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Disaster Report 4: Summer Memories – Recensione

Oggi andaremo a parlare di Disaster Report 4: Summer Memories un gioco di avventura sviluppato da Granzella e pubblicato da NIS America e disponibile dal 7 Aprile su Ps4, Switch e Pc.

La serie Disaster Report comincia nel lontano 2002 su Playstation 2, è nota da tempo per la produzione di particolari giochi di culto, tutti incentrati su un protagonista che deve sopravvivere in una città provocata da un disastro naturale. Disaster Report 4 è il primo nuovo titolo di questa serie da nove anni.

Disaster Report 4 viene annunciato per la prima volta per Playstation 3 da Irem Software Engineering al Tokyo Game Show 2010 e doveva essere rilasciato nell’inverno dello stesso anno ma è stato rimandato alla primavera del 2011 prima che fosse cancellato il 14 marzo 2011, appena tre giorni dopo il terremoto e lo tsunami di Tohoku del 2011.

Il mese successivo, i membri dello staff principale del reparto giochi di Irem formarono una nuova società, Granzella, che in seguito ottenne i diritti per la serie nel 2014. Nel novembre 2015, Granzella annunciò che Disaster Report 4 sarebbe stato rifatto per PS4, e il gioco è stato finalmente rilasciato ben tre anni dopo, il 22 novembre 2018.

Il 20 giugno 2019, NIS America ha annunciato i suoi piani per localizzare il gioco sia in Nord America che in Europa. Il 7 gennaio 2020, hanno annunciato che il gioco uscirà per il Nord America e l’Europa il 7 aprile 2020.

Storia

In Disaster Report 4 imperisoniamo un ragazzo o una ragazza a seconda della scelta iniziale intenti a salvare le vite dopo che un terremoto a squarciato la tranquilità cittadina e noi saremo in prima linea a soccorrere quanta piu gente possibile.

Durante il nostro arrivo in città ci renderemo conto che il personaggio che andremo a interpretare lo formeremo noi stessi in quanto fin dal principio ci troveremo davanti a scelte importanti sul nostro carattere.

Una volta arrivati in città saremo subito travolti dal terremoto ed è li che parte la nostra avventura alla ricerca di persone da soccorrere, sopravviviere noi stessi al disastro, accovaciandici a terra quando sentiremo che sta per intesificarsi le scosse e salvare vite.

In giro per la città

Dovremo andare in giro nei limiti della mappa attraverso edifici crollati incendi, situazioni di emergenza gravi e lievi per salvare quante più vite possibili, le nostre azioni o i nostri dialoghi dipenderanno sulle potenziali vittime e quello che ci circonda. Subito ci aggorgeremo che anche la città in parte cambia, infatti ogni tanto se sentiremo le scosse oltre a rannicchiarci subito in terra vedremo pezzi di edifici crollare o anche dei semplici lampioni.

Anche le azioni che eseguiremo possono avere conseguenze sia negative che positive e potrebbero sbloccare pure nuovi scenari o addirittura sbloccare gente con cui parlare. Come nella missione all’inizio con la maestra e le alunne scomparse, la terza ragazza che andremo a cercare spunterà dal nulla vicino alla zona che sbloccheremo più avanti.

Gameplay

Il gameplay sembra molto simile a un gioco di avventura della metà degli anni 90, con il giocatore che vaga senza meta nella speranza di innescare il prossimo evento, di cui non ci sono indicatori. In molti casi, nonostante questi eventi richiedano un avanzamento del gioco, sono completamente indipendenti l’uno dall’altro, il che significa che il giocatore non può indovinare logicamente quale sarà il prossimo passo.

Il gioco include un glossario in-game delle informazioni della vita reale su cosa fare in caso di catastrofe naturale, e include anche il resoconto personale di un vigile del fuoco del grande terremoto di Hanshin del 1995.

Nel menu ingame trovaimo sotto item la parte dell’inventario con tutta l’attrezzatura, ed è qui che quando sbloccheremo la radio potremmo ascoltare tutto quello che succede nel mondo di gioco. Nel status tutte le statische e le varie informazioni sul personaggio, in peopole invece tutta la gente che incotreremo e che ha avuto bisogno di una mano. E poi la mappa.

La versione PS4 del gioco supporta anche il VR, e ho provato anche quella però su PS4 solo la demo e qui mi soffermo su un paio di punti. La parte VR è semplicemente un esplorazione di quello che è avvenuto nel gioco e noi lo esploreremo in maniera semi-automatica tutto ciò che ci circonda alla ricerca degli adesivi del gioco.

Il motion sickness

Il motion sickness non si sente particolarmente in quanto abbiamo automaticamente attiva la visuale focus fin dall’inizio e ci muoveremo come se fosse una visita guidata automatica, ma cosa fondamentale, potremmo fermarci ogni volta che vogliamo.

La grafica ovviamente essendo un gioco in la con gli anni come abbiamo visto prima circa nove non eccelle più di tanto potevano sistemarla visti i continui rinvii ma cosi non è stato ma penso anche per cause di natura maggiore. Per quanto riguarda il sonoro non avremo una colonna sonora vera e propria e la musica si sente solamente nel menu principale perché nel gioco avremo solo i rumori ambientali e la radio trasmette ogni tanto il segnale di emergenza e news.

kattund

Sono cresciuto col Nintendo 64 in una mano e Mario 64 nell'altra per poi passare per un breve periodo alla PS1. Adoravo fifa e tomb raider ma poi ho ritrovato mario e amici con la wii. No Lara non l'ho mai abbandonata. Dalla wii un crescendo di emozioni e collezionismo che mi ha portato all' invasione degli amiibo.