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Enotria: The Last Song – Alla scoperta del GDR d’azione basato sulla cultura italiana – Recensione

Enotria: The Last Song – Alla scoperta del GDR d’azione basato sulla cultura italiana – Recensione

In un panorama videoludico in continuo mutamento, molte aziende del settore nel corso degli ultimi anni hanno stretto accordi commerciali per distribuire il proprio titolo su diverse piattaforme. Basti pensare che molte produzioni esclusive sono arrivate anni dopo su altre piattaforme, e altre invece ancora oggi latitano grazie ad accordo limitanti.

In questa circostanza però la situazione è diametralmente diversa: infatti Enotria The Last Song dopo il periodo di disponibilità solo su console Sony e PC, recentemente è stato pubblicato anche su piattaforme Xbox.

Enotria: The Last Song

Tale release è disponibile dal 12 dicembre 2024 su Xbox Series S/X.

Una narrativa enigmatica

La cosa che mi ha colpito subito è il mondo di gioco che evoca soprattutto il Sud in modo affascinante e ispirato, terre baciate dal sole bellissime da vedere. Enotria è ambientato in un mondo vincolato da un magico copione teatrale noto come Canovaccio.

In questo affascinante mondo la Musica ha creato gli umani, che a loro volta hanno creato gli dei come effetto collaterale del tentativo di scandagliare i misteri dell’esistenza attraverso le arti.

Gli dei non erano migliori degli umani e nacque una guerra, gli umani vinsero e alcuni di loro crearono il Canovaccio, consiste in un’espressione di un mondo perfetto che intrappolava ogni cosa come una vera e propria opera teatrale e i suoi attori. Ogni personaggio ha un ruolo e una maschera.

Enotria The Last Song

Tra tutti però appare un “Senza Maschera” (Maskless One) questo personaggio non ha né un ruolo né una maschera e il suo unico scopo è rompere l’incantesimo/maledizione e consentire a Enotria di ricominciare. Tanto facile non è essendo Enotria un soulslike a tutti gli effetti.

L’inizio di una intrepida avventura

E qui ha tutto inizio, interpretiamo proprio lui, il senza maschera, il guerriero con libero arbitrio creato da Pulcinella per porre fine alla maledizione che ha colpito il mondo.

Segue una struttura abbastanza criptica, tipica dei soul. Man mano che andiamo avanti scopriamo di più attraverso le descrizioni di ogetti e ambienti, abbiamo a disposizione un compendio consultabile ogni volta che vogliamo in cui troviamo una sintesi degli eventi principali e i dettagli sui personaggi.

Un tutorial semplice e ben strutturato

Abbiamo a disposizione un tutorial iniziale molto completo ma che fatica a introdurre determinate cose e non sarà immediato per il giocatore capire e sfruttare appieno le possibilità offerte dal sistema. Inizialmente va più che bene parare e colpire ma man mano dobbiamo fare attenzione alle affinità elementali del nemico.

Vicino alla barra della salute del nemico vediamo un simbolo elementale grazie a quello possiamo orientarci sull’equipaggiamento necessario. Come ho già detto possiamo portare tre equipaggiamenti per volta con noi e cambiare quando vogliamo.

Sistema di combattimento galvanizzante

Il team ha inserito gli status alterati, hanno due impatti con svantaggi e vantaggi, causano vertigini ai nemici riducendo le loro difese, diventano più forti e veloci nel recupero della stamina. Il sistema di combattimento è tradizionale e solido, abbiamo a disposizione attacchi leggeri e pesanti e la classica barra della stamina.

Non c’è un blocco che stordisce i nemici nell’immediato, c’è una barra che una volta riempita li rende vulnerabili. Inoltre possiamo creare una serie di attacco consecutivi leggeri e pesanti e subito dopo una combo coi i Versi che a mio parere è eccezionale.

La parata rende il sistema più accessibile all’inizio, man mano che andiamo avanti il gioco diventa più impegnativo, i nemici eseguono lunghe combo e gli scontri riguarderanno gruppi di più avversari.

Abilità

Ci sono varie armi e oltre 100 opzioni divise in sette categorie. Per alcune le meccaniche di gioco sono uguali, la differenza la vediamo nelle abilità nascoste di alcune armi. Le abilità sono attivabili solo con delle specifiche combinazioni tra attacchi pesanti e leggeri.

L’albero delle abilità è interessante, a volte però diventa quasi odioso, le abilità son legate agli equipaggiamenti. Il punto debole e frustrante è che non viene spiegato in modo approfondito cosa fanno o significano, c’è un breve riassunto tutorial niente di più.

Il menu non è proprio intuitivo sotto questo aspetto e in più entrando nel menu personaggio il gioco non viene messo in pausa. Man mano che sconfiggiamo i boss e raccogliamo frammenti dai vari scagnozzi otteniamo delle maschere. Esse hanno varie abilità collegate ma poche informazioni.

Possiamo passare da una maschera all’altra anche se corriamo il rischio di restare con meno salute per via dei punti attributo. Io personalmente non ho cambiato spesso, anche se gradevole l’idea.

Corredi

Il team ha introdotto delle meccaniche innovative, la principale è quella dei Corredi, possiamo inter cambiarne tre e ognuno di essi è una vera e propria build, con due armi, una pietra magica che modifica la parata, una maschera che determina la classe e le proprietà del personaggio. Anche le sembianze influenzano le statistiche del personaggio.

Il sistema offre al giocatore una notevole flessibilità, ci si adatta velocemente alle varie situazioni di combattimento e ci lascia scegliere l’approccio da utilizzare e cambiare rapidamente da uno all’altro.

Infatti possiamo passare dall’utilizzo della magia a quello del combattimento ravvicinato per affrontare cosi nemici diversi col giusto approccio.

Comparto tecnico promosso su piattaforme Xbox

In fase di recensione abbiamo avuto il piacere di testare al meglio il titolo su Xbox Series S/X, e siamo rimasti piacevolmente soddisfatti della qualità messa in campo da questo porting.

Enotria The Last Song

Jyamma Games, nota casa sviluppatrice italiana dietro questo affascinante progetto ha lavorato egregiamente confezionando un’esperienza degna di essere giocata. In game, anche nelle fasi più concitate non abbiamo riscontrato nessun tipo di problematica, che potesse minare la nostra esperienza di gioco.

Infine, il comparto sonoro è impreziosito dalla presenza di numerose tracce che riescono perfettamente ad amalgamarsi al meglio di questa intrepida avventura.

Enotria The Last Song

Conclusione

Enotria: The Last Song è una produzione brillante, che arriva finalmente con un porting di qualità su Xbox Series S/X. Il team di sviluppo ha lavorato in maniera egregia nel confezionare al meglio questa release per piattaforme Xbox. Se siete interessati a questo genere di titoli, Enotria: The Last Song vi regalerà diverse ore di gioco, con una narrativa e un combat system degno di nota.

Enotria The Last Song

Tsubasa

Alessandro, in arte Tsubasa88. Intorno ai 10 anni riceve a Natale da sua nonna come regalo un Game Boy Pocket con Super Mario Land. Fan dalla prima ora di Super Mario, per tutta la sua vita Nintendo ha rappresentato un'autentica passione proseguita con il NES, continuata con il Super Nintendo e Nintendo 64, senza dimenticare le console portatili Game Boy Advance e arrivando ai giorni nostri con il New Nintendo 3DS XL insieme all'immancabile Nintendo Switch. Segue fin da piccolino anche tutto il mondo PlayStation e ama franchise del calibro di Final Fantasy e Kingdom Hearts.