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Furukawa sulle nuove tecnologie, Google Stadia, Nintendo e molto altro.

Nelle ultime ore la rivista Nikkei è tornata da Shuntaro Furukawa per una nuova intervista.

Il presidente di Nintendo, stavolta, oltre a concentrarsi nuovamente sulle nuove tecnologie e sugli impiegati dell’azienda, ha toccato stavolta anche altri argomenti

In particolare su altri fatti inerenti a Nintendo o su Google Stadia.

Segue l’intervista:

 

Un parere sulle principali tecnologie usate progressivamente per i giochi? 5G e AR ad esempio?

Le nuove tecnologie di oggigiorno adesso vengono sfruttate prima per i videogiochi.

Nel corso di molti anni, quelli che hanno giocato ai videogiochi da bambini sono ora diventati adulti.

Di conseguenza i giochi che erano intesi solo per bambini si sono ormai diffusi tra una grande varietà di generazioni.

Pokémon Go usa l’AR riproducendo luoghi presenti ovunque con i pokémon da catturare.

Eppure ha portato a un fenomeno sociale che ha visto uomini e donne di ogni età andare in giro per la loro città a trovarli.

È un gioco che attrae molte persone con un’ esperienza divertente sin dall’ inizio e che ha inoltre il potere di farli muovere all’ aperto.

Riguardo invece la competizione relativa a un miglioramento della portata di contenuti come filmati e musica?

Questo non è qualcosa in cui abbiamo appena iniziato a muoverci.

Sin da quando iniziai a lavorare per la compagnia, ho continuato a sentirmi dire che i videogiochi non fanno parte delle necessità quotidiane.

Pertanto non mi sorprerei se un consumatore possa smettere di giocare a un certo punto.

È un segno di pericolo che preoccupa constantemente il settore dei videogiochi e dell’intrattenimento.

Praticamente ciò significa  che si tratta di un problema bello grosso.

Ci sono molti nuovi modi per divertire i consumatori e la competizione mirata all’ inseguire quel prezioso, ma limitato tempo che hanno a disposizione per giocare è così intenso come mai prima d’ora.

È necessario per noi continuare a innovare man mano che andiamo avanti.

Il tutto mentre ci muoviamo quella competizione con i nostri giochi.

I videogiochi continueranno, secondo lei, a contribuire alla creazione di qualcosa di nuovo?

Innovando si sta trasformando qualcosa che molte persone vedono come impossibile in qualcosa di possibile.

È molto importante per noi interrogarci costantemente sulla questione.

Quando siamo in grado di rendere qualche tipo di svago pensato come impossibile dal punto di vista tecnico in qualcosa di possibile attraverso la creatività, è lì che possiamo stupire la gente.

Il nostro sforzo nel superare le convinzioni dei videogiochi standard sta aumentando sempre di più.

Prendiamo per esempio la Wii.

Abbiamo creato giochi sportivi che hanno fatto muovere le persone, contribuito alla loro salute e allenato le loro menti.

Abbiamo unito l’hardware da gioco dedicato con l’idea di divertire una vasta gamma di giocatori con i nostri giochi a seguito di una ricerca approfondita su quel che potevamo realizzare.

Se troviamo qualcosa che può essere divertente, in genere lo analizziamo attentamente.

Nel fare ciò promuoviamo lo sviluppo di qualcosa di nuovo.

Come stanno cambiando i vostri giochi sul lato tecnico?

Quando una nuova tecnologia viene introdotta, ciò che è più importante per noi è chiederci come cambierà la qualità dell’ esperienza del giocatore.

Per noi è di vitale importanza che i nostri giochi siano divertenti, freschi e che diano nuove esperienze ai giocatori.

Inanzitutto, per quanto riguarda lo sviluppo di gioco, creeremo titoli che inducano i giocatori a collezionarli e a giocarli indipendentemente dalla tecnologia usata.

 Successivamente, se uscirà una tecnologia che li possa supportare, la utilizzeremo.

I videogiochi hanno una forte influenza sulla gente e la tecnologia impiegata per essi spesso ne diventa una standard per altri.

Ad esempio il touchscreen è stato usato ampliamente per gli smartphone dopo essere stato reso popolare con Nintendo DS. 

Che ne pensa della piattaforma in cloud di Google,  Stadia, che può essere riprodotta su molti dispositivi?

Quando una grande azienda come Google entra nel mondo dei videogiochi, ottiene più attenzione.

C’è la possibilità che ci siano nuove tecnologie in campo e anche l’ormai ampia esperienza del giocatore si espande.

Accogliamo con fervore l’entusiasmo dell’azienda e la sua concorrenza salutare tra una varietà di compagnie.

Come la mette riguardo al fatto che il successo dell’ hardware abbia portato a un dilemma per l’ innovazione e ritardato l’ingresso di Nintendo in nuovi campi?

Ciò su cui puntiamo di più è la creazione di esperienze uniche ed emozionanti anziché l’ hardware.

Pertanto creiamo tali esperienze di gioco grazie alle nostre divisioni hardware e software organizzate per sviluppare in unità.

Questo perché i nostri sviluppatori di hardware e software si incontrano assieme per creare le migliori esperienze di gioco possibili.

Che ne pensa riguardo alla continua competizione relativa all’offerta di bonus cari per intrattenere gli impiegati talentuosi?

È il segno che il tempo sta cambiando.

Ormai sta diventando molto diffuso l’intrattenimento per persone con così tanto talento.

Tuttavia non lo faremo neanche per sogno.

Il motivo per cui ascoltiamo i nostri consumatori di tutto il mondo, che adoravano giocare ai giochi Nintendo da bambini e che ora ci giocano con i loro figli, è perché quei consumatori lavorano ora con Nintendo.

Vogliamo che gente di questo tipo si unisca al nostro team.

Lavorare in un’azienda significa trascorrere lì una notevole quantità di tempo.

Quindi è fondamentale che si adori la nostra filosofia.

Quelle sono le persone in cui troviamo la forza trainante dietro alla creazione di giochi che stupiscono i giocatori.

Nintendo è nota come una rappresentante di spicco nel business giapponese che si è diffusa all’ estero portando innovazione. Che ne pensa del declino demografico che sta avvenendo in Giappone?

Per noi non cambierà l’importanza nel mercato giapponese.

Tuttavia, con il calo di nascite e l’incremento di invecchiamento, è necessario sviluppare prodotti che attraggano un’ ampia gamma di generazioni.

Se lo facciamo, possiamo rivolgerci a più gente ottenendo successo nonostante i possibili cambiamenti che potrebbe avere sempre il mercato giapponese.

Sempra, però, che anche il mercato giapponese si ridurrà. Vero?

Se ci pensate bene, sì.

In ogni caso  i mercati esteri rappresentano già circa il 70% delle nostre vendite.

Diventerà sempre più essenziale per noi entrare in mercati che non abbiamo ancora conquistato.

Ci hanno detto che spesso ti metti a giocare ai videogiochi.  Al momento qual’ è il tuo gioco preferito?

Ultimamente mi sto divertendo a giocare Pokémon Spada e Scudo con la mia Switch Lite.

Adoro catturare tutti i pokémon trovati durante il gioco.

Fonte

Lorenzo Barbaro

Un giocatore avellinese incallito di classe '99. Amo giocare tutti i tipi di videogiochi (specialmente quelli hardcore). Ho iniziato a giocare tra il 2005 e il 2006. Sia i videogiochi che l'archeologia sono le mie passioni. 😊