Recensione

Drowning – Recensione

 

Si sa, al giorno d’oggi non è facile trovare un videogame che abbia al contempo trama e sceneggiatura di alto livello, dato che si da più importanza all’aspetto tecnico piuttosto che alla trama stessa. Eppure, noi abbiamo trovato l’eccezione: è il caso di Drowning, l’ultimo titolo indie sviluppato da Polygonalwolf e prodotto da Sometimes You.

Focus principale di questo titolo è la tanto temuta adolescenza, quel periodo da cui ci siamo passati tutti e che, si sa, non è mai facile. Il titolo in se rimanda proprio alle sensazioni che si provano in quel periodo, giacché drowning in italiano significa “annegamento” e rimanda a sensazioni spiacevoli. Il titolo racconta la storia di un liceale in lotta contro se stesso, frustrato dalla mancanza di buoni amici, dal suo non accettarsi e dal bullismo di cui è vittima. E’ a causa di queste condizioni che il protagonista, il quale rappresenta qualsiasi adolescente, si sente soffocare proprio come il titolo cita. Per questo il gioco è destinato a chi quell’età l’ha già superata.

La trama è molto semplice, così come è semplice il gameplay: infatti non lo definiremmo un gioco classico, in quanto non sono presenti azioni da fare, sparatorie o combattimenti; l’unica cosa da fare è premere il dito contro il cursore direzionale in modo da far camminare il personaggio che, con visuale in prima persona, avanzerà in scenari a bassa definizione mentre in sovrimpressione compariranno messaggi che descrivono lo stato d’animo del protagonista. Il tutto è accompagnato da una musica coordinata all’umore del nostro adolescente, che cambierà una volta cambiato lo scenario.

Nonostante la semplicità della trama e delle meccaniche, la sua complessità sta nei testi e nella sceneggiatura molto curata, il cui scopo è quello di far provare al giocatore le stesse emozioni del protagonista, portandolo a rievocare e riscoprire sentimenti che pensava fossero sepolti nel più profondo dell’inconscio. Il ritmo e la tempistica sono a scelta del giocatore, che può decidere di finire la passeggiata velocemente oppure di farsi trasportare dalle emozioni e procedere a passi lenti, facendo durare la passeggiata circa quaranta minuti.

Gli scenari sono scarni ed a bassa risoluzione, ma mai uguali: il gioco inizia in un bosco dai colori accesi e luminosi che, man mano che si procede, diventano più cupi e tristi come il ragazzo. Quando si passa da un capitolo all’altro, compare  uno scenario completamente nero, segnando la fine di una sezione che rappresenta gli anni del protagonista. In sostanza: la camminata indica un anno di vita del ragazzo e quando “compie gli anni” (finisce il capitolo) appare una schermata nera che segna il passaggio da un chapter ad un altro. Facile no? L’atmosfera è resa ancora più triste dalla mancanza quasi totale di musica, che subentra solo nei momenti clou di sofferenza.

Per concludere, possiamo dire che Drowning non è un titolo per tutti ma, come diciamo noi, “only for the brave”, solo per i più coraggiosi date le tematiche forti e complesse da affrontare. Anche se le meccaniche sono scarne e praticamente non c’è nessuna azione da compiere, il gioco è ottimo per gli amanti delle avventure grafiche testuali e per coloro che vogliono rivivere le sensazioni provate nel periodo del liceo. Vi garantiamo che è molto ben impostato e sarà capace di farti calare nei panni del protagonista che vi porterà indietro nel tempo.

il gioco per nintendo switch e disponibile al prezzo di 2,99 sul Nintendo Eshop (edizione digitale)

Lingua: Inglese

 


matteo morelli

Fanboy - Nintendaro Incallito ❤ con la passione per The Legend of Zelda e per gli RPG. Appassionato di tutto ciò che riguarda il mondo Nintendo e le vendite. Ho iniziato la mia passione videoludica con un pilastro degli anni 90' su SNES (Super Nintendo Entertainment System) The Legend of Zelda - a Link to the Past e tuttora è ancora il mio gioco preferito.