Emio – L’uomo che sorride – Recensione
Emio – L’uomo che sorride – Recensione
Emio – L’uomo che sorride, la casa di Kyoto ha svelato che si tratta del terzo capitolo della serie Famicom Detective Club, questo è il primo nuovo capitolo che vediamo in 35 anni. Si tratta di una serie che esiste da un bel pò. Il primo capitolo, The Missing Heir,1988, seguito da un prequel pubblicato l’anno successivo, The Girl Who Stands Behind. Questi due giochi sono stati il primo progetto di scrittura di Sakamoto che poi divenne più noto per il suo lavoro sulla serie Metroid . I giochi sono ispirati dal gioco di avventura del 1983 di Enix The Portopia Serial Murder Case , ma anche dai film horror del regista Dario Argento e dai romanzi polizieschi dello scrittore Seishi Yokomizo. Famicom Detective Club è stato originariamente rilasciato per il Family Computer Disk System su quattro dischi. The Girl Who Stands Behind è stato rifatto per il Super Famicom e rilasciato sul Nintendo Power nel 1998, con una nuova grafica e un nuovo audio. Era il 7° gioco più popolare per Super Famicom su 163 disponibili per il servizio Nintendo Power.
Nel 2021 Nintendo ha realizzato una rivisitazione con un remake dei primi due capitoli, The Missing Heir e The Girl Who Stands Behind , sviluppati per switch da Mages. I giochi presentano una nuova grafica, musica e l’aggiunta di dialoghi doppiati. Tutte le tracce vocali sono in giapponese, con sottotitoli disponibili in inglese. Il gioco è in stile viual novel, con l’aggiunta della possibilità di giocare con Ayumi che con il protagonista maschile, infatti il primo capitolo uscì nel 1989.
L’omicidio
Uno studente delle scuole superiori, Eisuke Saski, viene trovato strangolato vicino una stazione di pompaggio fuori città. Non si trova l’arma del delitto, l’unico indizio è un sacchetto di carta con una faccia sorridente sopra messa sulla sua testa. Questo tipo di sacchetto era gia stato usato anni prima, 18 anni fa, da un serial killer mai catturato. Ci furono tre vittime, il killer usò quel tipo di sacchetto per queste tre giovani adolescenti.
I detective
Qui entra in gioco l’ispettore Kamada e l’agenzia investigativa Utsugi, Kamada ha chiesto a loro di aiutarlo nelle indagini sull’omicidio. Iniziamo a collaborare con il detective Kuze, severo, e il detective Kamihara, un pò sbadato, per scoprire perchè il giovane si trovasse in quel luogo fuori mano e scoprire chi lo ha ucciso e perchè. Inoltre i tre detective devono scoprire se questa morte è collegata a quelle del serial killer di 18 anni fa. Emio – L’uomo che sorride – Recensione
Emio
Ma non è tutto qui, quel sacchetto di carta è collegato al mito urbano di Emio, l’uomo sorridente. Questo Emio appare alle ragazze che stanno piangendo e gli promette di regalare loro un sorriso, permanente però. Emio va via solo se la ragazza ride, se non lo fa non avrà niente per cui sorridere. Per chi come me ama questo genere di leggende urbane e qualsiasi cosa che possa definirsi soprannaturale questo è pane per i vostri denti, io amo anche scoprire la verità. Il gioco però non si concentra sulla parte soprannaturale ma sulla parte umana e scoprire cosa si nasconde dietro l’omicidio del ragazzo.
Man mano che andiamo avanti nel gioco vengono sveati vari segreti dei personaggi e i percepiscono emoozioni, traumi e dolore. L’esempio più evidente è Megumi, la giovane amica di Eisuke, viene contattata per ripercorrere gli ultimi giorni del ragazzo e viene fuori il suo senso di colpa per una possibile parte nella sua morte che la fa stare rinchiusa in camera.
La storia viene raccontata attraverso gli occhi dei personaggi, la morte del giovane da inizio al racconto e viene raffigurata la brevità della vita e il modo in cui gli eventi ci plasmano e ci cambiano.
Purtroppo la scrittura non è perfetta , si intuisce troppo facilmente che alcuni personaggi nascondono qualcosa e che sono dei sospettati. Ad esempio Tsubasa Fukuyama che è un insegnante del ragazzo è anche un ex studente di Ayumi Tachibana, la protagonista adolescente della serie. Lui è un insegnante dedito ai suoi studenti. I personaggi sono ben gestiti e riescono a mettere le persone a proprio agio.
Il gioco
Emio – L’uomo che sorride è incredibilmente lineare, si adatta al formato di un romanzo visivo, smorza un pò l’aspetto investigativo e l’esplorazione. Nei capitoli finali del terzo atto ci viene dato modo di esplorare e muoverci fra i vari luoghi.
Gli enigmi li incontriamo quasi sempre verso la fine di un capitolo per avanzare nel caso, sono sotto forma di domande a risposta multipla o con parola mancante.
Peccato che nn sia piu ampio, con enigmi di diverso tipo e che si concentra solo sul dialogo. Comunque nella sua semplice meccanica riesce a raccontare bene la sua storia. Tocca a noi capire dove sta la verità e dove sta l’inganno ed esaminare i vari indizi per arrivare alla verità. Alcuni indizi nascondono qualcosa , una volta svelato questa rivelazione avrà il potere di cambiare le opinioni che avevamo fino a quel momento.
I dialoghi
Abbiamo vari comandi:
- Chiedi e ascolta, con essi possiamo approfondire dei passaggi del discorso
- Pensa, con esso suggeriamo la mossa compiere,
- Guarda, con esso ci concentriamo ad oservare l’ambiente per cercare indizio sugli interlocutori per cercare di cogliere le espressioni facciali.
- Prendi, che ci consente di interagire con alcuni elementi dello scenario o per prendere il cellulare con cui scambiare delle opinioni con altri personaggi lontani.
Per finire ci sono dei frangenti di deduzione che troviamo alla fine dei vari capitoli dove esaminiamo gli indizi e formuliamo delle ipotesi. Abbiamo a disposizione anche un taccuino virtuale dove troviamo un riassunto di tutte le coperte che facciamo e dove possiamo consultarle come per fare le nostre deduzioni su situazioni e personaggi coinvolti.
Nel gioco non esiste la possibilità di commettere errori, in caso di deduzioni errate la traiettoria del racconto viene corretta in automatico, infatti ci fa visualizzare dei dialoghi che ci riportano sulla giusta traiettoria.
Grafica e sonoro
Per quanto riguarda la grafica vediamo lo stesso stile visivo dei suoi predecessori, i remake pubblicati su switch. Ci mostrano gli stessi tratti distintivi degli anime giapponesi moderni e personaggi animati con espressioni facciali verosimili. I volti sono tutti ben caratterizzati, Emio ad esempio è stato raffigurato come una sagoma che appare di sfuggita, con un impermeabile bianco e una busta di carta con un sorriso stampato messa sulla testa. Emio – L’uomo che sorride – Recensione
Le scenografie sono molto belle, sono credibili e riescono a creare la giusta atmosfera. Invece l’accompagnamento musicale non riesce a enfatizzare sempre la drammaticità degli eventi. I brani sono di buona qualità ma non sempre sono adatti alla situazione. .
Conclusione
Emio – L’uomo che sorride è incredibilmente lineare, lascia un senso di conflitto interiore sul dolore. Il gameplay non è complicato nell’insieme è una visual novel con una sua formula ben consolidata. Il team ci ha dato un fedele adattamento del gameplay del precedente, anche troppo visto che l’ultima voce principale nel 1989. A vrei preferito che ci fosse maggiore interazione, maggiore possibilità di esplorazione e una maggiore eicerca sul lato paranormale. Buona la loclizzazione in italiano, soprattutto per chi non conosce l’inglese. Da appassionata del genere non posso non consigliare questo titlo agli appassionati come me.