DETECTIVE GALLO – Recensione
DETECTIVE GALLO – Recensione
Nella cupa oscurità di una città come tante, la quiete notturna viene scandita da un omicidio plurimo… e il nero della notte si tinge dei toni porpora del sangue… Ok ok, sto esagerando. Per illustrarvi Detective Gallo dobbiamo spostarci decisamente su toni più gallosamente soft… Ma partiamo dall’inizio: nato dalle geniali menti dei fratelli Maurizio e Franz De Angelis, sviluppato da FootPrints Games e pubblicato dal publisher Adventure Productions, questo gustosissimo titolo appena arrivato sulla nostra console preferita (Nintendo Switch ovviamente) sfoggia le vesti del più classico punta e clicca condito da umorismo noir e che ha come protagonista uno dei personaggi meglio caratterizzati che si potrebbero creare.
Basso e affascinate
Basso e affascinate, pennuto, con un sensualissimo becco dalla smorfia perennemente imbrociata, scorbutico e cinico come pochi al mondo e con un fascino che Humphrey Bogart scansati proprio. Questo è il nostro protagonista, il Detective Gallo, la cui avventura si svolge attraverso una grafica fumettosa tutta disegnata a mano che ricorda tantissimo la fortunata Paperopoli del caro Walt Disney e la cui formula punta e clicca dura e pura vive di richiami all’epoca LucasArts, sia per quanto riguarda la componente narrativa sia per quel che concerne tutte le meccaniche ludiche portanti.
Ciò che attira e affascina già dalle prime sequenze è la caratterizzazione del nostro personaggio e dell’ambiente circostante: lui, il nostro scorbutico pennuto, è dotato di una lingua tagliente, fissato con delle regole tutte sue che sfiorano spesso i confini del paradosso e che usa come una sorta di mantra applicabile ad ogni situazione possibile (regola #100 di Gallo “Se non ricordi una cosa, ricorda il sistema per ricordarla”, oppure regola #111 di Gallo “Se non hai il pollice verde, almeno cerca di avere il grilletto facile”).
Questa particolarità unita a molte altre come la rapidità con cui estrae il revolver dalla tasca per riuscire ad ottenere più in fretta le informazioni che gli sono necessarie e come il cactus – confidente Spina che tiene in tasca e con cui intavola monologhi al di là di ogni umana immaginazione, improntano il nostro protagonista di un carattere decisamente noir, privo di parole dolci e spesso inadatto alla situazione, eppure talmente carismatico da catturare sin dal menu iniziale.
Ovviamente un personaggio del genere non può non vivere in una città malfamata, dove il crimine è all’ordine del giorno e dove spetta proprio a lui indagare e far luce su uno dei più atroci delitti che un gallo abbia mai visto. E infatti lo sporco lavoro di cui dovremo occuparci vestendo i panni del nostro quasi paperopoliano Dick Tracy è proprio un omicidio vegetale plurimo che ci fa capire che alla violenza e al crimine non c’è mai fine… ma purtroppo dovremo mettere da parte i sentimentalismi e tirar fuori la rivoltella dalla tasca per far luce su questo atroce delitto. Da qui inizia un’assurda caccia all’assassino (di piante) che ci porterà a conoscere personaggi bizzarri ubicati in luoghi ancora più strambi, sfruttando il nostro inarrestabile fiuto da detective per ottenere nuove tracce, per seguire una pista che dovrebbe portarci a stanare lo spietato killer di vegetali che ha sterminato la collezione di rari esemplari del ricco magnate Phil Cloro e ha lasciato pochi indizi sulla scena del delitto.
Oltre al nostro protagonista, la storia ci porterà ad incontrare anche altri personaggi, ben caratterizzati tanto a livello psicologico quanto in materia di design, dotati ognuno di loro di una particolare personalità che difficilmente può passare inosservata: Candy Bop, venditrice di dolciumi follemente innamorata del nostro detective, il proprietario dell’Everything for Everyone, un grossista disposto a far credito apparentemente all’infinito, o ancora il Baby Teppista, irresistibile lattante dedito agli intrallazzi più svariati. Tutto questo insieme fa di questa esperienza videoludica un mix di comicità e no sense che passa dai più cupi toni noir di un thriller americano al paradosso di alcune situazioni tipiche di “Una pallottola spuntata”… e proprio questa particolarità è ciò che rende Detecive Gallo il titolo che è: un’esperienza capace di far ridere e appassionare.
Enigmi
Gli enigmi che troveremo durante il persorso sono svariati e ben calibrati: man mano che si va avanti troveremo meno aiuti e in alcune situazioni, soprattutto verso la fine del gioco, ci siamo trovati a dover spremere le meningi per riuscire ad arrivare alla soluzione. Come un buon detective infatti dovremo riuscire a raccogliere più informazioni possibili parlando con ogni personaggio, dovremo usare la nostra memoria per ricordare determinate cose viste in precedenza, agire con arguzia e intuito ma spesso e volentieri dovremo attingere anche ad una buona dose di assurdità per riuscire ad andare avanti… non dobbiamo mai scordare infatti che siamo pur sempre un detective con il becco… Inoltre, come un punta e clicca di tutto rispetto, abbiamo a disposizione il nostro bell’inventario a cui attingere con un solo click… e qui arriva il bello: la quantità di oggetti che ci porteremo dietro sarà abbastanza numerosa tanto quanto strampalata, in modo da far aumentare il numero di tentativi di combinare gli oggetti o usarli nell’ambientazione al posto giusto nel momento giusto, quindi può capitare di doversi spesso scervellare in un determinato punto ma, nonostante questo, una volta trovata la soluzione ci renderemo conto che gli indizi per capire la giusta chiave di lettura dell’enigma erano sempre tutti presenti. ll gioco inoltre ci viene incontro anche grazie al taccuino di Gallo che gli ricorda sempre cosa deve fare, così come la possibilità di poter telefonare al suo informatore anonimo per avere qualche indizio in più… niente soluzioni dirette, ovviamente, ma soltanto la giusta dose di “soffiate” che permettono all’avventura di scorrere liscia fino alla fine.
La parte grafica, come già detto, è uno stile cartoonesco, vivace e dai colori sgargianti che più di una volta ci farà credere di essere all’interno di uno dei più classici fumetti Disney, piacevolmente in contrasto coi toni pseudo noir di cui il titolo è improntato, sottolineati in maniera eccellente dalla colonna sonora jazzata che ci accompagna per tutta l’avventura. Un’altra piacevole scoperta degna di merito va anche al doppiaggio, sia in italiano che in inglese, e anche qui i ragazzi di FootPrints Games hanno fatto un ottimo lavoro che ci rende fieri di questa creazione totalmente made in italy.
Il gameplay è molto semplice e immediato, il punta e clicca è gestibile con una freccia da muovere tramite lo stick sinistro e ovviamente potremo usare anche i comandi touch sulla nostra Switch. La longevità del titolo varia dalle 5 alle 8 ore, tutto dipende dal nostro modus operandi e dalla velocità di risoluzione degli enigmi, che potrebbe dimezzare il tempo o allungarlo, ma in termini ludici possiamo tranquillamente affermare che è una buona avventura grafica, valida per i neofiti e piacevole per i più esperti.
In conclusione, a nostro parere, Detective Gallo è uno dei prodotti più riusciti degli ultimi tempi, possiede una miscela di simpatia spontanea e genuina e uno dei personaggi che riesce a catturare con il suo charme sin dall’inizio e che difficilmente passerà nel dimenticatoio: contemporaneamente serio e impacciato, duro e intransigente, l’irriverente detective in impermeabile giallo ci ha decisamente conquistato con la sua voce tagliente e il suo scorbutico modo di fare.