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FOBIA: St. Dinfna Hotel – Recensione

FOBIA: St. Dinfna Hotel – Recensione

FOBIA: St. Dinfna Hotel è un gioco horror psicologico in prima persona sviluppato da Pulsatrix Studios, un piccolo studio brasiliano, e pubblicato da Maximum Games. Sarà disponibile da domani su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e PC (tramite Steam).

“Esplora, risolvi enigmi e sopravvivi in FOBIA: St. Dinfna Hotel ma ricorda che tutto ciò vedi non è come sembra..”

FOBIA: St. Dinfna Hotel è un titolo realizzato in modo stupefacente ed immersivo dove senti veramente la paura.

FOBIA: St. Dinfna Hotel - Recensione

STORIA

FOBIA: St. Dinfna Hotel racconta la storia del St. Dinfna Hotel, situato a Treze Trilhas, creata dall’ispirazione di una città di Santa Catarinas chiamata Treze Tílias, un luogo decadente di cui si vociferano scomparse misteriose e attività paranormali, dovute ad un culto fanatico tecnologicamente avanzato. Questa setta predica l’unione tra scienza e religione, conducendo esperimenti segreti che coinvolgono modificazioni genetiche e realtà parallele.
Per questo motivo il giornalista Roberto Leite Lopes si reca all’hotel, seguendo il consiglio dell’amica Stephanie, per investigare su questi avvenimenti.
Le sue abilità investigative serviranno a fare luce sulla verità, ma dovrà anche riuscire a sopravvivere quando la realtà verrà sconvolta dalla scoperta di una fotocamera che rivela diverse linee temporali, esperimenti umani e apparizioni che vagano nelle sale di questo hotel.

FOBIA: St. Dinfna Hotel - Recensione

“Risolvi gli enigmi e vai alla ricerca di qualcosa che possa fermare la loro caccia mentre passato, presente e futuro si fondono.”

GAMEPLAY

FOBIA: St. Dinfna Hotel è strutturato in prima persona ed è un titolo ovviamente single player. Il gioco inizia con un breve prologo, come una sorta di introduzione, dove noi impersoneremo Roberto Leite Lopes, giornalista investigativo recatosi all’hotel per scoprire cosa sta succedendo. Si sveglia dentro una cella senza capire cosa sia effettivamente successo, dovremmo quindi cercare di uscire per recuperare il nostro taccuino dove all’interno ci sono tutte le informazioni che ha raccolto sul mistero di questo hotel. Il taccuino si trova in questa stanza nel quale si trovano altre cinque celle ed una volta trovato dobbiamo nasconderlo per poi ritornare a recuperarlo in un secondo momento.

Quando riusciamo ad aprire la porta che chiude questa specie di prigione, veniamo catapultati indietro nel tempo, difatti parte un filmato dove vediamo il giornalista Roberto arrivare all’hotel. Una volta entrato gli viene assegnata la camera numero 610 e da qui ha inizio la nostra vera e propria avventura.

FOBIA: St. Dinfna Hotel - Recensione

Passa all’incirca una settimana da quando il nostro protagonista Roberto non ha notizie di Stephanie, senza ancora avere informazioni concrete tra le mani su ciò che sta succedendo in questo albergo, quando all’improvviso dopo una specie di apparizione paranormale avvenuta nel bagno della sua camera, ci ritroviamo in balia dell’intero hotel distrutto, con sangue sparso ovunque (e non solo), praticamente al buio ma senza capire il perché di questo cambiamento.

FOBIA: St. Dinfna Hotel - Recensione

Cominciamo proprio da qui la nostra investigazione per poter capire cosa è successo ma soprattutto per cercare di sopravvivere e poter uscire da questo edificio caduto a pezzi.
Dopo un po’ che stiamo girovagando per le stanze dell’hotel, arriva una telefonata da Stephanie, il quale ci dice che ci credeva morti dato che è passato più di un anno senza avere nostre notizie, ma senza dirci altro nello specifico ed un attimo prima di riattaccare il telefono ci dice di recarci al primo piano nel quale una volta lì ci avrebbe richiamato.

Prima di iniziare il gioco è possibile modificare le impostazioni per rendere più o meno immersivo il gameplay, nel senso che potremmo scegliere se avvalerci del mirino assistito oppure no, o addirittura se farci segnalare gli obiettivi per portare avanti il gioco. Non avremo a disposizione una mappa su cui fare affidamento, possiamo solo fare riferimento alle mappe di ogni piano dell’hotel dove possiamo vedere per lo meno la disposizione delle varie camere, per cui io consiglio almeno di tenere attivi gli obiettivi per cercare di capire di più e farci indirizzare nella strada giusta.

Il gameplay di FOBIA: St. Dinfna Hotel si basa per lo più sul cercare indizi e oggetti per risolvere i vari enigmi ambientali che ci serviranno per proseguire la storia, come le varie chiavi che aprono le camere dell’hotel o i cancelletti adibiti per il personale. Durante l’esplorazione ci imbatteremmo in diversi documenti che ci daranno ogni volta un pezzetto di storia per aiutarci a capire meglio la situazione oppure indicazioni sugli oggetti da utilizzare. Ma non è finita qui, subito all’inizio ci verrà dato anche un’orologio da taschino e una fotocamera.
L’orologio da taschino ci servirà per creare gli slot di salvataggio, in combo con i vari orologi a pendolo che troveremo in giro per l’hotel. Questo è l’unico modo per salvare la partita, per cui tenete gli occhi bene aperti per la ricerca di questi orologi nelle pareti.

INVENTARIO

Durante la nostra esplorazione in FOBIA: St. Dinfna avremo a disposizione un inventario che andrà man mano ad espandersi ogni volta che troveremo zaini o borsellini che una volta presi aumenteranno le slot, dandoci così la possibilità di portare più cose dietro. Un’altra cosa interessante è che la maggior parte degli oggetti che troveremo in giro potranno essere combinati per creare nuovi oggetti di cui avremmo bisogno, come ad esempio il kit medico per curarci.
Siamo abituati in altri titoli a trovare direttamente la cassettina rossa medica, qui invece dobbiamo trovare garze, nastro per gessi e soluzione disinfettante da combinare insieme realizzando così il nostro salvavita.
Altra cosa buona è che in giro possiamo trovare delle casse dove poter depositare le risorse che magari non ci servono subito e per non tenere l’inventario pieno si possono mettere lì per poi riprenderle quando è necessario.

FOTOCAMERA

Tornando al discorso della fotocamera, ci verrà dato questo oggetto che ci consente di visualizzare eventi da diverse linee temporali, possiamo scoprire ad esempio passaggi che a occhio nudo non vediamo o per vedere le cose paranormali che succedono intorno a noi o trovare oggetti che sono in un’altra dimensione. La fotocamera ci aiuterà spesso a capire come procedere per poter risolvere gli enigmi che FOBIA: St. Dinfna Hotel ci mette davanti dato che capiterà spesso di rimanere bloccati senza sapere cosa fare. Questi suggerimenti sono dovuti ad impronte di mani, messaggi scritti sui muri e oscillazioni nelle stanze che ci fanno capire quando è il momento di vedere il mondo da un’altra prospettiva.

COMPARTO TECNICO

Il comparto tecnico di FOBIA: St. Dinfna Hotel è realizzato in modo fantastico, graficamente tutto l’ambiente è suggestivo e pauroso come devono essere i titoli horror.
L’atmosfera cupa, buia e penetrante riesce a farti vivere quelle sensazioni di terrore e ansia che chiunque proverebbe se si trovasse in una situazione del genere.
Ho trovato giusto un po’ rigidi i personaggi, che secondo me non sono stati molto curati, hanno poca espressione soprattutto durante i dialoghi ma nulla di così fastidioso alla fine dei conti. Mentre i mostri o le apparizioni fanno il loro lavoro e sono stati realizzati perfettamente, aiutando ancora di più a terrorizzarti per l’intera avventura.

Tutta l’avventura è accompagnata da un comparto audio che sostiene questa atmosfera terrificante e da brividi, con i suoni, i rumori e i mostri che ti fanno sobbalzare mentre sei in giro ad esplorare l’hotel in cerca di una via di fuga.

La longevità di questo gioco si aggira intorno alle 10/12 ore, ma possono aumentare se come me vi perdete facilmente o non trovate nell’immediato ciò che vi serve per proseguire la storia. Il livello di esplorazione è molto intenso, con casseforti, armadietti, cassetti, mobili da aprire per ottenere munizioni, bende e altri oggetti importanti per andare avanti. A questo proposito difatti ho trovato la difficoltà un po’ elevata per quanto riguarda appunto l’esplorazione e nel trovare gli oggetti, specialmente quando avevo bisogno di curarmi o le munizioni per le armi che a fatica si trovano. Un’altra cosa che non aiuta è l’assenza della mappa a cui fare riferimento mentre si va in giro per l’hotel, spesso ci possiamo perdere e bisogna fare in attimo mente locale o riguardare gli obiettivi per cercare di capire cosa fare o dove andare.

CONCLUSIONE

FOBIA: St. Dinfna Hotel è un titolo realizzato in modo stupefacente ed immersivo. Riesce a farti sentire quei momenti di suspense e terrore che titoli di questo genere sanno dare. La parte esplorativa ed investigativa donano un ottimo gameplay dato che non sai mai cosa può succederti dietro l’angolo e credo fermamente che sia questo ciò che un titolo horror e survival deve trasmettere. Per tutta la durata del gioco senti la paura e l’ansia di quel luogo, poi se siete un po’ come me, suscettibili a questo tipo di atmosfera vi godrete ancora di più tutta l’avventura.


Giusy

Ciao! Sono Giusy e ho intrapreso la strada dei videogame da bambina con il Gameboy e Super Mario Bros, che però abbandonai crescendo. Con l'arrivo di Nintendo Wii mi sono innamorata della saga di The Legend of Zelda, iniziando proprio con Twilight Princess! ❤️ E da qui la passione videoludica non si è più fermata 💜