Recensione

G.I. JOE: Wrath of Cobra – Recensione

G.I. JOE: Wrath of Cobra – Recensione

G.I. JOE: Wrath of Cobra – Recensione. GI Joe: Wrath of Cobra è un picchiaduro in stile retrò ambientato nell’intramontabile universo di GI Joe. Il gioco è stato sviluppato da Maple Powered Games e pubblicato da Freedom Games e Indie.io. GI Joe: Wrath of Cobra è in uscita il 26 Settembre su Pc attraverso Steam, Epic Games Store e GOG.

GI Joe: Wrath of Cobra riprende i classici beat ’em up a scorrimento laterale delle sale giochi, riportandoli in chiave moderna. La trama è quella di sempre: l’organizzazione Cobra ha un nuovo piano per conquistare il mondo, e spetta ai G.I. Joe fermarla.

Il gioco è fruibile sia in modalità giocatore singolo che in cooperativa fino a quattro giocatori, sia online che in locale. Ogni eroe ha caratteristiche uniche, con mosse e abilità differenti. I giocatori possono scegliere tra i leggendari personaggi dei G.I. Joe: Duke, Scarlett, Roadblock e Snake Eyes, e affrontare le truppe di Cobra in battaglie all’ultimo sangue.

L’obiettivo è abbattere i leader di Cobra, fino a sconfiggere il Comandante Cobra. I giocatori attraverso i dodici livelli disponibili, ciascuno dei quali finisce con il combattimento del boss di fine livello. Durante i livelli dovranno affrontare ondate di nemici, tra cui i soldati Cobra, gli Alley Vipers corazzati e i B.A.T.s artificiali. Inoltre, possiamo trovare casse distruttibili che contengono armi e kit medici da raccogliere, offrendo un vantaggio tattico, aiutando a superare le ondate di nemici.

Attraverso il menu “Come si gioca”, impareremo o affineremo le basi del gameplay, attraverso un semplice tutorial sui comandi di movimento, le mosse, le parate e gli attacchi speciali. Questo tutorial fornisce le informazioni essenziali per prendere confidenza con i controlli e perfezionare le tecniche di combattimento.

Le modalità presenti sotto il menu “Modalità Extra” sono la Modalità Arcade e la Boss Rush. All’inizio sono bloccate, ma procedendo nei livelli e guadagnando floppy disk le possiamo sbloccare nel negozio, che si trova sotto il menu “Extra”.

La Modalità Arcade è simile alla modalità storia, l’unica differenza sono la barra delle mosse speciali e le vite. Nella modalità Storia, la barra delle mosse speciali si riempie a suon di pugni, qui si carica automaticamente col passare del tempo. Ma non è tutto, le vite rimaste proseguono al livello successivo, e al game over si riparte dal livello in cui siete arrivati. Mentre la modalità boss rush, dovrete sconfiggere i boss di fine livello uno dietro l’altro.

Nel negozio è inoltre possibile sbloccare altre modalità utilizzando i floppy. Ad esempio la modalità “Un colpo”, dove basta un singolo colpo per vincere o perdere, la modalità con il raddoppio dei nemici, oppure quella che randomizza i nemici in ogni livello, e molte altre ancora.

Come già accennato prima la “valuta” del gioco sono i Floppy Disk, che si ottengono eliminando i nemici nei vari livelli. Personalmente, come spesso accade in questi casi, preferisco concentrarmi sui livelli veloci per farmare la valuta in modo rapido.

La grafica pixellata contribuisce a rende l’esperienza ancora più retrò, mentre i filmati, realizzati con uno stile nostalgico, amplificano ulteriormente l’atmosfera. L’esperienza di un classico beat ’em up a scorrimento laterale si fa sentire in modo molto evidente. Anche la colonna sonora richiama la nostalgia dei vecchi videogiochi arcade.

Conclusione
“GI Joe: Wrath of Cobra” è un omaggio che rispecchia in tutto e per tutto i classici beat ’em up a scorrimento laterale degli anni ’80, con una grafica pixellata e una colonna sonora nostalgica. Altro punto di forza è la possibilità di giocare in cooperativa fino a quattro giocatori, sia online che in locale.

Il gameplay come abbiamo visto offre tante sfide da sbloccare. L’unico difetto, appunto, se volgiamo chiamarlo tale, è la presenza del farming di Floppy, che servono per sbloccare tutte le altre modalità. Allo stesso modo però si mantiene alta la rigiocabilità. Quindi il voto finale è un bel 8

kattund

Sono cresciuto col Nintendo 64 in una mano e Mario 64 nell'altra per poi passare per un breve periodo alla PS1. Adoravo fifa e tomb raider ma poi ho ritrovato mario e amici con la wii. No Lara non l'ho mai abbandonata. Dalla wii un crescendo di emozioni e collezionismo che mi ha portato all' invasione degli amiibo.

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