.

“Affronta esseri malvagi del mito e della leggenda metropolitana che si sono infiltrati nel nostro mondo e salva la città dal caos soprannaturale.”

PORTALI E KATASHIRO

L’intera città è coperta da una densa nebbia maledetta che fa scomparire le persone, infatti anche noi se dovessimo accidentalmente finirci dentro inizieremo a perdere la vita, per cui sarà necessario girare nelle zone dove la nebbia non c’è. A questo proposito, per eliminare la nebbia, KK ci guiderà in diversi portali, chiamati Torii, che dovremmo purificare con il nostro potere, il quale una volta purificati sarà ripulita anche la zona circostante al portale, per essere così liberi di esplorare e completare le missioni senza problemi.
Ogni volta che purifichiamo un portale, avremo accesso al santuario che si trova dietro e che dovremmo esplorare per trovare le bamboline Katashiro e altri oggetti random che magari potranno servirci.

Le Katashiro sono bambole di carta magica che dobbiamo utilizzare per assorbire gli spiriti ormai trasformati dalla nebbia, dopo averli liberati dai Visitatori oppure che si trovano in giro sparsi per la città. Ogni volta che si utilizza una Katashiro si deve poi cercare una cabina telefonica per liberare queste anime perdute per farle tornare ad essere esseri umani, guadagnando i Meika, la moneta del gioco, che useremo per fare acquisti, e punti esperienza che possiamo usare per aumentare il livello delle nostre abilità.

ESPLORAZIONE E CORRUZIONE

Ghostwire: Tokyo si può definire un open-world ma restando comunque circoscritto, infatti possiamo girare in lungo e in largo ma rimanendo dentro un limite.
Andando in giro ad esplorare questa vasta città, possiamo occuparci delle missioni secondarie, il quale però non sono legate alla storia principale per cui possiamo completarle quando più preferiamo. Queste missioni secondarie presentano diversi tipi di attività, tra cui fare indagini soprannaturali oppure soddisfare le richieste degli spiriti perduti.

Ogni quest possiamo selezionarla accedendo direttamente alla mappa, dove possiamo vedere le zone in cui sono disposte, a lungo andare però possono risultare un po’ ripetitive perché bene o male le richieste sono sempre le stesse, come anche il dover andare in giro per la città a cercare e ad assorbire gli spiriti per accrescere il nostro livello. Effettivamente non c’è molta varietà riguardo queste missioni.

Oltre alle missioni secondarie, durante l’esplorazione possiamo imbatterci nei luoghi corrotti che possiamo riconoscere dalla forma ad albero in cui si presentano. Talvolta gli spiriti perduti sono intrappolati nella corruzione e per poterli liberare dovremo distruggerla. Per poter fare ciò, possiamo utilizzare la visione spettrale che ci permette di scoprire l’origine di questa corruzione. Una volta trovata la sorgente, la eliminiamo con i nostri poteri e finalmente possiamo salvare gli spiriti assorbendoli poi con la Katashiro.

ETERE ED ETERE CRISTALLIZZATO

Durante l’esplorazione non possiamo distruggere tutto ciò che ci ritroveremo davanti, come magari siamo abituati in altri titoli, ma possiamo distruggere gli oggetti che vediamo brillare, il quale sono impregnati di Etere Cristallizzato. Difatti sarà necessario stare attenti a ciò che ci circonda perché questi oggetti ci saranno utili per accumulare Meika o Etere che ci servirà i nostri poteri, la Tessitura Eterea.
Ogni oggetti che brilla ha il suo colore e ne possiamo trovare di diversi tipi:
– Etere Cristallizzato Giallo: grazie a questo, una volta distrutto possiamo entrare in possesso della moneta Meika
– Etere Cristallizzato Rosso: questo tipo di Etere è utile per recuperare i PS della Tessitura Eterea legata al potere del fuoco, infatti una volta colpito, oltre che a rilasciare i cristalli rossi, esplode e può essere per eliminare in un colpo solo i Visitatori che magari si trovano nelle vicinanze
– Etere Cristallizzato Verde: questo rilascerà cristalli verdi utili per recuperare i PS, ovvero l’energia che utilizziamo negli attacchi della Tessitura Eterea del potere del vento
– Etere Cristallizzato Blu: sono cristalli di colore blu e ci serviranno per recuperare i PS legati al potere dell’acqua della Tessitura Eterea

YOKAI

Durante la nostra avventura in Ghostwire: Tokyo, possiamo imbatterci negli Yokai, ovvero esseri neutrali che possono essere amichevoli e darci una mano nel nostro percorso. Gli Yokai variano da negozianti felini, chiamati Nekomata, ai Tengu volanti: dai Nekomata possiamo acquistare ciò che ci serve oppure vendere a loro le reliquie speciali che troviamo in giro per la città, inoltre se stiamo attenti si può sentire il loro miagolio che ci avvisa degli oggetti da collezione nascosti nelle vicinanze mentre stiamo esplorando. In cambio possono darci i Meika da spendere in utili materiali di consumo nei vari negozi, come il cibo per recuperare i PV e le bamboline Katashiro, oppure ci possono condurre verso altri segreti da scoprire.

Ricordiamoci sempre di portare con noi del cibo durante l’avventura, dato che è il nostro modo principale per ripristinare la salute in una battaglia. Mentre esploriamo è bene guardarsi sempre intorno alla ricerca di snack che sono rimasti abbandonati in giro per la città oppure possiamo fare scorta nei negozietti. Per avere un aiuto in più, possiamo scegliere di mangiare il “Cibo Spettrale” che oltre a fare recuperare la salute, aumenta le nostre capacità in modo temporaneo. Inoltre possiamo spendere i Meika per espandere la nostra scorta di cibo.

Invece, grazie ai Tengu possiamo arrampicarci sui tetti dei grattacieli utilizzando il rampino che abbiamo già in possesso. Quindi è bene controllare sempre in cima agli edifici e usufruire dei Tengu per esplorare anche sopra la città. Difatti lo skyline della città ospita un sacco di cose da scoprire, da missioni a oggetti da collezione oppure punti panoramici per far cadere i nemici.

STRUTTURA

Ghostwire: Tokyo ha una longevità che si aggira attorno alle venti ore, ma giusto portando a termine la campagna principale e fare qualche missione secondaria. Per chi invece è amante del collezionismo e preferisce completare tutto al 100%, sicuramente le ore aumentano, diventando anche il doppio.
Graficamente questo titolo è strabiliante, la città è realizzata davvero bene, tutto curato nel minimo dettaglio. L’atmosfera è desolata e tenebrosa, resa grazie all’utilizzo delle luci e dei riflessi in una città deserta ambientata di notte. Anche la pioggia è resa parecchio realistica, come pure le pozzanghere o semplicemente l’asfalto bagnato.
Tango Gameworks è riuscito a realizzare una città parecchio coinvolgente, prendendo ispirazione dalla vera città di Tokyo, fondendo la sua modernità con la sua cultura tradizionale. È riuscito a farci sentire quell’aria familiare in mezzo a queste strade completamente deserte, grazie a ciò che troviamo in giro, come mucchi di vestiti, borse, scarpe e telefoni che sono rimasti lì dove sono stati lasciati cadere, insieme a carrozzine vuote e biciclette abbandonate.

I personaggi sono realizzati abbastanza bene, ma la parte che attrae di più in questo titolo sono i Visitatori e tutte le sue specie, che riescono proprio a farti sentire quella sensazione di paranormale. Quando li vedi in giro per le strade vuote, specialmente le infermiere o gli spiriti che hanno le sembianze di una scolaretta giapponese ma senza testa, riescono davvero a farti venire il senso di terrore e aggiungo: non soltanto loro!
Ad accompagnare tutto questo c’è il comparto audio che fa la sua buona parte, infatti i suoni e i rumori di questa città desolata avvolgono tutta l’esperienza, insieme ovviamente anche alle musiche che sono state inserite in modo ottimale e cambiano a seconda della situazione in cui ci troviamo.

Non dimentichiamoci che Ghostwire: Tokyo è interamente tradotto in italiano, sia il doppiaggio che i sottotitoli e questa è una buona scelta per godersi appieno tutta l’esperienza che Tango Gameworks ha realizzato.

“Ghostwire: Tokyo è una lettera d’amore paranormale alla città di Shibuya!”

CONCLUSIONE

Ghostwire: Tokyo è un titolo incredibile! La storia è coinvolgente, il gameplay è realizzato abbastanza bene e il vuoto creato della città è talmente inquietante che riesce proprio a far sentire quella sensazione di solitudine e terrore che si prova ritrovandosi in quella situazione. L’unica nota negativa, a parer mio, sono le missioni secondarie e l’assorbimento degli spiriti perduti, che alla fin dei conti possono risultare un po’ ripetitive: le cose da fare sono più o meno sempre le stesse e col tempo possono diventare stancanti. Nel complesso però è un gioco che ha il suo perché e merita davvero di essere vissuto. Man mano che si prosegue l’avventura, riesce a farti venir voglia di rimanere lì attaccato allo schermo, anche soltanto per guardare queste strade deserte!

Giusy

Ciao! Sono Giusy e ho intrapreso la strada dei videogame da bambina con il Gameboy e Super Mario Bros, che però abbandonai crescendo. Con l'arrivo di Nintendo Wii mi sono innamorata della saga di The Legend of Zelda, iniziando proprio con Twilight Princess! ❤️ E da qui la passione videoludica non si è più fermata 💜